
Un enorme squalo elefante è stato avvistato a Marbella, sulla Costa del Sol, in Andalusia. L'animale è stato avvistato il 18 maggio da alcuni escursionisti di AquaTime Marbella. Si tratta di un avvistamento molto raro nelle acque della Spagna meridionale.
L'incontro è stato immortalato in un video diventato immediatamente virale in tutto il mondo.
Il video dello squalo elefante a Marbella

Nel breve video diffuso online si vede lo squalo elefante nelle acque di Marbella mentre nuota a pelo d'acqua. Erano almeno 35 anni che uno squalo balena non si faceva vedere nella zona, e in generale gli avvistamenti nella Spagna meridionale sono molto rari per quesa specie.
Secondo gli esperti, probabilmente si trattava di una femmina adulta, anche se alcuni frammenti del video lasciano ipotizzare potesse essere accompagnata anche da un giovane. La direzione indica che si stava muovendo verso ovest, probabilmente in direzione dello Stretto di Gibilterra o dell'Oceano Atlantico, dove questa specie è maggiormente presente.
Per gli escursionisti che hanno realizzato l'avvistamento si è trattato di "un momento indimenticabile".
Chi è lo squalo elefante e perché è così raro

Lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) è il secondo pesce più grande al mondo dopo lo squalo balena. Può raggiungere i 12 metri di lunghezza e superare le 4 tonnellate di peso, ma la sua caratteristica principale è la grande bocca con cui si nutre di plancton. Nonostante le dimensioni, infatti, lo squalo elefante è del tutto innocuo per l’essere umano: si nutre esclusivamente di plancton che filtra passivamente nuotando con la bocca spalancata.
Questo squalo vive nelle acque temperate e subpolari di tutto il mondo, dall’Atlantico settentrionale e meridionale al Pacifico, dal Mare del Nord fino alle coste del Giappone e alle acque fredde dell’Argentina. In estate si avvicina spesso alle coste per alimentarsi, rendendo possibili avvistamenti anche da terra come quello avvenuto a Marbella.
Nonostante la sua ampia distribuzione, la specie è considerata vulnerabile dalla IUCN a causa della pesca intensiva. Lo squalo elefante era molto richiesto per l’olio di fegato e le pinne, e questa pratica unita alla bassa velocità di riproduzione e alla maturità sessuale tardiva hanno segnato il declino della popolazione. Anche per questo gli incontri con l’uomo sono sempre più rari.