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Disidratato e molto abbattuto. Sono le condizioni in cui gli esperti del Centro animali non convenzionali di Grugliasco hanno recuperato un pitone reale che era stato segnalato da un cittadino a Torino nella zona del Lungo Po, a poca distanza dal fiume.
Proprio le condizioni in cui l'animale è stato ritrovato fanno pensare a una fuga dalla teca di un privato o a un abbandono, considerando che ad ora nessuno ancora si è fatto avanti. Questa tipologia di serpenti, non pericolosi per gli uomini, sono infatti tra i più diffusi da parte di chi ha dei rettilari in casa. Ci sono però, ovviamente, delle regole precise da seguire per poter detenere questi individui e non è la prima volta che avvengono dei ritrovamenti, non solo in Italia ma anche in altri paesi europei, che non permettono però poi di risalire a chi li deteneva.
Il pitone reale è particolarmente diffuso in un'area che va dal Sudan all'Uganda (per quanto riguarda la zona centrale del continente) e dal Senegal, al Tongo, Benin e Ghana (per quanto riguarda l'Occidente). La specie, Python regius, vive in una regione in cui il clima è fondamentale alla sua sopravvivenza e proprio il clima nel posto in cui è stato ritrovato ha portato l'esemplare trovato a soffrire di disidratazione principalmente.
L'ultimo caso di cui abbiamo scritto è avvenuto a Bergamo e abbiamo sottolineato che il fenomeno di abbandonare animali d'estate, purtroppo, non si limita solo ai cani e ai gatti.