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In pochi secondi di video si può vedere quello che dei Pitbull viene spesso taciuto: la dolcezza d'animo di cani che hanno un cuore di cristallo e che se compresi e lasciati esprimere riescono a mostrare un carattere dolce e timido. Il video in alto è stato condiviso su TikTok dall'account @sophie.and.honeybunny e si vede Honey, una femmina mix Pit/Amstaff mentre incontra nel giardino di casa due cervi.
Tra gli animali non si crea nessuna tensione, se non una sana paura che lascia spazio alla curiosità di vivere un incontro insolito. In particolare, Honey mostra interesse senza alcuna aggressività nei confronti dei due ‘nuovi amici' che a loro volta non danno l'idea di essere spaventati dalla presenza del Terrier di tipo Bull. Ciò che questo video ci consente di vedere è una rara interazione che mette in evidenza un aspetto di una tipologia di cani che, appunto, vengono troppe volte – a causa di eventi di cronaca sempre legati alla mala gestione da parte degli esseri umani – tacciati solo come animali pericolosi per definizione.
In questi pochi frame in realtà c’è molto di più di un video che è diventato virale e molto di più della sola tenerezza che le immagini condivise sui social di animali spesso ci infondono. C’è parte della storia di una razza ghettizzata e poco compresa, l'altra metà della luna di appartenere a una tipologia su cui è stata apposta un'etichetta su cui c'è scritta sempre la stessa parola di default: ‘aggressività'. Queste immagini, infatti, ci fanno capire quanto contano prima di tutto l'individualità di ogni cane e, sicuramente, anche il contesto e soprattutto la relazione in cui è calato prima di qualsiasi preconcetto o pregiudizio generalizzante.
Ogni volta, infatti, che si parla degli American Pitbull Terrier, degli American Staffordshire Terrier e dei Terrier di tipo bull in generale si fa un errore di base: non andare a vedere quali esperienze ha vissuto e che carattere ha il singolo cane. Ciò non significa che non bisogna dare peso alle motivazioni di razza, anzi. Conoscerle è molto importante prima di decidere di adottare un soggetto di questa tipologia, visto che significa sostanzialmente comprendere come è stato selezionato da noi umani e quanto proprio a noi è affilliato. Se si fa questo passaggio mentale, se si comprendono dunque la storia e l'etologia di questi cani si arriva a capire che il rapporto con l'essere umano è la chiave di volta per una vita serena che consente a Pitt e simili di esprimere motivazioni come quella collaborativa e affiliativa che li rendono animali molto affettuosi e teneri.
Cane aggressivo da evitare o compagno dolce e affettuoso da difendere, dunque? Entrambe le prospettive sono scorrette se viste parzialmente. Come si vede dal comportamento di Honey, infatti, il suo approccio è gentile, attento e si nota in modo evidente come a un certo punto volta lo sguardo verso chi sta girando il video: è il momento in cui chiede conferma che tutto sta andando bene, che non c'è da avere paura per la presenza dei cervi e che il suo modo di accoglierli è quello giusto. E' quella la chiave di tutto: la relazione in cui questi cani – ma del resto tutti i cani – sono calati e in cui la persona di riferimento è davvero tale. Per un Terrier di tipo Bull è fondamentale avere accanto una guida serena e coerente, qualcuno che apprezzi gli aspetti più dolci che questi cani hanno e che vanno solo supportati e ‘messi in luce'.
I Terrier di tipo Bull sono cani estremamente sensibili, collaborativi e completamente orientati sull'umano di riferimento. Lo diciamo da tempo e non ci stancheremo mai di ricordarlo: non tutti possono vivere con questa tipologia di animali perché le persone spesso li scelgono solo come status symbol senza dare spazio alle loro necessità. Pit e simili hanno una grande energia che si esprime attraverso una potenza fisica evidente e il lato Terrier li rende determinati e ostinati ma la genetica molossoide imprime una forte spinta all'accudimento e alla tenerezza.
E ciò è evidente nel video in cui Honey non mostra segnali predatori né posture rigide. Non c’è desiderio di aggredire, non c'è stimolo alla predazione o un atteggiamento conflittuale. Al contrario, il corpo è rilassato, la coda è tenuta bassa, le orecchie si muovono a seconda di ciò che accade intorno raccogliendo dettagli e informazioni uditive e l’approccio agli animali è misurato, basato su curiosità e interesse privo di aggressività e anche con un filo di timore nei confronti degli ‘estranei'.
Ciò che fa Honey è la rappresentazione del suo carattere, della sua appartenenza alla tipologia specifica e anche la dimostrazione che è in una relazione in cui le è stata lasciata la possibilità di esprimere tutti i suoi lati. Il suo atteggiamento è pacifico nei confronti dei cervi e dimostra appunto che l'equazione "Pit uguale cane aggressivo verso tutti" – animali umani e non – è del tutto errata se associata a ogni singolo individuo.
Non c’è da stupirsi, in realtà, del comportamento di questa cagna: Honey vive una relazione in cui le basi sono solide con la sua persona di riferimento e in un contesto in cui l'amore e il rispetto sono le fondamenta della convivenza uomo-cane che probabilmente è stata fondata anche su un lavoro di socializzazione fatto nel tempo. Si può evincere anche da un altro video che Honey ha una buona motivazione sociale e una grande capacità di relazionarsi anche ai suoi conspecifici con un approccio delicato, giocoso e ‘furbo' allo stesso tempo nel momento in cui si avvicina all'altro cane e con grande maestria riesce a ‘rubargli' il masticativo:
Ma ciò che deve essere chiaro vedendo queste immagini è che la nostra prospettiva rispetto a come ‘valutiamo' questi cani andrebbe spostata: Honey non è una ‘rarità' ma è l'approccio relazionale con lei che ha reso possibile far vivere serenamente un Terrier di tipo Bull nei momenti di socializzazione inter e intra specifica.
L’incontro tra Honey e i cervi non deve dunque nemmeno essere narrato come una favola, ma visto per quello che è: un esempio concreto di come un cane, anche appartenente a una categoria su cui pende uno stigma costante, è ben capace di essere dolce, teneramente ‘pauroso' e rispettoso se è stato messo nella condizione di farlo.
Questo video, allora, prendiamolo come un invito a una riflessione necessaria ogni volta che si parla di questi cani e per far sì che se ne parli anche quando non ci sono casi orribili di cronaca che hanno portato alla morte di esseri umani. Come sempre, poi, ricordiamoci che non esistono cani buoni o cattivi ma è tutto ciò che ognuno vive – umani compresi – che ci rende quel che siamo e che imparare a guardare le altre specie con un occhio meno antropocentrico è utile tanto per non far diventare un cane un pupazzo ma nemmeno un serial killer.