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31 Maggio 2025
11:04

Dopo 17 anni di attesa, le cicale periodiche tornano a invadere gli Stati Uniti Orientali

Dopo 17 anni, miliardi di cicale periodiche stanno uscendo dal terreno per invadere gli Stati Uniti orientali. Una volta completata la metamorfosi, gli adulti si accoppieranno, deporranno le uova e poi moriranno tutti. Da queste parti, le rivedranno solo nel 2041.

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Le cicale del genere Magicicada hanno un ciclo vitale che dura 13 o 17 anni a seconda della specie

L'invasione delle cicale è tornata. Dopo 17 anni trascorsi sotto terra, il Brood XIV, una delle più grandi "covate" di cicale periodiche del continente, torna a invadere l'Est degli Stati Uniti dopo quasi due decenni di silenzio. Georgia, sud dell'Ohio, Kentucky, Cape Cod nel Massachusetts e Long Island, a pochi passi da New York: in questi luoghi, miliardi di insetti si stanno facendo strada dalla terra verso la superficie, in un'esplosione di vita tanto effimera, quanto affascinante.

Nel giro di poco tempo, tutte le cicale, dopo essersi accoppiate e aver deposto le uova, moriranno, sparendo per altri 17 anni. Le cicale appartenenti al genere Magicicada, diffuse nel Nord America, hanno un ciclo vitale che, a seconda delle specie, segue un ciclo vitale di 13 o 17 anni. Le le ninfe – così si chiamano gli stadi giovanili – vivono sotto terra tutto questo tempo, nutrendosi della linfa delle radici. Poi, in un giorno qualunque in primavera, spesso dopo la pioggia, qualcosa in loro scatta e si svegliano tutti insieme.

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Una volta emerse dal terreno, le ninfe si arrampicano su superfici verticali per completare la metamorfosi e diventare adulte

Una volta uscite dal terreno, si aggrappano a qualsiasi superficie verticale per compiere la loro ultima muta. Alberi, piante, pali, case, esseri umani, in pochi istanti si liberano dell'esoscheletro ninfale e si trasformano in adulti dal corpo morbido, giallo pallido, con occhi rossi e ali trasparenti. È un momento delicato, ma anche la prova che la metamorfosi è compiuta. Una volta asciugate e indurite, le cicale volano poi verso le chiome degli alberi. Ed è lì che inizia il vero spettacolo: i maschi cominciano a "cantare" per attirare le femmine.

Un ronzio acuto e penetrante, che può superare i 100 decibel, si diffonde nell'aria fino a diventare un tappeto sonoro continuo, vibrante e assordante. Cantano tutti insieme, cercando di superare in potenza i propri rivali, in una corsa contro il tempo per accoppiarsi prima che tutto finisca. Per gli animali selvatici – uccelli, rettili, piccoli mammiferi – queste cicale rappresentano un banchetto irripetibile. Non sono tossiche e abbondano in quantità tale da saziare interi ecosistemi.

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Una volta accoppiati e deposto le uova, tutti gli adulti muoiono. Ricompariranno tra altri 17 anni

Dopo l'accoppiamento, le femmine che sono riuscite a sopravvivere, depongono le uova sui rami degli alberi e poi muoiono. Quando le uova si schiudono, le nuove ninfe si lasciano cadere al suolo, si interrano e il ciclo ricomincia. Da queste parti, le rivedranno solo nel 2041. Non c'è nulla di casuale in tutto questo. L'intervallo di 17 anni – numero primo – è una strategia evolutiva raffinata: riduce al minimo la possibilità che i predatori si sincronizzino con la loro comparsa e garantisce che le cicale possano sopravvivere semplicemente grazie ai numeri.

Le cicale periodiche sono il suono della primavera americana. Ogni regione o stato ha la propria specie e la propria "covata", che studiosi e appassionati seguono e registrano ormai da secoli. Questi insetti sono parte integrante non solo degli ecosistemi e dei paesaggi americani, ma anche delle cultura e della tradizione made in USA. Vederle e sentirle è come assistere a un rito millenario. Uno spettacolo atteso per anni, esplosivo, caotico, ma incredibilmente fugace. Anche questo è il bello della natura e della biodiversità.

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