
Lo diciamo anche tra noi umani, come immagine simbolica: "Hai la coda tra le gambe". E sappiamo tutti cosa significa: rappresentare uno stato di paura dovuto a una situazione di disagio, stress o ansia. È così che i cani esprimono questi stati d'animo quando mettono la coda tra le zampe, lì dove la comunicazione di Fido passa attraverso messaggi che vengono veicolati con la postura principalmente e con un linguaggio del corpo di cui la coda è strumento molto importante.
Perché il cane ha la coda tra le gambe?
Capire perché un cane mette la coda tra le gambe significa andare a comprendere qual è il suo stato emotivo nel momento in cui esprime questo comportamento. E' fondamentale per farlo conoscere il carattere di quell'individuo e il contesto in cui lo sta mettendo in atto per valutare con attenzione ciò che sta accadendo.
La posizione della coda tra le zampe è la manifestazione di un disagio che il cane sta provando che può tradursi anche in vera e propria paura, stress o ansia. Si tratta comunque di un atteggiamento che vuole comunicare l'intenzione di non arrivare a uno scontro che il cane può mettere in atto tanto nei confronti di una persona quanto di un altro cane. Per chi si chiede se si tratti o meno di un segno di sottomissione la risposta è sì ma nell'ambito dell'etologia canina, ovvero inteso come appunto una postura che indica all'altro individuo quanto ci si sente in difficoltà in quella situazione: si tratta di un messaggio che vuole essere non d'attacco ma di difesa di fronte a quella che viene percepita come una minaccia.
Come ha scritto l'istruttore cinofilo David Morettini su Kodami è importante sapere anche che "la funzione di mettere la coda tra le gambe sarà anche quella di proteggere la zona posteriore dall’ispezione olfattiva che l’ interlocutore cercherà di fare, all’interno del consueto rituale di presentazione che tutti i cani fanno".
Come tranquillizzare il cane con la coda tra le zampe
Prima di intervenire è sempre importantissimo valutare la situazione, soprattutto se si ha di fronte l'interazione tra due cani o più. Gli esseri umani sono catalizzatori dell'attenzione dei quattro zampe e spesso proprio il nostro metterci in mezzo peggiora le cose. Un cane impaurito, in generale, ha bisogno principalmente di uscire dal contesto in cui si trova e avere una via di fuga. Sta a noi aver costruito già con il nostro cane un rapporto di fiducia tale da sapere quando è il momento giusto di richiamarlo o di fare in modo che, sempre nel caso in cui la paura sia dovuta all'incontro con un conspecifico, riuscire ad inserirsi per evitare il peggio.
Se un cane in tutte le sue interazioni o in altre dinamiche della normale routine manifesta sempre un tale atteggiamento, bisogna andare a scavare e capire cosa non va perché chiaramente a quel punto è un individuo che non è appagato e le cui motivazioni sono in qualche modo frustrate.
In ogni caso, come spesso ribadiamo, osservate bene tutto il corpo del cane. Se non vi è una tensione generale che si manifesta in una rigidità diffusa e con le orecchie basse, potrebbe trattarsi solo di un timore passeggero. Qualora invece questi aspetti si presentino sempre allo stesso modo e con la stessa espressione di paura globale, bisogna indagare a fondo nel chiaro disagio che l'animale prova.
Usate in ogni caso sempre un tono rassicurante, non lo sgridate e, anzi, sostenetelo nelle situazioni di difficoltà. Ma consultate un educatore cinofilo, è importantissimo: rischiate altrimenti di avere o un cane sempre impaurito o un soggetto che dipende solo da voi in ogni interazione e contesto. Sviluppare l'autonomia e l'auto efficacia è fondamentale come lo è rispettare i suoi tempi e i suoi spazi. Agite dunque con calma e, identificate le cause, se potete semplicemente evitate di mettere il vostro amico in situazioni che gli creano problemi.