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26 Settembre 2025
9:27

Cos’è il grooming nei gatti: come e perché i mici si prendono così tanta cura dell’igiene personale

Il grooming è una pratica essenziale per i gatti: mantiene pulito il mantello, regola la temperatura, e autoconsola. Se però viene praticato con eccessiva intensità, oppure per nulla, può essere il primo segnale di stress e problemi di salute.

A cura di Sonia Campa
Consulente esperta nella relazione uomo-gatto
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I gatti sono animali estremamente puliti e questo è uno degli elementi che ha decretato il loro successo e la loro diffusione come animali familiari. La toelettatura o self-grooming o grooming, è un'attività di auto-toelettatura che li impegna per una larga fetta del loro tempo e porta con sé significati di benessere fisico, sociale e comportamentale. In casi estremi, tuttavia, può diventare un campanello d'allarme e sottendere a situazioni di stress psico-fisico del gatto.

Perché il gatto fa "self-grooming": i motivi della pulizia del pelo

Il gatto dedica molto tempo al self-grooming, un comportamento naturale che ha diverse funzioni fondamentali. Si tratta di un processo di auto-toelettatura attraverso cui il gatto si lecca per una serie di motivi sia legati all'igiene, come la pulizia del mantello, sia comportamentali, come l'autoconsolazione nei momenti di stress.

La cura del mantello

Il grooming è un comportamento che riveste numerosi significati nel panorama etologico del gatto. Una delle principali è la cura del mantello, ovvero la rimozione di sporcizia, pelo morto e squame di pelle. In questi termini si tratta è un'attività prevalentemente solitaria, di solito espletata in prossimità di un riposo o di un pasto.

La sua esecuzione chiama in causa un organo altamente specializzato e piuttosto unico nel suo genere, la lingua, che contiene dei piccoli e duri uncini rivolti verso la gola, chiamati papille. Usati anche per staccare la carne dalle ossa, per leccare il cibo e spingerlo nella gola, per raccogliere l'acqua durante il sorso, le papille agiscono sul mantello come i denti di una spazzola. Il micio direziona la lingua in ogni zona del corpo raggiungibile, grazie alla flessibilità della spina dorsale e sfrega le zampe anteriori contro il muso per pulire la testa e le orecchie. Oltre alla lingua, il gatto può usare anche gli incisivi quando si tratti di rimuovere detriti impigliati tra i peli.

La termoregolazione

Un'altra funzione importante è quella della termoregolazione, sia in estate che in inverno. Durante i periodi più caldi, l'evaporazione della saliva depositata sul mantello raffredda il corpo del gatto il quale, leccandosi, si è garantito l'assunzione della vitamina D che il sole sintetizza proprio sul pelo. D'inverno, invece, il massaggio provocato dalla routine di pulizia stimola la produzione di un sebo idrorepellente a protezione della cute, una caratteristica molto ben riconoscibile soprattutto sui mantelli dei gatti che vivono in ambienti nevosi e con cali di temperatura importanti.

Diffondere il proprio odore

La toelettatura ha anche un'altra importante funzione per il gatto, che è quella di distribuire il proprio odore in maniera uniforme su tutto il corpo e di poterlo poi condividere col mondo esterno strofinandosi su persone, oggetti e altri animali. Diffondere il proprio odore su se stesso e nell'ambiente in cui vive gli permette di creare un contesto che rimandi frequentemente la propria presenza attiva, percepito come rassicurante, come proprio, in cui è persistente la sensazione di avere tutto sotto controllo, di muoversi in uno spazio noto e di interagire con individui con cui esiste una certa familiarità.

Analogamente, il gatto pratica il grooming per rinforzare il proprio odore dopo essere stato accarezzato (a volte producendo lo sdegno dei proprietari!) o dopo aver allattato i suoi piccoli. Anche posare una zampa su una superficie adesiva provoca una immediata pulizia perché mantenere i piedi in buone condizioni è essenziale per un movimento veloce e per l'arrampicata, oltre che per rimarcare il proprio odore attraverso i passi.

Per rilassarsi

Un'altra funziona del grooming è quella del rilassamento muscolare, non meno di quanto a noi potrebbe garantirlo un massaggio sulle gambe o ai muscoli della schiena. Il leccamento produce una sensazione di benessere a livello ormonale, per cui non stupisce che questa routine venga eseguita spesso prima di addormentarsi o, comunque, in un clima tranquillo e che sia una delle attività che il gatto sospende quando non sta bene o si sente minacciato.

Il grooming è un campanello d'allarme? Quando preoccuparsi se il gatto si lecca troppo

Proprio perché così intimamente legato alla sfera del benessere, il grooming praticato in maniera eccessiva, assente oppure fuori contesto, può diventare il segnale di un malessere generale del gatto. Quando il leccamento produce zone glabre sul mantello o il gatto lo strappa vistosamente il pelo al di fuori di una comune routine di pulizia, allora potremmo essere davanti ad una condizione di stress di cui la toelettatura eccessiva è uno dei possibili sintomi.

Allo stesso modo, l'interruzione improvvisa del grooming è un sintomo da investigare: in molti gatti anziani, ad esempio, segnala la presenza di dolore a livello articolare o un principio di demenza ma potrebbe anche essere un indicatore del fatto che il gatto fatica a rilassarsi nel proprio ambiente. In questi casi è sempre bene chiedere aiuto a dei professionisti per comprendere l'origine del disturbo ed evitare che la situazione cronicizzi, allontanando la soluzione.

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