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23 Giugno 2025
18:30

I 5 animali insoliti che puoi trovare in spiaggia: cosa fare se ne incontri uno

Le spiagge italiane ospitano una biodiversità insospettabile: tra sabbia e dune vivono animali insoliti e sempre più minacciati, come il fratino e alcuni insetti oggi rari. Osservarli sì, ma senza disturbarli.

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La spiaggia è un ecosistema naturale ricco di vita e ospita animali unici e, purtroppo, sempre più rari

Nell'immaginario comune, la spiaggia è un luogo di svago fatto di sabbia, ombrelloni, lettini e tuffi al mare. Eppure, prima ancora di essere un luogo di relax e divertimento o una meta turistica, una spiaggia è innanzitutto un vero e proprio ecosistema. Un ambiente naturale unico e ricco di biodiversità, proprio come un bosco, uno stagno o una prateria d'alta quota. Dalle dune alla vegetazione costiera, fino alla sabbia apparentemente "vuota", le nostre spiagge sono piene di vita, o meglio, dovrebbero esserlo.

Questo ambiente, infatti, è oggi sempre più minacciato dall'urbanizzazione costiera, dalla pulizia meccanica con mezzi pesanti, dall'inquinamento e dall'invasione umana estiva. Molte specie che da millenni vivono e si riproducono in questi luoghi stanno quindi sparendo. Tuttavia, con un po' di fortuna possiamo ancora incontrare animali che non ci aspetteremmo mai di vedere in spiaggia. Animali che non appartengono al nostro immaginario fatto di pesci, granchi e meduse, ma che vivono a tutti gli effetti su quella spiaggia, che per loro è spesso l'unica casa possibile.

5 animali insoliti che vivono sulle spiagge italiane

Anche lungo le coste italiane, tra una sdraio e una duna, vivono ancora un sacco di animali unici e per certi versi sorprendenti. L'ecosistema costiero non è abitato solo da animali marini, come pesci, crostacei e tartarughe, ma anche da tantissime altre specie più "terrestri". Alcune sono minuscole, altre mimetiche, altre ancora capaci di migrare per migliaia di chilometri. Ecco cinque specie "inaspettate" che potremmo incontrare sulle nostre spiagge.

Il fratino e il corriere piccolo

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Alcuni uccelli, come il fratino, vivono e depongono le uova in spiaggia

Non tutti gli uccelli vivono e si riproducono tra gli alberi. Il fratino e il corriere piccolo, per esempio, sono due piccoli limicoli lunghi una manciata di centimetri, diventati negli ultimi anni tra gli animali più iconici – e fragili – delle spiagge italiane. Questi due uccelli migratori, infatti, depongono le loro uova direttamente sulla sabbia, in minuscole fossette perfettamente mimetizzate. Anche per questo, sono purtroppo tra le specie più minacciate, soprattutto il fratino.

Le uova e i piccoli rischiano ogni giorno di essere calpestati o spazzati via dai mezzi per la pulizia meccanica, come purtroppo è successo recentemente su una spiaggia in Calabria. Il fratino, in particolare, negli ultimi anni ha subito un tracollo demografico spaventoso, arrivando ormai sull'orlo dell'estinzione. La specie fa sempre più fatica a riprodursi e se non impariamo a conoscerla e  proteggerla potrebbe presto scomparire completamente dalle coste italiane.

I serpenti

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I serpenti innocui come bisce o il biacco, vivono anche sulle spiagge. Da sempre

I recenti fatti di cronaca che hanno visto protagoniste le spiagge di Ibiza e un serpente chiamato colubro ferro di cavallo, sono la prova definitiva che non siamo più abituati a considerare le le coste come un ambiente naturale. Potrà forse sembrare strano a qualcuno, ma su tutte le spiagge italiane o quasi – soprattutto quelle che ancora conservano dune, vegetazione e boschi retrodunali – ci sono anche i serpenti. Ci sono sempre stati, sempre ci saranno e non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Biacchi e bisce – soprattutto se vicino ci sono zone umide, foci di fiumi o stagni retrodunali – vivono tra le dune e la vegetazione, ma ogni tanto si avventurano anche in spiaggia (e sanno anche nuotare). Non sono pericolosi per gli esseri umani, ma spesso la loro vista provoca panico. In realtà, se siamo mai stati in un spiaggia incontaminata ricca di vegetazione, quasi sicuramente abbiamo passeggiato o ci siamo sdraiati a pochi metri da un serpente. Non si fanno vedere spesso, ma sono lì da sempre. Se ne vediamo uno, non c'è nessuna invasione o pericolo.

La sfinge del convolvolo

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La sfinge del convolvolo vive anche in spiaggia, dove svolge l’importante ruolo di impollinatore per il giglio di mare

Può sembrare un colibrì, ma è una delle falene più belle che possiamo incontrare in spiaggia: la sfinge del convolvolo (Agrius convolvuli) è uno degli insetti più sorprendenti che puoi vedere volare tra le dune e gigli di mare, i fiori bianchi che crescono sulla sabbia. Con un’apertura alare che può superare i 10 cm, si muove con voli rapidi e precisi, succhiando il nettare con la sua lunga spiritromba, soprattutto di notte.

È una delle specie più "importanti" delle spiagge, poiché è la principale impollinatrice del giglio di mare (Pancratium maritimum), fiore simbolo e purtroppo sempre più minacciato delle coste italiane. È una specie migratrice, facile da "vedere", ma difficile da identificare per un occhio non esperto. Se durante una passeggiata o un bagno di notte al mare vedere "sfrecciare" qualcosa che vola al buio tra i gigli, quasi sicuramente è lei e significa che quella spiaggia è ancora abbastanza "selvaggia".

La cicindela delle spiagge

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Le cicindele sono coleotteri predatori che cacciano piccoli insetti tra la sabbia

Le cicindele sono piccoli e colorati coleotteri predatori, brillanti e velocissimi, che corrono sulla sabbia per cacciare altri piccoli insetti. Sono anche chiamati "coleotteri tigre" e spesso hanno un colore verde-viola metallizzato ma, purtroppo, sono anche sempre più rare e minacciate. In Italia ci sono diverse specie appartenenti al genere Cylindera, che tuttavia dipendendo dalla presenza di dune e vegetazione naturale che vengono sempre più spesso "spianate" ed "estirpate".

La maggior parte delle cicindele delle spiagge italiane sono quindi a rischio estinzione e sono sempre più difficili da vedere, come purtroppo tanti altri piccoli animali delle spiagge, come per esempio lo scarabeo stercorario delle spiagge (Ateuchetus semipunctatus). Gli insetti in spiaggia, quindi, non sono affatto sintomo di "degrado" o "sporcizia", anzi. Sono veri e proprio bioindicatori. Se ci sono, significa che quella spiaggia e l'ambiente circostante sono in salute e pieni di biodiversità.

Il formicaleone

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Le larve di formicaleone scavano piccoli crateri nella sabbia e si nascondo al centro in attesa che una preda cada nella loro trappola

Il suo nome evoca potenza, ma in realtà si tratta di un minuscolo insetto dalle abitudini davvero sorprendenti. I formicaleoni sono neurotteri appartenenti alla famiglia Myrmeleontidae. Da adulti ricordano vagamente una libellula, ma è quando sono larve che vivono in spiaggia mettendo in scena uno degli spettacoli più belli della natura, quando sia parla di predazione. In questa fase, si nascondono nella sabbia, scavando piccoli crateri e posizionandosi al centro.

Qui, aspettano con pazienza una piccola formica o un altro insetto che cade o scivola lungo le pareti sabbiose del cratere. Ed è in quel momento che scatta la trappola del formicaleone: la larva esce dalla sabbia e afferra la sua preda con le sue potenti ed "enormi" mascelle. È un predatore eccezionale del microcosmo sabbioso, che si muove silenzioso, invisibile, ma che contribuisce a mantenere in salute gli ecosistemi costieri.

Come comportarsi quando si trovano animali selvatici in spiaggia e al mare

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Le spiagge naturali sono ecosistemi sempre più minacciati. Trattiamoli con rispetto riducendo il nostro impatto e non disturbando gli animali che ci vivono

Come sempre, in caso di incontri con qualsiasi animale selvatico il principio da seguire è semplice: non disturbare. Anche se siamo tentati dalla curiosità, ricordiamoci che gli animali selvatici non sono lì per il nostro divertimento. Mai raccoglierli, mai spostarli, mai toccarli (a meno che non siano feriti o in pericolo) e soprattutto non fargli del male. Camminiamo lontano dalle dune e dalla vegetazione costiera, che ospita molte delle specie più delicate, e cerchiamo di evitare di calpestare i nidi mimetici degli uccelli come il fratino.

Non è sempre facile notarli, anzi, ma facciamo attenzione a dove piantiamo l'ombrellone o stendiamo il telo da mare e se vediamo dei piccoli uccelli muoversi nei nostri paraggi, quello potrebbe essere il segnale della presenza in zona di piccoli o uova. Se poi vediamo un nido, dei piccoli o un adulto che "ci affronta" simulando un'ala rotta (un comportamento tipico per allontanarci dai piccoli), spostiamoci immediatamente e segnaliamo la presenza alle autorità locali, alla guardia costiera o alle associazioni ambientaliste della zona.

Infine, ricordiamoci che ogni nostra azione in spiaggia – dalla semplice passeggiata, al bagno e persino alla raccolta dei rifiuti – ha sempre un impatto. Preferiamo quindi spiagge attente alla conservazione delle dune e della vegetazione, non usciamo da sentieri e passerelle pedonali e con un po' di attenzione e rispetto basta davvero poco per diventare ospiti più educati in un luogo che per molti altri esseri viventi è casa, rifugio e luogo di nascita.

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