
L'interesse generale su ciò che può causare ai cani il collare antiparassitario Seresto, prodotto da Elanco su brevetto della Bayern, è diventato molto forte dopo la trasmissione "Indovina chi viene a cena?", diretta dalla giornalista Sabrina Giannini. Durante un servizio dedicato al prodotto, sono stati messi sotto la luce di ingrandimento quelli che possono essere gli effetti collaterali che causerebbe. Il caso in realtà è noto da tempo ed è emerso dopo una serie di denunce avvenute negli Stati Uniti da parte di diverse persone che hanno accusato l'azienda di essere responsabile del sopraggiungere di alcune patologie e anche di casi di mortalità di animali domestici avvenuti in America, cui era stato apposto il prodotto.
Eva Fonti, veterinaria clinica, risponde alle nostre domande relativamente a questo prodotto ma soprattutto alle istanze dei nostri lettori e di chi ora vuole comprendere maggiormente quanto i prodotti che ci sono sul mercato, di qualsiasi marca siano, possano essere effettivamente dannosi per la salute dei nostri compagni di vita a quattro zampe.
Dottoressa, a cosa bisogna stare attenti quando si sceglie il prodotto antiparassitario?
Che sia Seresto o meno, bisogna fare una considerazione su tutti gli antiparassitari, indipendentemente dalla marca e dalla molecola in uso. Questi prodotti devono essere considerati dalle persone di riferimento dell'animale come dei veri e propri farmaci, perché tutti ed in tutte le formulazione hanno un’azione ed un metabolismo.
Il fatto che siano in commercio, però, fa sentire al sicuro chi li compra…
Gli antiparassitari vengono immessi sul mercato dopo aver ottenuto delle autorizzazioni da chi è preposto al controllo, in modo che siano state valutate le controindicazioni, i loro effetti e le dosi di sicurezza. Nello specifico della situazione attuale quello che posso dire, e che riguarda in generale questi prodotti, è che tutti possono procurare degli effetti collaterali a livello dermatologico, neurologico e anche a carico di altri distretti organici.
Qualcuno potrebbe arrivare alla conclusione che quindi non vanno usati
No, non vuol dire che non dobbiamo utilizzare gli antiparassitari, perché purtroppo le malattie trasmesse da vettori sono una vera e propria piaga che porta malattie anche mortali agli animali ma non solo. C'è un altro aspetto importante infatti da valutare: queste malattie spesso rientrano tra le zoonosi e quindi possono essere trasmesse anche a noi umani. L’utilizzo degli antiparassitari dunque non va demonizzato in assoluto perché sono dei presidi utili per proteggere non solo i nostri animali ma anche il concetto One Health, ovvero che esiste una sola salute.
Cosa bisogna valutare dunque nella scelta?
Come per tutte le cose che riguardano la salute, va valutato il rischio e il beneficio. Mi rendo perfettamente conto del timore di molti sull’utilizzo degli antiparassitari sia per quanto riguarda gli eventuali effetti collaterali che possono avere sui cani e anche sui gatti, sia per l’effettivo impatto che possono avere sull’ambiente. Purtroppo però ad oggi restano gli unici presidi validi e non se ne può fare a meno.
Qual è la cosa migliore da fare prima di scegliere il prodotto da utilizzare?
Consiglio di parlarne con il proprio veterinario ed evitare la scelta "fai da te". Un altro suggerimento che mi sento di dare è quello di acquistare i prodotti sempre tramite canali autorizzati, perché spesso in commercio ci sono prodotti a prezzi molto concorrenziali e che spesso sono marchi contraffatti di cui non sappiamo nemmeno che sostanze chimiche sono state utilizzate.
Ci sono alternative naturali efficaci?
Sì, prodotti ad esempio a base di citronella o olio di neem che hanno un'azione più o meno repellente nei confronti di alcuni parassiti. Bisogna però sottolineare che non sono pienamente efficaci, soprattutto per cani che fanno una vita da cani, ovvero quella che dovrebbero condurre tutti i nostri compagni di vita: uscite lunghe in città, andare in natura e così via. E' importante infatti considerare sempre la situazione ambientale in cui il cane si trova e da questo tipo di considerazioni si può capire se l'uso di un prodotto naturale riesce a proteggerlo o meno.