UN PROGETTO DI
15 Dicembre 2025
17:09

“I soliti” a Roma: così i volontari dell’Oipa aiutano i clochard che vivono in strada con i cani

Parte un nuovo progetto dell'Oipa per aiutare le persone senza fissa dimora che vivono nelle strade della Capitale insieme a un cane. La delegata e etologa Francesca Lavarini spiega su Kodami: "Almeno il 10% di coloro che abbiamo incontrato vive con un animale al seguito. E' il loro unico e grande affetto e sono davvero pochi i casi di sfruttamento"

1 condivisione
Intervista a Francesca Lavarini
Etologa e delegata Oipa su Roma
Immagine

Vivere in strada con animali a seguito è una scelta che nel nostro Paese si paga ancora più cara che rimanere da soli. In Italia, infatti, sono pochissime le strutture pubbliche ma anche di associazioni di volontariato che ammettono il ricovero di persone senza fissa dimora insieme ai loro compagni di vita a quattro zampe e tanti non accettano l'ospitalità pur di non separarsi dal loro cane.

A Roma è nato un nuovo progetto dell'Oipa che cerca di porre rimedio a questa situazione, attraverso l'attività dei volontari che si recano in strada a dare supporto ai senza tetto e agli animali. L'iniziativa, chiamata "I soliti" prendendo spunto dall'omonima canzone di Vasco Rossi, prevede che una volta a settimana, il lunedì o il mercoledì, i volontari dell’OIPA e della Croce Rossa vanno in giro per assistere le persone con i cani che vivono nelle strade della Capitale. Il team di operatori distribuisce un kit invernale composto da croccantini, guinzaglio, cappottino o coperte. Durante le uscite vengono inoltre raccolte le necessità delle persone seguite e organizzati, quando richiesto, interventi veterinari come medicazioni, vaccini, antiparassitari, sterilizzazioni e terapie.

A spiegare su Kodami i presupposti del progetto e la situazione attuale a Roma è l'etologa Francesca Lavarini,   Delegata OIPA su Roma.

Come nasce questo progetto?
Il progetto è nato dalla sensibilità di una ragazza e di suo padre (volontari OIPA), che già da piccola cercava di aiutare gli homeless con cani. Spesso alla fermata metro Arco di Travertino incontrano un uomo con il suo cane e mi hanno chiesto se lo potevamo aiutare. Da lì abbiamo pensato di farne un progetto ed aiutare più cani e persone possibile.

Cosa farete in pratica?
Almeno due volte al mese andiamo in posti in cui troviamo le persone senza fissa dimora e portiamo un kit per i cani, formato da cibo, coperte, cappottini e ciotole. Se ne abbiamo, portiamo anche vestiti e alimenti per gli homeless. In più, se ne hanno bisogno, facciamo inserire al cane il microchip, li vacciniamo e li sterilizziamo: questo grazie ad alcuni veterinari ed alla Asl Roma 3.

Avete dati su quante persone sul territorio romano vivono in strada con i loro animali al seguito?
Possiamo fare una stima relativa a quanti ne abbiamo incontrati noi e siamo arrivati a calcolare che circa il 10% ha cani al seguito.

A Roma esiste almeno una struttura pubblica o privata che accoglie persone e animali?
Purtroppo ce ne è solo una che ospita anche i cani ma solo in casi eccezionali. E' la struttura gestita dalla Croce Rossa in zona Portuense.

Che tipo di storie incontrate?
La storia che mi ha toccato di più è proprio quella della prima persona che ho aiutato.  Vive con la sua cagna, Gea, nella stazione metro Arco di Travertino. Per un infortunio sul lavoro ha perso proprio il lavoro, poi la casa in cui era in affitto e la famiglia. E da un annetto è anche malato di tumore. L'unica da cui ha affetto è proprio Gea, una meticcia dolcissima di 50 kg. I servizi sociali gli hanno offerto aiuto con una casa, ma non avrebbe potuto portare Gea, che sarebbe finita al canile della Muratella. Per non lasciarla, ha deciso di rifiutare la struttura e di abitare in strada con lei.

Ci sono alcuni casi in cui persone che vivono in strada fanno leva sul buon cuore dei passanti sfruttando però gli animali. Cosa  fate nel caso in cui valutate che si tratta di un caso di questo tipo?
Noi chiaramente valutiamo e aiutiamo solamente chi ha il cane per affetto e compagnia. Se abbiamo sentore di sfruttamento, chiediamo immediatamente il supporto delle nostre Guardie Zoofile, che poi fanno i controlli del caso.

Quanto è importante far capire alle persone che il pregiudizio nei confronti delle persone senza fissa dimora con animale a seguito spesso colpisce poi tutti indifferentemente?
Molto: purtroppo ad ognuno di noi può capitare, per i casi della vita, di abitare in macchina o in strada. Incontrandoli, abbiamo imparato che la vita può cambiare in un attimo e ci si può trovare senza niente e senza nessuno, solo con l'amore di un cane. Ci tengo a sottolineare che sono ormai poche le persone che tengono i cani solo per impietosire gli altri ed avere soldi. La stragrande maggioranza tiene il cane con sé esclusivamente per l'amore che riceve e per non soffrire di solitudine. Abbiamo notato anche una cosa molto bella: c'è una grande solidarietà tra le persone senza fissa dimora, si aiutano a vicenda, si dividono quel poco di cibo che hanno.

Come si può contribuire?
Si può venire nella sede di Roma a lasciare cibo, coperte, cappottini, ciotole o antiparassitari. Oppure fare una donazione all'OIPA con la causale "Progetto I SOLITI sez. Roma", con cui possiamo far microcchipare, vaccinare e sterilizzare i cani.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views