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La "regina delle farfalle" onora per la prima volta della sua presenza una zona della Cina in cui non era mai stata avvistata in precedenza. E' questa la presentazione che merita la segnalazione di alcuni esemplari di Troides aeacus, nota anche come la "farfalla alata dorata" (Golden Birdwing in inglese): una specie che rappresenta un segnale importante per la tutela della biodiversità.
Sui media cinesi il primo avvistamento avvenuto nella provincia del Fujian è stato comunicato infatti con grande risonanza, considerando che nonostante questa farfalla sia ancora in diverse zone dell'Asia sud orientale la sua presenza nel tempo è diminuita sempre di più a causa delle attività antropiche che hanno portato alla scomparsa del suo habitat naturale e anche di un fenomeno che ne ha decimato la popolazione: la cattura per il commercio clandestino foraggiato dai collezionisti di farfalle.
In Cina, in particolare, è da tempo tra le specie sotto massima protezione nazionale secondo una classificazione locale che la fa rientrare tra gli animali inseriti nella "prima classe", ovvero il livello più stringente di tutela per individui che appartengono a specie rare o fortemente minacciate come il panda gigante o il leopardo delle nevi.
Secondo questa classificazione, le farfalle dorate e gli altri animali catalogati in questa categoria non possono essere commercializzati e dunque nemmeno cacciati o catturati e chi lo fa rischia di finire in prigione.
La farfalla alata dorata è dunque difficile da incontrare, sebbene abbia appunto un aerale diffuso che copre non solo la parte meridionale della Cina ma anche il Nepal e l'Indonesia, ovvero in regioni dove il clima è particolarmente umido e può trovare il nettare di cui si ciba.
La bellezza della "regina delle farfalle", come viene chiamata in Cina, è dovuta ai suoi colori ma anche alla spettacolare apertura alare che supera anche i 15 centimetri in alcuni esemplari. Troides aeacus si caratterizza per il colore intenso di giallo oro che "porta" con eleganza sulle ali posteriori, in netto contrasto con il nero che spicca sulle anteriori grazie anche alle vene più chiare che lo mettono in risalto. La specie, che fa parte della famiglia dei papilionidi, ha un'altra caratteristica poi: le femmine sono più grandi e a volte hanno delle macchie rosse sul torace.
Vederle in volo è un'altra esperienza che non si dimentica: come se fossero uscite dalla matita di un disegnatore di fumetti, hanno la prerogativa di muoversi lentamente e ciò consente di apprezzarne maggiormente la bellezza e la forza che hanno nel muoversi di fiore in fiore unita alla delicatezza nel succhiare il nettare.