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2 Maggio 2025
20:30

In giro ci sono almeno 10 pericoli per il cane che puoi incontrare durante le passeggiate

Con l'arrivo della bella stagione aumentano le possibilità di passeggiare in natura con il nostro cane. Bisogna però pianificare bene l'escursione, conoscere l'ambiente che andremo ad esplorare e stare molto attenti a tutti i possibili rischi e pericoli che potremmo incontrare lungo i sentieri, come piante velenose, animali selvatici e parassiti.

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Le passeggiate in natura con il proprio cane sono un’esperienza meravigliosa, ma bisogna pianificarle con attenzione e essere consapevoli degli eventuali rischi

Con l'arrivo della bella stagione, torna anche la voglia di fare una bella passeggiata in natura insieme al proprio cane. In montagna, al lago o al mare, passeggiare lontano dal caos della città insieme al proprio amico a quattro zampe è una delle attività più belle e appaganti da fare insieme. Tuttavia, spesso ci troviamo in ambienti non costruiti proprio a misura di cane, dove a regnare è la natura selvaggia, con tutti i rischi e i pericoli annessi. È quindi importante pianificare bene una passeggiata in natura, stando molto attenti a tutti i possibili rischi e pericoli che potremmo incontrare lungo i sentieri. Vediamo insieme quali sono.

Piante velenose

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Alcune piante, come l’oleandro, sono molto tossiche se mangiate

Lungo i sentieri crescono diverse specie di piante che potrebbero essere altamente tossiche per il nostro cane. Il tasso, l'oleandro e il ciclamino sono solo alcune delle piante velenose che possono causare problemi seri come vomito, diarrea, crisi convulsive o anche sintomi più gravi se vengono mangiate. I cani, soprattutto i cuccioli, quelli più inesperti e curiosi, tendono a volte ad annusare e a mordicchiare tutto ciò che trovano. Il consiglio è quindi molto semplice: evitiamo di lasciarli liberi in zone in cui la vegetazione non ci è familiare e stiamo attenti che non mangino foglie, erbe o qualsiasi altra cosa che potremmo trovare lungo un sentiero in natura.

Processionaria

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I bruchi della processionaria hanno "peli" urticanti che possono causare reazione allergiche anche gravi

La processionaria è un piccolo bruco "peloso" caratterizzato da setole urticanti che possono essere molto pericolose per il cane. Il modo migliore per difendersi è evitare ogni contatto, che può provocare sintomi come intensa salivazione, infiammazione della bocca, ingrossamento della lingua, inappetenza, e nei casi più gravi anche vomito e debolezza. L'ingestione o l'inalazione dei "peli" urticanti può portare a reazioni allergiche anche e, in alcuni casi, persino al soffocamento. Le processionarie vivono principalmente sui pini, ma possono infestare anche altre specie di conifere. Particolare attenzione, quindi, se si passeggia in pineta.

Animali selvatici

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Mai lasciare il cane libero dove ci sono cinghiali, lupi e altri animali selvatici

Un capriolo che fugge, un cinghiale che difende i suoi piccoli o un branco di lupi presenti in zona, sono un pericolo molto serio. Se è abbastanza facile capire perché un lupo o un orso possono rappresentare un pericolo per il nostro cane, non bisogna sottovalutare neppure erbivori e altri piccoli animali. La fauna selvatica spesso compare all'improvviso, senza darci il tempo di reagire, e può diventare un problema molto serio se il nostro cane non è sotto controllo. Non a caso non è sempre possibile lasciare il cane libero, e per buone ragioni. Tenerlo al guinzaglio non serve solo a proteggere la fauna: un cane che rincorre un selvatico può perdersi, ferirsi, o scatenare reazioni imprevedibili e molto pericolose.

Animali domestici

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Anche mucche, cani da pastore e altri animali domestici possono rappresentare un pericolo per il nostro cane

In natura, soprattutto in montagna e nelle zone rurali, capita spesso di trovarsi davanti a pecore, mucche, cavalli o capre libere di pascolare, sorvegliate quasi sempre da grossi cani da pastore come il Pastore Maremmano Abruzzese. Se il nostro cane dovesse partire all'inseguimento di una mucca o di un cavallo, può anche rischiare la vita, così come se viene percepito come una minaccia dai loro guardiani. I cani da pastore proteggono il gregge e le mandrie da qualsiasi intruso umano o quattro zampe. In questi casi, è meglio aggirare i pascoli, tenersi a notevole distanza e, in alcuni casi, cambiare sentiero.

Parassiti

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Prati e boschi, soprattutto in estate, possono essere infestati da zecche e altri parassiti

Zecche, pulci, zanzare e pappataci: la primavera e l'estate portano con sé anche questi e altri ospiti indesiderati. Soprattutto le zecche, presenti in grandi numeri dove vivono cinghiali, cervi e altri ungulati, possono colpire anche i nostri amici a quattro zampe. Dobbiamo prestare particolare attenzione quando passeggiamo vicino all'erba alta, tra i rovi e in generale a contatto con la vegetazione, dove questi aracnidi sono spesso in attesa della loro vittima. La prevenzione, in questi casi, è la strategia migliore: basta usare antiparassitari adatti alla stagione e all'ambiente che esploriamo e, dopo ogni uscita, meglio controllare il pelo con attenzione, soprattutto in zone come orecchie, ascelle e inguine.

Dirupi e pareti rocciose

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I cani in montagna si muovono spesso più agilmente di noi, ma questo non li rende immuni al rischio di cadute

I cani in montagna si muovono spesso più agilmente di noi, ma questo non li rende immuni al rischio di cadute. Un salto mal calcolato, un terreno friabile o una zampa fuori posto possono trasformare una passeggiata in natura in una tragedia. Spesso sottovalutiamo questo aspetto credendo che un cane – in quanto animale – se la cavi sempre egregiamente in natura, ma basta davvero poco per finire in un dirupo o scivolare da parete rocciosa. Nei tratti più esposti è sempre meglio tenere il cane al guinzaglio, anche se normalmente è abituato a seguirci. In alcuni casi, esistono imbragature o pettorine da trekking progettate proprio per accompagnarli in totale sicurezza.

Colpo di calore

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Sotto il sole cocente, aumenta notevolmente il rischio di un colpo di calore

In estate e quando fa davvero molto caldo, i cani rischiano molto più di noi. Non sudano come gli umani e regolano la temperatura corporea soprattutto ansimando. Se però l'ambiente è troppo caldo, se non c'è acqua o ombra in cui rifugiarsi, il nostro amico può andare incontro anche a un colpo di calore. Respiro affannoso, tremori, difficoltà motorie, sono alcuni dei segnali di un possibile colpo di calore. In questi casi bisogna intervenire subito. Evitiamo quindi le passeggiate nelle ore più calde, portiamo sempre con noi acqua e fermiamoci spesso se passeggiamo esposti al sole per far riposare il nostro amico a quattro zampe.

Acqua stagnante e torrenti

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Anche laghi, fiumi e torrenti possono essere pericolosi per i nostri amici a quattro zampe

Molti cani amano sguazzare e lanciarsi nell'acqua,  ma fiumi, stagni e laghi non sono sempre sicuri. Le pozze stagnanti possono ospitare parassiti e batteri pericolosi come la Leptospira, mentre i torrenti, anche se limpidi, possono anche gonfiarsi e aumentare il proprio flusso all'improvviso. Piogge forti a monte possono causare piene improvvise, un pericolo non solo per i nostri amici, ma anche per noi stessi. Meglio quindi stare attenti ed evitare che beva acqua da fiumi e laghi che non consociamo e se vogliamo fare un bagno assicuriamoci prima di conoscere bene la zona e che non ci siano rischi di scivolamento o trascinamento.

Forasacchi e spine

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Alcune spighe di graminacee, i famosi forasacchi, possono infilarsi tra le zampe o nelle narici del cane

I forasacchi sono piccole ariste secche tipiche delle graminacee, come per esempio il grano, che possono penetrare nella pelle, nel naso o nelle orecchie, causando infezioni anche molto gravi. Sono facili da incontrare nelle zone rurali e lungo i margini incolti di strade e sentieri. Anche altre piante urticanti o resinose possono irritare le zampe e il muso del nostro cane. Proprio per questo, dopo ogni passeggiata, dedichiamo qualche minuto a ispezionare il pelo, le zampe. il muso e le orecchie del nostro amico per cercare eventuali corpi estranei, tagli, ferite o gonfiori e arrossamenti sospetti.

Rifiuti e bocconi avvelenati

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Cerchiamo di evitare che il nostro cane mangi qualsiasi cosa trovi durante una passeggiata

Anche in natura, purtroppo, si trovano resti di cibo, plastica, rifiuti o, peggio ancora, bocconi avvelenati lasciati da persone incivili e bracconieri per colpire lupi e altri animali selvatici. Purtroppo, è già successo che durante una passeggiata in natura alcuni cani sia stati avvelenati da questi bocconi, perciò bisogna sempre stare molto attenti a tutto ciò che afferra o cerca di mangiare. Insegnare al cane il segnale "lascia" e "no", può fare la differenza quando cerca di ingerire qualcosa che non conosciamo. Più in generale, in ogni caso, cerchiamo di evitare che mangi qualsiasi cosa trovi durante una passeggiata.

Camminare in natura con il proprio cane è una delle esperienze più belle che possiamo condividere con lui. Ma per viverla davvero nel migliore dei modi, è importante essere presenti, consapevoli e attenti all'ambiente che stiamo esplorando. Prima di partire, informiamoci sul luogo e l'area che andremo a esplorare, sugli animali selvatici che vivono lì, sulle norme che regolano la visita dei nostri amici a quattro zampe e sugli eventuali pericoli di quella specifica località o di quel sentiero. Osserviamo sempre il cane, lasciamogli esplorare e vivere la natura, ma stiamo attenti a non abbassare mai la guardia.

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