UN PROGETTO DI
11 Giugno 2025
15:22

Il primo video in assoluto di un rarissimo calamaro antartico che non avevamo mai visto in vita

Un rarissimo calamaro antartico, Gonatus antarcticus, è stato filmato vivo per la prima volta a oltre 2.000 metri di profondità durante una spedizione scientifica nel Mare di Weddell.

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Screenshot da video di ROV SuBastian/Schmidt Ocean Institute

Un team internazionale di ricercatori ha filmato per la prima volta in assoluto un esemplare vivo di Gonatus antarcticus, un calamaro abissale rarissimo e di cui non sappiamo praticamente nulla. L'incontro è avvenuto quasi per caso, durante una spedizione a bordo della R/V Falkor (too), la nave da ricerca dello Schmidt Ocean Institute impegnata nelle esplorazioni del progetto Perpetual Planet Ocean Expeditions, promosso anche dalla National Geographic.

Era la vigilia di Natale, quando i ricercatori avrebbero dovuto calare il loro veicolo subacqueo telecomandato, il ROV SuBastian, fino a quasi 3.000 metri di profondità nel Powell Basin, nel Mare di Weddell, in Antartide. Ma la presenza di grossi blocchi di ghiaccio galleggianti aveva costretto a posticipare l'operazione. Un contrattempo che si è rivelato provvidenziale per incontrare il misterioso calamaro color rosso sangue lungo 90 cm, come raccontato dai ricercatori al National Geographic.

L'incontro a sorpresa con il calamaro abissale

E infatti proprio nel giorno di Natale, a 2.152 metri sotto la superficie, le telecamere del ROV hanno immortalato un animale che finora conoscevamo solo da individui morti finiti accidentalmente nelle reti da pesca o dai becchi ritrovati nello stomaco di altri animali marini. Gonatus antarcticus, un calamaro antartico descritto nel lontano 1898 e mai visto prima in vita, appariva finalmente in tutta la sua vivacità: si mostrava, nuotava e si muoveva finalmente nel suo habitat naturale.

L'individuo filmato sembrava in buona salute, ma mostrava anche i segni di una vita tutt'altro che facile: cerchi lasciati dalle ventose sulla pelle e graffi lungo i tentacoli che raccontavano di incontri molto ravvicinati con dei predatori e probabilmente con altri calamari. Ancora non sappiamo se si tratti di un maschio o di una femmina, né quale sia la sua età, ma il filmato offre uno sguardo unico e inedito su uno dei cefalopodi più sfuggenti ed enigmatici degli abissi.

L'importanza delle esplorazioni oceaniche

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Il ROV SuBastian usato per esplorare gli abissi. Foto di Schmidt Ocean Institute

Il ritrovamento è avvenuto nel corso di una missione il cui obiettivo principale è mappare aree del fondale oceanico ancora inesplorate, fino a 4.000 metri di profondità, e raccogliere dati sullo stato di salute degli ecosistemi abissali. Proprio grazie a iniziative di questo tipo – complesse, rischiose, ma sempre più importanti – possiamo oggi iniziare a conoscere meglio le forme di vita che popolano le profondità degli abissi oceanici, molte delle quali restano ancora sconosciute.

In questi ultimi mesi, infatti, sempre grazie al lavoro dei ricercatori dello Schmidt Ocean Institute sono già state individuate decine di specie animali completamente sconosciute alla scienza e per la prima volta abbiamo anche potuto vedere in un video anche un altro cefalopode misterioso, un giovane calamaro colossale (Mesonychoteuthis hamiltoni), filmato invece durante una spedizione nell'arcipelago delle Isole Sandwich Australi, sempre in Antartide.

Il video di Gonatus antarcticus sarà anche protagonista di un prossimo documentario prodotto sempre da National Geographic, che racconterà non solo la scoperta, ma anche il lavoro di ricerca e le meraviglie dei freddi oceani antartici. Per il momento, ci godiamo questi pochi, ma preziosi secondi di un cefalopode vivo e vegeto rimasto nascosto dallo sguardo umano per oltre un secolo e che per un attimo si è finalmente mostrato ai nostri occhi.

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