UN PROGETTO DI
14 Luglio 2025
10:05

“Gli squali non resistono al richiamo del sangue” e altre fake news da sfatare

Gli squali esistono da oltre 400 milioni di anni, ma oggi molte specie sono in pericolo, soprattutto nel Mediterraneo. Inquinamento, pesca e la diffusione di fake news minacciano la loro sopravvivenza. Il progetto LIFE ELIFE promuove la loro tutela e una corretta informazione.

6 condivisioni
Immagine

"Gli squali sono tutti pericolosi e non resistono al richiamo del sangue". Si tratta di una delle fake news più diffuse su questi grandi predatori degli oceani. La realtà è che squali e razze sono in pericolo in tutti i mari a causa di inquinamento, distruzione dell’habitat e soprattutto della pesca. La nostra specie è molto più dannosa per gli squali di quanto loro non lo siano per noi, basti pensare che circa ogni anno vengono uccisi circa 100 milioni di squali.

Per proteggerli, ed evitare i conflitti, è nato il progetto LIFE Elife per la conservazione degli squali che coinvolge dieci partner in Italia, Grecia e Cipro: la Stazione Zoologica Anton Dohrn, coordinatore del progetto, l’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie (Lampedusa e Linosa) e quella di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Sardegna), Costa Edutainment, con particolare riferimento agli Acquari di Genova e Cattolica, il Consorzio Mediterraneo, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Legambiente, il Marine & Environmental Research (MER) Lab, e l’Università degli Studi di Padova.

Ecco le fake news più diffuse sugli squali raccolte e smentite dagli esperti:

  1. Gli squali sono tutti pericolosi! Gli squali potenzialmente pericolosi si contano sulle dita di una mano. Vi sono specie con denti spuntati che si nutrono solo di crostacei o altre specie – quelle di maggiori dimensioni – che addirittura sono quasi senza denti e si nutrono di plancton come le balene! Pur essendo considerati tra gli animali più pericolosi, in realtà è più facile rimanere vittime di una mucca o di un fulmine.
  2. Gli squali non resistono al richiamo del sangue ed entrare in acqua con una piccola ferita o con il ciclo può essere potenzialmente fatale. I sensi degli squali sono eccezionali, questo non significa siano fantascientifici per rilevare pochi millilitri di sangue nella vastità del mare. Basti pensare al film “Lo Squalo” e quanto hanno dovuto pasturare per attirarelo e cercare poi di pescarlo.
  3. Nel Mediterraneo non ci sono squali pericolosi. Il Mediterraneo ha, in realtà, una grande ricchezza di specie di squali, tra cui lo squalo bianco, lo squalo mako e la verdesca. Animali predatori che possono raggiungere grandi dimensioni, ma che non rappresentano una concreta minaccia per gli esseri umani, sia perché vivono quasi esclusivamente al largo, sia perché sono molto rari.
  4. Gli squali devono sempre nuotare per poter respirare e per questo motivo hanno sempre fame di nuove prede ed ecco perché attaccano anche gli esseri umani qualche volta. Non tutte le specie necessitano di nuoto continuo per respirare e comunque questo non crea fame perenne. Anzi, la digestione degli squali è in genere molto lenta e dopo che un animale si è saziato può restare per molto tempo senza mangiare.
  5.  Gli squali, attraverso i loro sensi, possono addirittura sentire i batti cardiaci delle loro prede che non hanno, quindi, alcuno scampo. Gli squali hanno effettivamente un sistema sensoriale speciale in grado di rilevare campi elettrici ed elettromagnetici (le ampolle del Lorenzini), che viene usato per orientarsi, nei rapporti intraspecifici (come l’accoppiamento) e nella predazione. In questo caso, è usato negli ultimi istanti di avvicinamento alla preda per andare a colpo sicuro, ma non nella sua individuazione a grande distanza.
  6. Gli squali, anche se non vogliono attaccare gli esseri umani, li mordono per capire cosa siano, in quanto questo è il loro modo per comprendere cosa incontrano sulla loro strada. Gli squali sono animali antichissimi (sono sulla Terra dal Devoniano, oltre 400 milioni di anni fa), ma non sono stupidi e non devono mordere per capire se quello che hanno davanti sia un pasto, o meno. Basti vedere i numerosi video su YouTube fatti con i droni, dove si vedono grandi squali bianchi in Australia, Sud Africa, o USA, sfiorare persone in acqua senza curarsene.
  7. Gli squali non si ammalano di tumori grazie alla loro cartilagine e al loro grande fegato pieno di olii particolari. Sfortunatamente per loro, anche gli squali possono ammalarsi di tumore.
  8. Assumere pillole di cartilagine di squalo fa bene al nostro sistema scheletrico. Prendere queste pillole è completamente ininfluente per migliorare il benessere del nostro organismo.
  9. Gli squali non sono mai stati presenti nel Mar Mediterraneo fino a qualche anno fa, ma i cambiamenti climatici favoriscono la loro entrata da Gibilterra e/o dal Canale di Suez. Gli squali sono da sempre presenti nel Mediterraneo: questo è confermato dalla presenza di fossili e anche da documenti che mostrano come squali ed esseri umani venissero in contatto già nell’età del bronzo. Anzi, il Mediterraneo è un mare con una ricca varietà di specie di squali, sia piccolissimi come il sagrì nero (poche decine di cm), che enormi come lo squalo elefante (che può superare i 7 m), il secondo pesce più grande al mondo.
  10. Verdesche, gattucci e palombi non sono squali. Al contrario, sono squali a tutti gli effetti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views