UN PROGETTO DI
10 Novembre 2025
11:37

La rana che partoriva dalla bocca: in pochi l’hanno incontrata e ora c’è la speranza di “riportarla in vita”

Negli anni 70 fu scoperta Rheobatrachus silus, una rana che aveva una caratteristica unica: "partoriva" dalla bocca. L'anfibio si è estinto poco dopo i primi monitoraggi e in Australia si lavora per un progetto di de estinzione e con la "settimana delle rane" a coinvolgere la cittadinanza sull'importanza della tutela di questi anfibi che sono dei veri e propri "bio indicatori"

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Rana gastrica meridionale (foto Steve K Wilson da www.frogid.net.au)

In Australia di animali "strani" ce ne sono tanti e la comunità scientifica locale è molto attenta a mettere in evidenza una specie o l'altra a seconda degli studi che vengono condotti. Nel paese, ogni anno, si svolge in particolare una settimana all'Australian Museum dedicata interamente alle rane per sensibilizzare la comunità a prestare maggiore attenzione e cura alle migliaia di esemplari e specie diverse (oltre 245) che vivono nei giardini delle case e nei parchi delle città dove ci sono specchi d'acqua.

La FrogID Week di quest'anno in particolare ha fatto di nuovo emergere il caso tristemente esemplare di una specie che non ha avuto nemmeno il tempo di essere studiata che si è estinta: la rana gastrica meridionale (Rheobatrachus silus), un piccolo anfibio che fu scoperto nei torrenti pluviali del sud-est del Queensland nel 1973. Questo animale aveva una caratteristica unica al mondo: la femmina ingeriva le uova fecondate, le incubava nello stomaco sospendendo la secrezione di acido gastrico e poi "partoriva" i girini dalla bocca. I ricercatori australiani, ora, stanno lavorando su un progetto chiamato Project Lazarus per clonare il dna di alcuni individui conservati dopo la morte per provare a far "rinascere" questa specie.

La storia della rana gastrica meridionale che partoriva dalla bocca: un comportamento unico in natura

La specie fu descritta per la prima volta dal biologo David Liem nel 1971 ma la sua storia di vita così breve è stata la protagonista dell'avventura scientifica compiuta da un team di giovani naturalisti che la incontrò e la raccolse nell'area delle Conondale Rangers, una catena montuosa del Queensland, situata tra Maleny, Kenilworth, Kilcoy e Jimna.

L'osservazione di questo esemplare mostrò ai ricercatori proprio il momento del "parto" dalla bocca: la rana espulse così sei girini perfettamente formati e successivamente diede vita ad altre otto piccole rane. La scoperta però fu presa poco seriamente dalla comunità scientifica e anzi fu particolarmete osteggiata dalvDipartimento Statale dell’Ambiente del Queensland che impedì pure la pubblicazione della notizia.

Dopo pochi anni poi la la rana gastrica meridionale si estinse in natura, per motivi che ancora non sono stati del tutto scoperti tra cui si ipotizzò il contatto con un fungo, il Batrachochytrium dendrobatidis, responsabile della morte di molti anfibi a causa della chitridiomicosi, una malattia che causa perdita della pelle, anoressia e letargia.

La specie è stata dichiarata ufficialmente estinta nel 2000, lasciando dietro di sé solo la memoria di una delle più straordinarie strategie riproduttive mai viste in natura.

FrogID Week, come l'Australia pensa di salvare gli anfibi

La FrogID Week è nata proprio per implementare le azioni di tutela e conservazione delle rane e far sì che vi sia maggiore divulgazione sulle varie specie. Attraverso l'app dedicata tutti possono contribuire a mandare registrazioni video e audio così da contribuire a un data base cui poi fanno riferimento i ricercatori per il monitoraggio e aumentare la conoscenza degli anfibi segnalati.

Le rane sono degli animali che vengono identificati come "bio indicatori", ovvero la loro presenza è utile e funzionale a comprendere come stanno gli ecosistemi acquatici e se vi sono elementi di disturbo che possono portare a impatti legati alla salubrità di appunto un insieme di flora e fauna che possono subire danni dovuti, ad esempio, alla diffusione di malattie o all'inquinamento.

Far "rinascere" la rana che partoriva dalla bocca con il Progetto Lazarus

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Rana gastrica meridionale (foto Marion Anstis da www.frogid.net.au)

Gli esperti non demordano intanto e stanno lavorando per far "rinascere" la rana che partoriva dalla bocca. Per far in modo che possa in qualche modo "tornare in vita" questa specie così unica è nato il Project Lazarus, ovvero un progetto che mira alla de estinzione attraverso la clonazione delle cellule staminali degli esemplari che sono stati conservati nel tempo.

I ricercatori coinvolti, ad oggi, sono riusciti a recuperare nuclei cellulari da tessuti raccolti negli anni '70 e conservati per 40 anni in un congelatore. Hanno prelevato ovuli freschi da una donatrice di una specie lontanamente imparentata, la rana barrata Mixophyes fasciolatus, e alcuni ovuli hanno iniziato spontaneamente a dividersi e a crescere fino allo stadio embrionale iniziale. "Nessun embrione è sopravvissuto oltre qualche giorno ma i test genetici hanno confermato che le cellule in divisione contengono il materiale genetico della rana estinta", hanno dichiarato gli esperti ai media locali.

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