UN PROGETTO DI
1 Dicembre 2025
9:40

I procioni di città: così l’ambiente urbano sta trasformando gli animali selvatici

I procioni che vivono nelle città dell'America occidentale, noti anche con il nome di "orsetti lavatori", hanno cambiato il comportamento e anche l'aspetto fisico: segnale di una "auto domesticazione" dovuta alla convivenza con l'uomo.

Immagine

Immagina una galleria di foto che raccoglie lo sguardo curioso o l'espressione sonnolenta o, ancora, un momento buffo ad occhio umano di un animale che in Nord America è presente praticamente in ogni città. Quello che ne verrebbe fuori è l'immensa galleria di immagini, oltre 100 mila, che degli scienziati hanno raccolto dedicando uno studio al Procyon lotor, ovvero il procione nord-americano, che negli ultimi anni si è trasformato sia fisicamente che a livello comportamentale per "approfittare" delle risorse umane e destreggiarsi nelle piccole città o anche le grandi metropoli come New York dove vive.

I procioni americani si sono trasformati: che cosa è l' "auto addomesticazione"

In un nuovo studio, appena pubblicato su Frontiers in Zoology da parte di alcuni ricercatori dell'Università dell'Arkansas, sono state appunto analizzate migliaia di foto che sono arrivate "tra le mani" degli esperti grazie all'utilizzo di una piattaforma, iNaturalist, foraggiata dagli stessi cittadini. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, infatti, che ricerche importanti vengono sviluppate nel mondo accademico attraverso quella che è definita "citizen science", ovvero la produzione di studi scientifici che si alimentano della collaborazione delle persone per raccogliere dati e informazioni relative alle specie che vengono studiate.

Le immagini sono state raccolte nell'arco di vent'anni, dal 2000 al 2024. Per evitare duplicazioni, il sistema di verifica ha poi ripulito il data base originario associando una sola immagine per ogni untente, arrivando così a un "patrimonio fotografico" di circa 20 mila scatti. In ogni foto c'è un vero e proprio ritratto dei singoli orsetti lavatori, altra nome con cui si indica la specie, considerando che le caratteristiche dell'immagine per essere considerata dovevano essere quelle di uno scatto perfetto, ovvero con l'animale in primo piano o di profilo ma la cui testa intera fosse chiaramente visibile.

Cosa emerge dalla ricerca sugli "orsetti lavatori" di città

Un procione

Dalla ricerca è emerso che i procioni, abili ladri di risorse umane lasciate ad esempio nei bidoni della spazzatura, hanno da tempo scelto le città come loro aerale. E che sia New York, Toronto in Canada o altre piccole o medie realtà urbane del Nord America, alla specie è accaduto qualcosa di singolare.

Gli scienziati hanno infatti dimostrato che i procioni americani si sono modificati, sia fisicamente che a livello comportamentale. Per quanto riguarda la morfologia, gli esemplari hanno sempre di più il muso corto e questo particolare a livello scientifico descrive qualcosa di molto importante: un vero e proprio processo di "auto domesticazione". Il cambiamento della forma del muso è infatti una caratteristica della cosiddeta "Neural Crest Domestication Syndrome (NCDS)" ovvero la  "Sindrome della domesticazione delle creste neurali": una teoria scientifica che collega tratti fenotipici (come le macchie sul pelo, le orecchie flosce e le code arricciate) negli animali domestici a una selezione artificiale diretta verso un carattere meno aggressivo e più docile.

E dal punto di vista proprio del comportamento è esattamente così che oggi si mostrano i procioni che vivono nella parte settentrionale del continente americano: più socievoli, meno spaventati dalla presenza urbana, più propensi alla convivenza con l'uomo e capaci di interagire con l'ambiente antropizzato per raggiungere lo scopo di ottenere risorse e "vivere bene".

Questa ricerca è molto importante perché dimostra che l'intervento umano nel modificare le abitudini e anche la conformazione di un'altra specie è impattante anche se non diretto a questo scopo. Il cambiamento avvenuto nei procioni americani dimostra che il loro percorso evolutivo corrisponde a una sorta di "auto addomesticazione", appunto, dovuta alla prossimità con la nostra specie e indotta dall'ambiente su cui la pressione umana è talmente impattante da determinare effetti anche sugli altri esseri viventi a livello genetico.

Immagine
Illustrazione del concetto di confronto tra popolazioni urbane e rurali di procioni. La lunghezza del muso è misurata dalla punta più rostrale del naso (N) al dotto lacrimale (TD) dell’occhio. La lunghezza del cranio è misurata facendo la media della lunghezza della distanza tra la punta rostrale del naso (N) e la base dell’attacco del padiglione auricolare inferiore (LE) e superiore (UE), ottenendo una lunghezza del cranio incentrata sull’apertura del condotto uditivo. (Credit: immagine tratta dallo studio scientifico)

Chi è il procione americano: una storia di convivenza forzata con l'uomo

Il procione, detto anche orsetto lavatore, è un mammifero onnivoro della famiglia dei Procionidi, nativo del Nord America e presente anche in alcune zone d'Italia, dove viene regolato da un piano di Gestione pubblicato dal Ministero dell'Ambiente. Questo animale è originario però proprio dell’America centrale, degli USA e del sud del Canada, ma è stato introdotto in Europa a inizio Novecento, negli anni 20.

Il fatto che questa specie sia dotata di grande adattabilità è noto in realtà da tempo e la sua conformazione fisica lo aiuta a rendersi adatto a molti ambienti grazie alle zampe anteriori che usa come se fossero vere e proprie mani e come ha spiegato l'etologa Federica Pirrone a Kodami "è un abile arrampicatore e un animale molto adattabile e, per questo motivo, si è stabilito in diversi ambienti. Predilige boschi in prossimità dei corsi d’acqua, paludi con densa vegetazione, stagni e, nelle aree sub-tropicali, si trova nelle foreste di mangrovie. Si può avvistare anche in zone semi urbane e urbane, dove può raggiungere elevate densità, se le risorse alimentari lo permettono. Nelle zone urbane si può nutrire di scarti alimentari umani, spesso facilmente accessibili".

La capacità degli orsetti lavatori dunque di essere versatili rispetto all'ambiente che li circonda ricorda anche un'altra teoria molto importante in merito alla convivenza con l'uomo: il commensalismo, ovvero una forma di relazione biologica tra specie diverse in cui una specie (il commensale) trae un vantaggio, mentre l'altra (l'ospite) non ne riceve né un vantaggio né uno svantaggio.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views