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24 Luglio 2025
11:31

Il polpo ha coscienza del corpo come gli umani: cos’è l’ “Illusione della mano di gomma”

Attraverso un test inventato per gli esseri umani nel 1998 in cui il cervello si illude che un arto finto sia parte integrante del corpo, due ricercatori giapponesi hanno dimostrato che i polpi reagiscono nello stesso modo. Solo altre due specie, ad oggi, avevano reagito come gli esseri umani: scimmie e topi.

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Si chiama "l'illusione della mano di gomma" ma, nel caso del polpo, potremmo chiamarla "del braccio di gomma" visto che funziona anche sui questi cefalopodi che reagiscono nello stesso modo come facciamo noi umani di fronte a un test molto particolare dimostrando di avere coscienza del proprio corpo. 

Sì, ci sono diverse cose da spiegare e dobbiamo però partire proprio dal capire che cosa è "l'illusione della mano di gomma", un test inventato nel 1998. Si tratta di un esperimento che viene fatto in umana in cui si chiede allo sperimentatore di nascondere una mano dietro uno schermo e se ne posiziona una finta sul tavolo che ha davanti. A questo punto entrambi gli arti vengono accarezzati o, come si vede nel video a seguire, quello finto viene sottoposto a un forte impatto e la persona, alla sola osservazione del movimento che viene fatto, avrà una reazione come se si stesse toccando la sua mano davvero. Il cervello, praticamente, si illude che sia parte del corpo anche la mano di gomma e la "accetta" come se ne fosse parte integrante.

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Illussione della mano di gomma, come si svolge il test

L'illusione fu presentata per la prima volta da Matthew Botvinick e Jonathan Cohen, due ricercatori che hanno dedicato i loro studi proprio alla percezione del corpo che hanno gli esseri umani. Poi è stata testata su altre specie, scoprendo che anche scimmie e topi cadono nello stesso inganno.

Questo "trucco sensoriale" è stato ora applicato anche ai polpi su cui si continuano a fare scoperte strabilianti rispetto alla loro "intelligenza diffusa" proprio sulle braccia e ad altri particolari capacità cognitive che hanno. La ricerca è stata condotta da Sumire Kawashima e Yuzuru Ikeda dell'Università di Ryukyu a Okinawa, in Giappone, e pubblicata su Current Biology.

I due ricercatori hanno testato il finto braccio in una vasca dove c'erano diversi polpi della specie Callistoctopus aspilosomatis in una vasca. Il nuovo elemento era composto anche da un morbido gel che è stato attaccato a una parete opaca e posizionato sopra il braccio dell'animale in modo che non potesse vederlo. Gli sperimentatori hanno poi provveduto a toccare con delle pinzette sia un braccio vero che quello finto e il polpo ha reagito con quella che viene definita "risposta difensiva" ovvero come se appunto avesse avvertito la sensazione realmente. Il test è stato fatto su sei cefalopodi e tutti hanno mostrato la stessa reazione messa in atto con movimenti di allontanamento, cambio di colore o ritraendo le braccia.

"Queste scoperte sul polpo, che ha un sistema nervoso complesso che si è sviluppato indipendentemente dai vertebrati – scrivono gli scienziati nel paper – potrebbero rappresentare un modello importante per studiare l'evoluzione del senso di appartenenza al corpo".

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