UN PROGETTO DI
11 Giugno 2025
11:48

Corsa contro il tempo per salvare un’orca spiaggiata in Islanda: “I cittadini stanno facendo di tutto per salvarla”

La sera del 10 giugno un'orca si è spiaggiata sulla costa della capitale nella piccola baia di Gorvík. I cittadini durante la notte si sono adoperati per tenere umido l'animale in attesa dell'aumento della marea, come ha spiegato Roberto Luigi Pagani creator della pagina "Un italiano in Islanda".

2 condivisioni
Immagine

Un'orca si è spiaggiata in Islanda nella piccola baia di Gorvík, sud della capitale islandese Reykjavík. A dare la notizia è stata data da Roberto Luigi Pagani, ricercatore e divulgatore meglio conosciuto come creator della pagina "Un italiano in Islanda".

I cittadini stanno facendo di tutto in queste ore per tenerla idratata e attendere la marea per riportarla in acqua, ma è una corsa contro il tempo, come spiega Pagani a Fanpage: "Hanno provato a tenerla idratata durante la bassa marea".

Lo spiaggiamento dell'orca in Islanda e l'impegno dei cittadini

Nella serata del 10 giugno un'orca (Orcinus orca) si è spiaggiata  sulla costa di Reykjavík, nella piccola baia di Gorvík, all'altezza del quartiere di Grafarvogur. Come spiega Pagani "Non si è riusciti a riportarla in mare. Poco dopo la marea ha cominciato a ritirarsi, ma durante la notte alcune persone sono rimaste sulla spiaggia per tenere l’animale umido".

Le operazioni per rimetterla in acqua sono iniziate verso dell'11 giugno e quando la marea è risalita l'animale ha cominciato a nuotare, "ma si trova ancora nella baia e non ha ripreso il largo", si legge. Guðmundur Guðjónsson, capo squadra dei vigili del fuoco dell’area metropolitana, ha dichiarato che l’animale è spossato e forse ferito.

Come spiega Pagani, i vigili del fuoco sono stati richiamati e la situazione è ora in fase di rivalutazione con il supporto di un team d’intervento per salvare l'animale. "Storicamente i cetacei sono stati una fonte di sostentamento per la popolazione locale, non per la caccia, ma proprio per gli spiaggiamenti che per secoli hanno fatto la differenza tra la vita e la morte delle comunità. Per questo esistono leggi medievali sui diritti di spiaggiamento molto dettagliate, l'animalismo invece è un fenomeno recente".

Pagani spiega che questi episodi non rari ma neanche all'ordine del giorno: "Ogni anno qualche caso c’è. È perfettamente normale, ma non è una cosa che capita una volta alla settimana".

Perché le orche si spiaggiano

L'orca è un mammifero marino dell'ordine dei cetacei, appartenente alla famiglia dei delfinidi, è quindi più vicina ai delfini che alle balene. Ma la sua caratteristica principale, oltre ai colori, è che si tratta di un superpredatore che si nutre di grandi pesci, capace di spaventare persino i temuti squali bianchi.

Un caso come quello della baia di Gorvík quindi può stupire, ma non è così infrequente nel caso di individui spossati e disorientati, come sembra essere anche l'esemplare spiaggiato. Si tratta addirittura del mammifero più ampiamente distribuito sul pianeta dopo l'essere umano, come ha rivelato uno studio pubblicato nel 2018 sull'International Journal of Avian & Wildlife Biology. Proprio questa diffusione globale ha favorito lo sviluppo di competenze specifiche relative alla caccia all'interno dei singoli gruppi familiari, chiamati pod.

In base alla zona di riferimento, infatti, le orche si adattano a cacciare diverse specie che vanno dai pesci ai pinguini fino ai cetacei, e questo favorisce tecniche talvolta rischiose, tra queste c'è anche una sorta di spiaggiamento osservato in diversi pod. Solo l'eventuale autopsia però potrà chiarire le dinamiche di quanto accaduto in Islanda.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views