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3 Giugno 2025
11:02

Gli animalisti sul caso del Pitbull che ha aggredito una bimba di 2 anni: “Serve una legge per prevenire”

Una bimba di 2 anni è stata gravemente ferita dal Pitbull degli zii ad Agliana. L'aggressione è avvenuta a casa della nonna da parte del cane degli zii. Al momento la piccola è ricoverata al Meyer mentre il cane è stato preso dall'Asl per accertamenti insieme agli altri due cani di famiglia, un Pitbull e un Setter. Le associazioni di tutela animale sono intervenute sottolineando l'importanza della corretta gestione dei cani per l'incolumità di tutti.

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Una bimba di appena due anni è stata ferita in maniera grave dal Pitbull degli zii. L'episodio è avvenuto il 30 maggio ad Agliana, provincia di Pistoia, nell'abitazione della nonna, la quale è intervenuta immediatamente per liberare la piccola, riportando anche lei diverse ferite ma di entità più lieve.

La bambina è stata portata in elisoccorso all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze e attualmente si trova ancora in prognosi riservata. Al momento non è ancora possibile sapere con certezza cosa è successo nell'appartamento dove si trovavano altri due cani sempre degli zii, un altro Pitbull e un Setter, che però non avrebbero partecipato all'aggressione.

Al momento comunque tutti i cani sono stati affidati alle cure della Asl per gli accertamenti del caso, mentre gli inquirenti cercano di determinare la dinamica dei fatti. La bimba e il cane infatti si conoscevano e tra loro, secondo quanto si apprende, non ci sarebbe stato alcun precedente violento.

Cosa sappiamo dell'aggressione di Agnana

La bimba è stata morsa alla pancia e alle gambe mentre era a casa dalla nonna, un appartamenti al piano terra di via Panaro. Qui, nell'atrio appena fuori dalla porta, il cane avrebbe morso la bimba senza ragione apparente.

Dalle prime ricostruzioni emerge che gli zii vivessero in casa della nonna insieme ai loro figli e ai cani, ma al momento dell'aggressione non sarebbero stati presenti. A intervenire chiamando i soccorsi sono stati i vicini che hanno contattato immediatamente il 118 permettendo il trasporto della bimba al Meyer, dove è stata operata d'urgenza.

L'Oipa: "Cani e persone vittime innocenti dell'ignoranza umana"

L'Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha espresso un profondo rammarico per quanto accaduto ad Agliana. Un episodio che vede ancora una volta protagonista un cane considerato appartenente a una razza considerata "impegnativa" per forza e gestione.

"È fondamentale comprendere che ogni cane, indipendentemente dalla ‘razza', può manifestare comportamenti aggressivi se non adeguatamente gestito e socializzato – afferma Massimo Comparotto, presidente Oipa Italia – I cani esprimono il loro stato emotivo attraverso il linguaggio del corpo, e solitamente episodi come questi sono preceduti da segnali preventivi. Ignorare o non riconoscere segnali di stress o disagio può sfociare in tragedie.

Dopo l’approvazione all’unanimità da parte della Commissione Sanità di Regione Lombardia della proposta di legge al Parlamento sulla save list di cani appartenenti a determinate razze o semi razze, l'Oipa auspica che "il legislatore intervenga con una legge equa di facile e concreta applicazione che tuteli l’incolumità pubblica e il benessere degli animali, troppo spesso vittime innocenti dell’ignoranza umana".

Animalisti italiani: "Sequestro subito in attesa di accertare i fatti"

Anche l'Associazione Animalisti Italiani, presieduta da Walter Caporale ha sottolineato l'importanza nella gestione dei cani più impegnativi: "Quanto accaduto è sintomo di un malessere più ampio e di un problema nel Paese: l'adozione irresponsabile di animali, spesso di razze considerate ‘da difesa' o ‘da attacco', senza un'adeguata preparazione, consapevolezza o controllo. Chiediamo alle autorità competenti di disporre il sequestro dei tre animali per accertare le dinamiche dei fatti e le condizioni in cui venivano detenuti".

Perché i cani possono attaccare anche persone che conoscono

Anche se il cane e la bambina si erano già incontrati, non vivevano insieme e non è detto che i cani la riconoscessero come un componente della famiglia. Inoltre, la piccola non viveva in casa della nonna, al contrario dei cani che probabilmente percepivano l'appartamento come loro. Una dinamica che prescinde dalla razza e riguarda invece l'educazione e il carattere del singolo individuo.

Al momento la dinamica non è ancora chiara, tuttavia l'istruttore cinofilo Luca Spennacchio aveva spiegato che "un ospite che ha incontrato i cani qualche volta in presenza della loro persona di riferimento non viene percepito come un membro della famiglia e quindi non dovrebbe entrare da solo nella proprietà su cui vigilano, soprattutto se sono più di uno". Anche la dinamica del gruppo può contribuire a fare aumentare la tensione al momento dell'ingresso nell'abitazione, anche se l'altro Pitbull e il Setter non hanno partecipato: "È molto complesso in presenza di più individui, perché magari si è effettivamente sviluppato un rapporto con uno o due, ma gli altri non hanno nessuna intenzione di consentire il passaggio, e il gruppo sostiene la protezione".

Le persone di riferimento del Pitbull sono sotto choc per l'aggressione, così come la nonna, la quale verrà ascoltata a breve dalla polizia giudiziaria. Nel frattempo, anche le associazioni di tutela animale sono intervenute, sottolineando l'importanza della corretta gestione dei cani per l'incolumità di tutti.

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