
Tre miliardi di euro solo per il cibo che arrivano a diventare 3,6 quando si calcolano anche le spese legate alla cura dei cani e dei gatti nel nostro Paese. E' quanto emerge dall'analisi condotta da NielsenIQ, i cui risultati sono stati presentati a Milano in occasione del “NIQ Pet Day".
I dati analizzati hanno portato anche ad una proiezione secondo la quale alla fine del 2025 la spesa totale sarà pari a 4,8 miliardi di euro per le famiglie italiane, una su due, che convivono con un animale domestico.
Anche per gli animali domestici il "carrello della spesa" italiano è online
Il "carrello della spesa" riguarda gli acquisti che vengono fatti attraverso diversi canali. Emerge dal rapporto presentato che quello online è il settore in più rapida crescita e che sta diventando preferenziale, tanto da aver avuto un netto incremento rispetto all'anno precedente.
Questo fenomeno non è solo italiano, spiegano da NielesNQ: "In tutti i mercati, nell’anno terminante a giugno 2025, la crescita online supera quella offline, ma è il Regno Unito che ha la quota e-commerce più alta (54,4%; +2,8 pp rispetto a giugno 2024), segno di maturità digitale; mentre Spagna e Italia – sebbene partano da un valore di mercato inferiore – mostrano la crescita più elevata rispettivamente con un +14,3% e un +10,7%".
Quanto si spende in media in Italia per gli animali domestici
La spesa media da parte degli italiani ogni volta che vanno a comprare qualcosa per i loro compagni a quattro zampe è di 8,45 euro ma, secondo i ricercatori, esistono diversi "stili d'acquisto" tra i quali emerge una categoria che è stata definita "Inno Seekers", presente anche qui in Italia: persone "istruite e che hanno una relazione con il proprio animale basata su un forte legame emotivo" la cui spesa è pari a 414 euro all'anno.
Ciò che emerge da questi dati, confermati del resto anche da altre fonti come l'ultimo rapporto Eurispes che indicava la presenza di animali domestici in 4 famiglie su dieci e la crescente spesa per mantenerli, è un fenomeno sociale che necessita però di maggiore attenzione dal punto di vista istituzionale, con adeguate campagne di informazione per una cultura che spinga ad adozioni consapevoli soprattutto, in cui vi è già la comprensione dei costi che bisogna prevedere nel vivere con un cane o un gatto e un'attenzione da parte della politica a quello che ancora manca, ovvero un welfare animale rivolto alle famiglie italiane in merito alle cure sanitarie.
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