UN PROGETTO DI
23 Settembre 2025
15:33

I topi di New York hanno un loro linguaggio speciale: squittii ultrasonici per adattarsi al rumore della città

La popolazione di topi a New York è di circa tre milioni di esemplari, pari a un terzo degli esseri umani che vivono nella Grande Mela. Per riuscire a comunicare tra di loro hanno sviluppato uno squittio unico al mondo che gli consente di superare il caos quotidiano della metropoli statunitense.

Immagine

I topi di New York hanno evoluto un loro linguaggio specifico, frutto della necessità di dover adattare i loro squittii al caos quotidiano della Grande Mela. E' quanto emerge da uno studio in fase di revisione condotto da un team di ricercatori che ha voluto scoprire quali sono i "super poteri" di ben 3 milioni di esemplari di Rattus norvegicus, ovvero la popolazione di topi che abita sotto la metropoli americana.

E' questa la stima, pari a un terzo rispetto a quella degli esseri umani, che è stata fatta di quelli che sono gli altri "cittadini" di New York che hanno dovuto adattarsi alle condizioni che caratterizzano una metropoli particolarmente caotica che li ha obbligati a inventarsi nuove forme di comunicazione o, meglio, a emettere squittii che i ricercatori hanno definito "ultrasonici" caratteristici solo dei topi della Grande Mela.

Per arrivare a studiare questi animali e il loro sistema di comunicazione gli esperti hanno utilizzato strumenti digitali e un software di IA per comprendere come si muovono nella "giungla urbana" sotterranea della città statunitense attraverso rilevazioni audio e con l'uso della termografia.  Sono così riusciti a dettagliare i movimenti e i segnali di comunicazione raccogliendo appunto dati che dimostrano che lo squittio dei topi di New York "viaggia" attraverso la produzione di ultrasuoni necessari a superare il rumore di fondo costante monitorandoli in diversi contesto in cui vivono: fogne, parchi e dentro la metropolitana.

I ricercatori hanno sottolineato che questi animali usano squittii "costantemente di durata più breve rispetto ad altri individui della stessa specie e si collocano al di fuori dell'intervallo storico di frequenza-durata comunemente riscontrato negli ratti bruni". Un esempio pratico che uno degli autori dello studio ha fatto rispondendo alle domande sulla ricerca in un articolo scientifico è il caso in cui al passaggio di un'ambulanza gli esperti hanno potuto notare una netta variazione dello spettogramma: "Le vocalizzazioni dei ratti erano più forti di quelle della sirena: i topi si stavano urlando tra loro, ma noi non li sentivamo" proprio perché le frequenze degli ultrasuoni non sono udibili all'orecchio umano.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views