UN PROGETTO DI
28 Ottobre 2025
10:43

Liberati in Australia 69 succiamiele del reggente, l’uccello che ha “dimenticato” il suo stesso canto

In Australia, sono stati liberati in natura 69 succiamiele del reggente nati e cresciuti in cattività. Questo uccello, considerato il più raro d'Australia, è a un passo dall'estinzione. In natura ne rimangono meno di 300, così pochi che i giovani maschi fanno fatica a incontrare degli adulti e ad apprendere il loro stesso canto.

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Nei giorni scorsi son ostati liberati in natura oltre 60 succiamiele del reggente nati in cattività, una delle specie più minacciate dell’Australia e non solo

In Australia, tra le foreste del Nuovo Galles del Sud, un gruppo di ricercatori e volontari ha recentemente liberato in natura decine di piccoli uccelli gialli e neri. Sono succiamiele del reggente, una delle specie più rare del continente e non solo, diventata tristemente famosa perché i maschi stanno dimenticando il loro stesso canto. In natura ne restano infatti meno di 300 e nei giorni scorsi 69 individui nati nel giardino zoologico di Taronga, a Sydney, si sono aggiunti a quelli in natura per rinforzare la popolazione e tentare di salvarla dall'estinzione.

L'operazione segna anche un traguardo molto importante, ovvero trent'anni di programmi di conservazione dedicati a questa specie tanto iconica, quanto minacciata. Dal 1995, Taronga Conservation Society Australia, BirdLife Australia e il governo del Nuovo Galles del Sud collaborano per allevare e reintrodurre in natura i succiamiele. Con quest’ultimo rilascio – il più grande mai realizzato – il numero totale di individui liberati supera ora quota 400.

Perché i succiamele australiani stanno dimenticando il loro canto

Il succiamiele del reggente (Anthochaera phrygia) non è soltanto l’uccello più raro d'Australia, ma anche una delle storie più emblematiche di come la perdita di biodiversità possa arrivare a intaccare la cultura stessa di una specie. I maschi, infatti, stanno dimenticando il proprio canto. A causa della scarsità di individui adulti da cui apprendere, molti giovani non riescono più a imparare le melodie tipiche della propria specie e finiscono per imitare il canto di altri uccelli.

Questo comportamento che riduce ulteriormente le probabilità di accoppiamento e complica ulteriormente i tentativi di riproduzione in natura degli uccelli. Proprio per questo, nei centri di allevamento di Taronga, il canto viene oggi "insegnato" ai piccoli nati in cattività facendogli ascoltare le registrazioni dei canti originali.

Ogni dettaglio del progetto – dalla selezione genetica delle coppie fino all'addestramento del canto – è infatti studiato per massimizzare le possibilità di sopravvivenza e di reinserimento di questa specie, minacciata dalla distruzione dell'habitat e dai periodi di siccità sempre più frequenti, cha hanno portato la popolazione al collasso. Fortunatamente, uno studio pubblicato nel 2024 dimostra che in qualche modo gli uccelli si stanno adattando alla nuova cultura canora dominante, con il successo riproduttivo che lentamente sta tornando a crescere.

Una specie che unisce anche natura e cultura aborigena

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In natura rimangono meno di 300 succiamiele, così pochi che i giovani maschi fanno fatica a incontrare degli adulti e ad apprendere il loro stesso canto

Le Tomalpin Woodlands, le foreste dove gli uccelli sono stati liberati, ospitano una ricca fioritura di eucalipti, da cui i succiamiele si nutrono contribuendo anche all'impollinazione dei fiori. È uno degli ultimi frammenti di foresta matura rimasti per molte specie minacciate e l'appartiene in parte al Mindaribba Local Aboriginal Land Council, la comunità aborigena Wonnarua che partecipa attivamente al progetto.

Per i popoli aborigeni, questo uccello ha infatti un valore culturale molto profondo: fa parte delle songlines, i "i sentieri dei sogni" che intrecciano paesaggio, identità, natura e memoria. Si tratta di un insieme di mappe cantate parte integrante delle credenze animiste delle culture aborigene che segnano il percorso seguito da "esseri creatori" all'interno del "Tempo dei Sogni", antecedente alla creazione stessa. Questi percorsi connettono gli individui e le loro terre ancestrali, intrecciando geografia, mitologia, natura e tradizioni culturali.

Il futuro del succiamiele del reggente

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La specie è considerata a un passo dall’’estinzione, ma i risultati del piano nazionale di recupero e lo sforzo collettivo per salvarla fanno ben sperare per il futuro

Tutti gli uccelli liberati sono stati marcati individualmente con un anello identificativo applicato alla zampa e, per 25 di loro, è stato anche installato un piccolo trasmettitore radio per seguirne meglio gli spostamenti. I dispositivi si staccheranno da soli dopo circa dieci settimane, ma nel frattempo permetteranno ai biologi di capire meglio i movimenti degli uccelli e, soprattutto, studiare se e come si adattano all'ambiente.

Il futuro del succiamiele – considerato "In pericolo critico" nella Lista Rossa IUCN – rimane in ogni caso incerto. Tuttavia, la sua storia recente e soprattutto quella di tutte le persone, i ricercatori, i volontari, le istituzioni e le organizzazione coinvolte nel piano nazionale di recupero di questa specie, alimentano un cauto ottimismo. Il grande sforzo collettivo che ruota intorno a questa specie così iconica è del resto l'unica strada possibile per salvare questo piccolo uccello australiano dall'estinzione.

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