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30 Maggio 2025
17:57

Il degu si può tenere in casa? Chi è davvero questo piccolo roditore delle Ande

Il degu è un roditore sociale originario delle Ande cilene. Anche se può essere tenuto legalmente in casa, resta un animale selvatico con bisogni e necessità che non potranno mai essere replicate in cattività. L'allevamento e il commercio di animali selvatici esotici, inoltre, comportano quasi sempre un costo invisibile fatto di sfruttamento, maltrattamenti o catture illegali.

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Il degu è un roditore originario delle Ande, diventato molto popolare come animale da compagnia

Tra le tante specie selvatiche che, nel tempo, hanno cominciato a diffondersi nelle case come "animali da compagnia", c'è anche il degu, un piccolo roditore originario delle Ande cilene che somiglia a una via di mezzo tra uno scoiattolo e un gerbillo. In realtà, con questo nome si indicano cinque specie diverse appartenenti al genere Octodon, tutte originarie del Cile. La più famosa di tutte è Octodon degus, il cosiddetto degu comune, diventato popolare nel mondo degli animali "domestici" per via del suo aspetto buffo e della sua indole socievole.

Ma sebbene si possa legalmente tenere in casa un degu (non ovunque, come vedremo), questo non significa necessariamente che sia giusto farlo. Perché anche il degu, come qualsiasi altro animale selvatico e non davvero domestico come un cane o un gatto, ha bisogni ecologici, sociali ed etologici che è impossibile replicare in casa. Ma soprattutto, più in generale l'allevamento e il commercio di specie selvatiche spesso alimenta una filiera fatta di sfruttamento, sofferenza e, in alcuni casi, anche di impatti seri sulla biodiversità.

E allora conosciamolo un po' meglio questo piccolo abitante delle Ande, scopriamo chi è davvero il degu, come vive in natura e perché, per quanto possa sembrare "gestibile", non è un animale domestico nel senso profondo del termine e il suo commercio non andrebbe quindi incoraggiato, anzi.

Dove vive il degu e cosa mangia in natura?

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Il degu vive nei territori aridi e cespugliosi delle Ande cilene

Il degu comune è diffuso nei territori centrali del Cile, dove l'ambiente è un mosaico di cespugli spinosi, suoli aridi e colline spazzate da venti forti. Qui, tra rocce e arbusti, costruisce tane sotterranee molto elaborate che condivide con il proprio gruppo familiare. Non è raro trovare vere e proprie "città" fatte di tunnel interconnessi e sentieri tracciati sul suolo arido che ricordano – in piccolo – le strutture sociali e le tane scavate dai cani della prateria in Nord America.

Sono roditori attivi soprattutto durante il giorno, un fatto abbastanza raro tra i piccoli mammiferi. Passano molte ore a cercare cibo e a prendere il sole, un comportamento che li aiuta anche per regolare meglio la propria temperatura corporea. La loro dieta è prevalentemente erbivora e si nutrono di foglie, cortecce, semi e radici, selezionando con cura le piante più ricche di fibre e più povere di zuccheri. Questo dettaglio, che può sembrare tecnico, è invece fondamentale.

I degu, infatti, sono particolarmente sensibili agli zuccheri semplici, al punto che un'alimentazione errata può causare diabete e altri problemi metabolici molto seri. La vita del degu in natura è dunque tutt'altro che semplice. Tra predatori, scarsità d’acqua e competizione per il cibo, questi piccoli roditori hanno sviluppato strategie ecologiche, adattamenti e comportamentali molto raffinati, difficilmente riproducibili in una gabbia.

Che carattere ha il degu?

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il degu è un roditore sociale e vive in gruppi familiari complessi

Il degu, come già anticipato, è un animale sociale, nel senso più biologico del termine. Vive in gruppi familiari stabili composti da più individui, che cooperano tra loro nella costruzione delle tane sotterranee, nell'allevamento dei piccoli e nella difesa del territorio. Le femmine partoriscono spesso tutte insieme e si aiutano a vicenda nell'allattamento, mentre i maschi – se non sono troppo numerosi e finiscono per entrare in competizione tra loro – sorvegliano e difendono la tana e il territorio.

La comunicazione tra degu è fatta di suoni, vocalizzazioni (l'intero repertorio comprende almeno a 15 suoni diversi), segnali visivi e olfattivi che vengono usati per coordinare il gruppo, prendere decisioni, esprimere emozioni, stabilire e rafforzare i legami sociali. Ogni individuo ha quindi un ruolo preciso all'interno del gruppo sociale e l'interazione costante è perciò fondamentale per il loro benessere. L'assenza di questi legami, anche temporanea, può causare quindi ansia, apatia o comportamenti anomali e stereotipie.

Proprio per questo, tenere un solo degu in casa è già di per sé una forma di maltrattamento. Tuttavia, anche in presenza di altri conspecifici, la vita tra le mura domestiche non potrà di certo garantire la complessità e le esigenze ecologiche che hanno plasmato questa specie in natura. Non bisogna mia dimenticare che il degu, come rane, serpenti, pappagalli e tanti altri piccoli mammiferi, è un animale selvatico, non una specie domestica che si è coevoluta vivendo accanto agli esseri umani per secoli o0 millenni, come cani e gatti.

Perché il degu non dovrebbe essere un animale domestico

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L’allevamento e il commercio di animali selvatici esotici comportano quasi sempre un costo invisibile fatto di sfruttamento, maltrattamenti o catture illegali

Qui in Italia (ma come vedremo altrove non è sempre così) è possibile acquistare e tenere un degu in casa. Tuttavia, la domanda "si dovrebbe tenere un degu in casa?" merita tutt’altra risposta. Il degu, come ogni animale selvatico, ha esigenze che vanno ben oltre il cibo, l'acqua e una gabbietta. Ha bisogno di spazio, tane sotterranee, di interazioni sociali ricche, di stimoli cognitivi, di libertà di scelta e movimento. Nessuna gabbia, per quanto grande, potrà mai sostituire il suo habitat tra le Ande.

Inoltre, l'allevamento e il commercio di animali selvatici esotici comportano quasi sempre un costo invisibile. Dietro ogni animale venduto in un negozio o su internet, spesso si nasconde un mercato fatto di riproduzioni forzate, condizioni di vita inaccettabili, trasporti stressanti e, in alcuni casi, di catture illegali in natura. Ma anche quando gli animali sono nati in cattività, la loro presenza sul mercato non fa altro che gonfiare una domanda che legittima l'idea che la fauna selvatica possa essere sfruttata a piacimento.

Con ogni selvatico, inoltre, c'è sempre il rischio di fughe e abbandoni, che possono facilmente innescare invasioni biologiche. Per questo, in alcuni stati degli USA come California o Alaska, è illegale tenere in casa un degu, perché è una potenziale specie aliena. Non è quindi una questione di dimensioni o pericolosità: un degu non è "più gestibile" di un orso solo perché meno pericoloso. È una questione etica e ambientale. Nessun selvatico – che sia una tigre, una scimmia, un camaleonte o un piccolo roditore – dovrebbe essere sfruttato per il nostro intrattenimento.

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