UN PROGETTO DI
26 Luglio 2025
15:00

La plastica sta trasformando i nidi degli uccelli in una trappola mortale: cosa rivela lo studio sulle cicogne

Uno studio sulle cicogne che vivono in Portogallo svela che la plastica usata dagli uccelli per costruire i nidi causa lesioni gravi, necrosi e spesso la morte dei piccoli, che restano intrappolati tra corde e rifiuti. Ben il 91% dei nidi conteneva materiali artificiali pericolosi.

Immagine
Le cicogne e altri uccelli usano sempre più spesso la plastica per costruire i loro nidi, ma i piccoli rimangono intrappolati tra i rifiuti che causano lesioni gravi, necrosi e morte tra atroci sofferenze

La plastica è ormai ovunque ed è un grosso problema per gli animali selvatici: tartarughe impigliate nelle reti, uccelli marini con lo stomaco pieno di microplastiche, cetacei spiaggiati con chilogrammi di rifiuti nello stomaco. Ma anche sulla terraferma, il problema è molto più serio di quanto si creda. Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Ecological Indicators svela infatti come i materiali plastici stiano trasformando i nidi di molte specie di uccelli in vere e proprie trappole mortali.

A dimostrarlo sono i ricercatori dell'Università di East Anglia (UEA), che hanno analizzato per quattro anni 568 nidi di cicogna bianca (Ciconia ciconia) in Portogallo, scoprendo che ben il 91% di questi conteneva plastica o altri materiali sintetici. I più diffusi erano i sacchetti di plastica e le corde artificiali, come lo spago agricolo in polipropilene, che da solo è responsabile del 63% degli intrappolamenti registrati. Perché sì, la plastica nei nidi intrappola sia gli adulti che i piccoli appena nati.

Immagine
Alcuni dei nidi e dei piccoli di cicogna intrappolati osservati dai ricercatori. Immagine da Heinze et al., 2025

Nel solo 2023, durante un monitoraggio settimanale di 93 nidi, 35 pulli di cicogna sono rimasti impigliati in corde e materiali plastici simili. Per molti di loro non c'è stato scampo e la crescita corporea fa sì che le corde si stringano lentamente e inesorabilmente attorno agli arti, causando lesioni gravi, necrosi e spesso la morte. La cicogna è una specie in crescita e presente in molte aree agricole europee, dove nidifica volentieri su tetti, pali e alberi, spesso molto vicino a centri abitati e alle attività umane.

La vicinanza a discariche e campi coltivati fa sì che i rifiuti in plastica siano facilmente disponibili e vengano usati al posto di materiali naturali come rami e fieno per costruire il nido. Non è sempre chiaro se gli uccelli scelgano questi materiali per convenienza, per errore o per altri motivi, ma il risultato è sempre lo stesso: nidi costruiti con l'immondizia mettono in pericolo la vita dei piccoli. E non riguarda solo le cicogne: ad Amsterdam, per esempio, ci sono nidi di uccelli acquatici fatti con rifiuti risalenti ormai agli anni 90.

Immagine
La plastica è ormai presente in quasi tutti i nidi delle cicogne

Secondo gli autori, questo problema riguarda ormai moltissime specie terrestri che costruiscono i nidi con materiali artificiali facilmente reperibili in giro. In alcuni casi, sono stati persino trovati fili colorati di droni militari o cavi ottici, segno di un problema molto diffuso e pesantemente sottovalutato. Questo studio è il primo ad aver monitorato sistematicamente l'intero ciclo di nidificazione, dall'uovo all'involo dei giovani, per valutare e quantificare in modo preciso quanto e quando avvengano gli intrappolamenti.

I dati raccolti sono allarmanti e pongono una sfida più che mai urgente, ovvero ripensare l'utilizzo e la gestione dei materiali sintetici in agricoltura e nei rifiuti, e sensibilizzare sul loro impatto anche nei contesti meno visibili, come i nidi degli uccelli che vivono nelle nostre campagne. Perché se è vero che la plastica è ormai ovunque, è altrettanto vero che non possiamo più fare finta di niente continuando a inquinare oceani, prati e campagne.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views