
Una tigre, un leopardo e un ghepardo si sono sottoposti a una tac all'interno di un'unità mobile appositamente allestita dal Big Cat Sanctuary, centro per il recupero degli animali selvatici del Regno Unito. È successo lunedì 27 ottobre e le immagini stanno facendo il giro del paese per la loro stranezza.
Perché una tigre, un leopardo e un ghepardo hanno fatto la tac
Lunedì 27 ottobre, il Big Cat Sanctuary ha sottoposto tre due suoi ospiti a una serie di esami, compresa una tac, grazie a un’unità mobile appositamente allestita. La mattinata ha visto protagonisti tre grandi carnivori: Luca, una rara tigre dell'Amur di quattro anni, Django, un leopardo di dieci anni, e Mo, un ghepardo dell’Africa meridionale di quattro anni. Tutti e tre manifestavano difficoltà di movimento e rigidità agli arti. Si tratta di disturbi che non avrebbero potuto essere indagati senza questo macchinario che però non nasce esattamente per le esigenze dei grandi carnivori, la procedura infatti è stata molto lunga e complessa.

La giornata è iniziata con la sedazione degli animali all’interno delle loro tane, effettuata dal veterinario Elliott Simpson-Brown dell’International Zoo Veterinary Group (IZVG) e Wildlife Vets International. È stato utilizzato un anestetico combinato somministrato tramite pistola a dardi. Una volta immobilizzati, i tre felini sono stati trasferiti con estrema delicatezza nell’unità mobile, portata appositamente sul posto per l’occasione.

Le scansioni sono state eseguite da Donna Smyth di Burgess Diagnostics, sotto la supervisione di Simpson-Brown e di Briony Smith, curatrice del Big Cat Sanctuary. Al termine delle TAC, Luca, Django e Mo sono stati riportati nei loro habitat ancora sedati. Le immagini raccolte saranno ora analizzate da radiologi veterinari specializzati, e l'arrivo del referto è previsto tra circa due settimane.
