UN PROGETTO DI
1 Luglio 2025
9:59

La storia di Bambi, la cucciola di cervo trovata sulla carcassa della madre e salvata da una volpe

Quella della cerbiatta Bambi sembra una storia della Disney: la piccola orfana è stata trovata grazie a una volpe curiosa nei boschi di Santa Sofia, in provincia di Forlì Cesena. Salvata dai volontari, ora è accudita dagli operatori del Cras di Rimini.

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Sembra una storia creata dall'immaginazione degli autori della Disney quella della cucciola di cervo rimasta orfana della madre nella provincia di Forlì-Cesena.

La cerbiatta orfana è stata notata grazie a una volpe, insolitamente curiosa e giocherellona. Notando strani movimenti in un punto del bosco, alcuni passanti si sono avvicinati e si sono trovati davanti a una scena difficile da dimenticare: la cucciola, smarrita, era accovacciata vicino alla carcassa della madre. Adesso è iniziata una nuova fase della storia della piccola cerva nel Cras di Rimini.

Bambi recuperata dai soccorritori: una volpe li ha guidati fino al corpo della madre

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La cerbiatta ha oltrepassato il cancello del Cras (Centro recupero animali selvatici) di via Baracchi dopo la segnalazione arrivata da alcuni cittadini di Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena. A metterli in allerta è stata una volpe che li ha guidati fino alla piccola cerva, accoccolata sul corpo senza vita della madre.

Il Cras è quindi intervenuto per accogliere la piccola nella struttura. Da sola, senza madre, non sarebbe mai sopravvissuta, ora invece è al sicuro, in un ambiente protetto dove viene accudita quotidianamente da una squadra di veterinari e volontari esperti. A soli due mesi di vita, Bambi ha bisogno di cure costanti e un'alimentazione controllata.

La causa della morte della madre non è stata ancora accertata: potrebbe trattarsi dell’attacco di un predatore, di un incidente o di una malattia. Quel che era evidente, però, era la solitudine in cui si trovava la piccola.

L'assessora: "Ogni segnalazione può fare la differenza tra la vita e la morte"

La vicenda di Bambi è solo una delle migliaia che ogni anno si intrecciano tra i corridoi e l'oasi del Cras di Rimini. Una realtà fondamentale per il soccorso e la tutela della fauna selvatica del territorio, attiva all’interno di una struttura comunale. Solo nel 2025 ha già registrato 2.642 ingressi: uccelli feriti, cuccioli orfani, mammiferi in difficoltà, tra istrici, lepri, ricci, caprioli, donnole. Numeri importanti, se si considera che solo lo scorso sabato sono stati presi in carico ben 94 animali.

"La storia di Bambi ci ricorda quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni nella tutela della fauna selvatica – è il commento dell’assessora al benessere degli animali del Comune di Rimini, Francesca Mattei – Ogni segnalazione può fare la differenza tra la vita e la morte per un cucciolo. Il Cras, in questo senso, è un’eccellenza unica, grazie a una rete instancabile di professionisti, veterinari e volontari che dedicano tempo, competenze ed energie a ogni singolo animale in difficoltà, spesso vittima di incidenti stradali, aggressioni o interventi umani mal gestiti. È una vera comunità al servizio della natura selvatica, a cui va un grande grazie. La storia della giovane cerbiatta è oggi una storia di speranza, di cura e di nuova vita".

Attualmente le attività all’interno del CRAS sono suddivise tra due associazioni: Anpana, che si occupa di progetti di educazione ambientale, sensibilizzazione e organizzazione di eventi, e Atena, impegnata nella cura degli animali.

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