;Resize,width=638;)
Un gatto crivellato di colpi è stato recuperato agonizzante a Trapani. L'animale è stato visto dai volontari locali mentre si trovava in evidente difficoltà, ma è solo una volta giunti dal veterinario che è emersa la verità: era stato colpito da diversi proiettili. Le condizioni del micio erano troppo gravi e poco dopo è morto.
Cosa è successo al gatto crivellato di colpi a Trapani
Nuovo grave atto di crudeltà nei confronti degli animali. Questa volta è successo a Trapani, dove un gatto randagio è stato ucciso in maniera brutale: recuperato agonizzante dai volontari dell'Oipa a seguito di una segnalazione, il povero animale inizialmente sembrava presentare difficoltà respiratorie.
Dopo averlo trasportato d’urgenza presso una clinica veterinaria convenzionata con il comune di Trapani, i volontari hanno riscontrato qualcosa di agghiacciante: il gatto era stato colpito qualche da alcuni proiettili che gli avevano perforato la guancia e il torace, causando delle lesioni che hanno causato purtroppo il decesso. Secondo le prime ricostruzioni probabilmente l'aggressione si era verificata qualche giorno prima.
Il delegato dell’Oipa di Trapani, Baldo Ferlito, con il supporto dell’ufficio legale dell'associazione ha presentato denuncia contro ignoti per uccisione di animali, ma le probabilità di trovare l'autore del gesto appaiono remote.
La denuncia dell'Oipa: "
"Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo di fronte a un gesto di efferata crudeltà nei confronti di chi non può difendersi", ha dichiarato l'avvocata Claudia Taccani, responsabile ufficio legale Oipa Italia.
Il rischio, davanti a episodi del genere è che la violenza sugli animali si trasformi in violenza contro le persone in un'escalation destinata a colpire ogni componente della comunità, come sottolineano dall'associazione: "Una persona capace di scagliarsi con tanta ferocia contro un animale indifeso, è un pericolo per l’intera società. Quella che oggi è un’aggressione contro un cane o un gatto, domani può trasformarsi in una violenza altrettanto cruenta nei confronti di una persona. L’escalation è dietro l’angolo".
La proposta di legge per inasprire le pene per chi maltratta gli animali recentemente è stata approvata anche al Senato, diventando definitiva. Secondo il testo, chi uccide un animale rischia il carcere da 6 mesi fino a 4 anni e una multa fino a 60.000 euro. "Dal 1 luglio sarà in vigore la riforma dei reati contro gli animali, che prevede pene più severe, ma serve la collaborazione di tutti e una cultura rispettosa per qualsiasi forma di vita, affinché questi atti inumani non si verifichino più", conclude Taccani.