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29 Dicembre 2025
11:35

Le prime foto sott’acqua di una foca di Ross, una delle specie più rare e meno conosciute del pianeta

Le prime immagini subacquee di una foca di Ross scattate da Justin Hofman svelano uno dei mammiferi marini più rari e misteriosi dell’Antartide, di cui sappiamo ancora pochissimo.

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La foca di Ross è una delle specie più difficile da osservare e meno conosciute tra quelle che vivono in Antartide. Foto da Wikimedia Commons

Le immagini arrivano dall'Antartide e mostrano uno dei mammiferi marini più elusivi e sconosciuti del nostro pianeta. Non sono scatti spettacolari nel senso fotografico del termine, ma foto rare, forse addirittura uniche. Justin Hofman, fotografo naturalista che da anni lavora in Antartide, ha infatti condiviso sui social quelle che con ogni probabilità sono le prime immagini subacquee mai realizzate di una foca di Ross, il più piccolo e meno conosciuto tra tutti i pinnipedi antartici.

Le prime foto subacquee di una foca di Ross: il racconto del fotografo

Insieme alle foto, Hofman ha raccontato sui social quanto questo incontro sia stato straordinario. In quindici anni di lavoro in Antartide, ha spiegato in un post, ha infatti visto appena due foche di Ross in totale, e questa è la seconda. Si tratta infatti di un animale che vive così in profondità all'interno del pack antartico – il ghiaccio marino che si forma e si scioglie stagionalmente – che non sappiamo praticamente nulla delle sue abitudini.

Proprio per questo, l'idea di fotografarla sott'acqua sembrava più un sogno che un obiettivo concreto: "Sarebbe stato fantastico riuscirci", ha raccontato senza mai pensare che potesse davvero accadere. E invece è successo.

Durante una spedizione a bordo della National Geographic Resolution, con la compagnia Lindblad Expeditions, la fortuna ha fatto la sua parte e Hofman è riuscito così a scattare queste immagini uniche, mentre la biologa e videomaker Ayla Townsend ha realizzato anche alcuni dei pochissimi video subacquei mai registrati di questa specie. Un "regalo di Natale", come lo definisce lui stesso, ma soprattutto un piccolo evento scientifico.

Una foca dal muso schiacciato e difficile da vedere

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Una rara foca di Ross fotografata tra il 1913 e il 1914 durante una spedizione in Antartide. Foto da Wikimedia Commons

La foca di Ross (Ommatophoca rossii), conosciuta anche come ommatofoca, è una delle quattro specie di foche antartiche, insieme alla più famosa foca di Weddell, alla foca leopardo e alla foca mangiagranchi. A differenza delle altre, però, è estremamente difficile da osservare. Non perché sia necessariamente poco numerosa – le stime parlano di decine o forse centinaia di migliaia di individui – ma perché vive in zone remote, tra i ghiacci più compatti e difficili da raggiungere dell'Antartide.

È una foca di piccole dimensioni, gli adulti misurano solitamente meno di due metri di lunghezza e possono pesare tra i 130 e i 250 chilogrammi, con le femmine leggermente più grandi dei maschi. Il corpo è snello, il collo relativamente lungo e la testa molto piccola con occhi molto grandi e muso corto e schiacciato, caratteristiche che le conferiscono un aspetto molto diverso rispetto a quasi tutti gli altri pinnipedi, il gruppo di mammiferi marini che comprende foche, leoni marini, otarie e trichechi.

Il tratto più distintivo, però, è la bocca. La foca di Ross ha una bocca insolitamente larga e una gola molto estensibile. Questa caratteristica è legata alla sua dieta: si nutre soprattutto di cefalopodi, come i calamari, e di piccoli pesci e crostacei. Una bocca ampia e corta le permette probabilmente di risucchiare e ingoiare prede relativamente grandi in un ambiente dove le occasioni di caccia possono essere poche e molto rare.

La foca di Ross, un animale praticamente sconosciuto

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Alcuni ricercatori tentano di catturare una foca di Ross. Nelal foto si notano gli occhi grandi e la bocca corta e larga, unica tra i pinnipedi Foto da Wikimedia Commons

Un'altra caratteristica che rende unica la foca di Ross sono le sue vocalizzazioni. Durante la stagione riproduttiva, soprattutto sott'acqua, emette a bocca chiusa suoni complessi, simili a trilli, fischi e lamenti. Questi "canti" possono durare anche diversi secondi e coprire un'ampia gamma di frequenze. È uno degli aspetti più studiati – e affascinanti – di questa specie, perché suggerisce una comunicazione elaborata in un ambiente complesso e difficile come quello sotto il ghiaccio antartico, ma che non siamo ancora riusciti a decifrare.

Della foca di Ross sappiamo infatti sorprendentemente poco e la maggior parte delle informazioni che abbiamo deriva da avvistamenti sporadici e occasionali. Non conosciamo con precisione dove si sposta, quanto tempo trascorra sott'acqua, né come utilizzi l'habitat tra il ghiaccio e il mare durante l'anno. Anche la riproduzione è poco documentata, ma sappiamo che le femmine partoriscono un solo cucciolo, probabilmente sul ghiaccio.

Questa scarsità di dati non significa che la specie sia necessariamente in pericolo, ma rende comunque difficile valutare anche il suo stato di conservazione in un contesto di rapido cambiamento climatico. Le foto subacquee di Justin Hofman non risolvono naturalmente tutti questi interrogativi, ma aprono una finestra rara su un mondo a noi quasi sconosciuto. Ci mostrano come mai prima d'ora un animale perfettamente adattato a un ambiente estremo grazie una manciata di immagini che possono avere un valore che va ben oltre la fotografia.

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