
Cresciamo osservando, imitando, sperimentando. E, molto spesso, sono i nostri fratelli e le nostre sorelle a insegnarci le prime lezioni di vita, prima ancora dei nostri genitori. E non vale solo per noi esseri umani. Anche tra gli uccelli, i legami tra fratelli e sorelle possono essere la chiave per imparare a stare al mondo e a sopravvivere.
Un nuovo studio dell'Università della California, Davis, e del Max Planck Institute of Animal Behavior, pubblicato recentemente su PLOS Biology, ha infatti scoperto che nelle cinciallegre (Parus major) – piccoli passeriformi molto comuni anche qui in Italia – la trasmissione delle conoscenze non passa solo dai genitori ai figli, ma anche e soprattutto tra fratelli e sorelle.
Fratelli e sorelle come maestri di vita

"Quando lasciano il nido, non sanno fare nulla", ha spiegato in un comunicato la biologa Sonja Wild, prima autrice dello studio. "Non sanno nutrirsi né trovare riparo. Hanno circa dieci giorni di cure parentali per imparare tutto". Dopodiché, i genitori si allontanano, stanchi e pronti a iniziare una nuova covata. I piccoli appena involati, invece, restano insieme ancora un po' e si osservano a vicenda, cercando di capire l'uno dall'altro come sopravvivere.
Per studiare questo processo, i ricercatori hanno seguito 51 coppie di cinciallegre e i loro 229 pulli durante le prime settimane di vita fuori dal nido. Nei boschi inglesi dove è stato condotto l'esperimento, gli scienziati hanno installato delle "scatole-puzzle" contenenti larve di insetti: per ottenere il cibo, gli uccelli dovevano capire come aprire una piccola porta, spingendola da destra o a sinistra.
Ogni individuo era identificato da un'anello alla zampa e da un microchip, e i dispositivi registravano automaticamente ogni tentativo, creando così un enorme database di comportamenti. Si tratta di un esperimento che sulle cinciallegre viene portato avanti ormai da decenni e che ha già permesso di scoprire aspetti inediti sulle capacità cognitive e di apprendimento di questi piccoli passeriformi, tra gli uccelli più "intelligenti" in assoluto.
La cultura "orizzontale" delle cinciallegre

E dopo dieci settimane di osservazioni, i risultati sono stati sorprendenti. I giovani che avevano genitori particolarmente abili nel risolvere il puzzle e ad aprire la porticina tendevano, in effetti, a imparare più facilmente. Ma il fattore decisivo era soprattutto un altro: i fratelli e le sorelle. Circa il 75% dei primi individui che imparavano il trucco lo facevano osservando anche adulti non imparentati a loro, ma successivamente il 94% imparava osservando soprattutto i propri fratelli.
In altre parole, l'apprendimento "orizzontale" – ovvero tra coetanei – contava molto più di quello "verticale", cioè dai genitori. Lo studio dimostra quindi che, anche in specie con cure parentali limitate nel tempo, esistono delle vie alternative per trasmettere conoscenze e nuovi comportamenti. Queste forme complesse di apprendimento sociale contribuiscono così a creare vere e proprie culture animali, differenti da popolazione a popolazione, e che possono rendere una specie più adattabile al contesto e ai cambiamenti ambientali.
"Più una popolazione è culturalmente diversificata, più è capace di affrontare le sfide dell’ambiente", ha infatti sottolineato Wild. "Specie come le cinciallegre, che imparano da molti individui diversi, sono meno vulnerabili e più resilienti". E così, le vivaci e frenetiche cinciallegre, quando lasciano il nido scoprono il mondo insieme ai propri coetanei, costruendosi una propria cultura fatta di osservazione, imitazione e curiosità. Propria come la nostra.