UN PROGETTO DI
27 Ottobre 2025
16:34

Come un canale YouTube che trasmette serpenti in diretta sta cambiando la percezione del pubblico verso questi rettili

Le dirette streaming del progetto RattleCam stanno cambiando il modo in cui il pubblico percepisce i serpenti a sonagli: da animali temuti e da uccidere, a creature da osservare, conoscere e rispettare.

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Una femmina chiamata Thea e i suoi piccoli appena nati. Foto di Cal Poly

I serpenti non sono di certo tra gli animali più amati, anzi. Spesso vittime di pregiudizi, leggende e tanta disinformazione, misti a un più che comprensibile timore nei confronti delle specie velenose, questi rettili sono probabilmente gli animali più temuti e al tempo stesso incompresi del pianeta e si sono guadagnati spesso ingiustamente la brutta fama di esseri pericolosi e "cattivi", quasi da combattere ed eliminare a ogni costo.

Eppure, basta conoscerli meglio e osservare un po' più da vicino le loro vite per far cambiare idea anche a chi è letteralmente terrorizzato da questi animali. Lo dimostra un interessante esperimento chiamato Project RattleCam, un progetto di ricerca e divulgazione scientifica che trasmette in diretta streaming su YouTube la vita dei serpenti a sonagli nel loro ambiente naturale. E molti di quelli che si sono imbattuti in una di queste live "rettiliane" hanno confessato di aver cambiato idea sui serpenti.

Il progetto che ha aperto una finestra sul mondo segreto dei serpenti

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Uno screenshot con la diretta le chat live in cui ricercatori e spettatori commentano e interagiscono in diretta. Immagine da Bachhuber et al., 2025

Il Project RattleCam nasce nel 2021 da un'iniziativa della biologa Emily Taylor, docente alla California Polytechnic State University (Cal Poly), in collaborazione con l'équipe del Dickinson College in Pennsylvania. L'idea è tanto semplice quanto rivoluzionaria: installare videocamere in luoghi remoti dove i serpenti a sonagli si riuniscono, come tane e rifugi comuni, siti riproduttivi e altri punti di aggregazione, trasmettendo tutto in diretta streaming.

La prima telecamera è stata installata in California, dove vive una piccola colonia di serpenti a sonagli occidentali (Crotalus oreganus). Nel 2024 ne è seguita una seconda in Colorado, dove invece è stato possibile osservare il comportamento del crotalo del Pacifico (Crotalus viridis) all'interno di un'enorme tana collettiva. Una terza postazione, dedicata a Crotalus horridus, verrà attivata invece nella primavera del 2026 in Pennsylvania.

Queste dirette, accessibili a tutti gratuitamente su YouTube, hanno permesso per la prima volta al grande pubblico di osservare da vicino (e in sicurezza) la vita segreta di questi serpenti, mostrando comportamenti e abitudini che solitamente rimangono nascoste: la nascita dei piccoli, le cure materne, le interazioni tra i vari individui nella stessa tana oppure il momento delicato della muta. Momenti che hanno permesso a chi guardava di empatizzare con i serpenti e cambiare percezione verso questi animali.

Milioni di spettatori, un nuovo sguardo sui serpenti

A oggi il canale YouTube di Project RattleCam conta 21.500 iscritti, oltre 4,4 milioni di visualizzazioni e più di 350.000 ore di contenuti guardati. Solo l'installazione della seconda telecamera in Colorado, nel 2024, ha generato 83 articoli tra stampa e altri media e quasi 14.000 nuovi iscritti in pochi mesi. Ma il risultato più importante non è numerico, ma appunto culturale, e riguarda come gli spettatori hanno cambiato idea nei confronti di questi rettili.

Secondo infatti uno studio pubblicato nel giugno 2025 sulla rivista Frontiers in Amphibian and Reptile Science, queste dirette hanno modificato profondamente il modo in cui le persone percepiscono i serpenti a sonagli. Nel corso delle diverse live, il team di Taylor ha infatti raccolto centinaia di commenti e testimonianze spontanee. Molti spettatori, raccontano i ricercatori, hanno dichiarato di essere passati da "uno stato di paura a uno di rispetto, persino di affetto".

Una persona ha scritto per esempio "Ero terrorizzata persino dai vermi, ma non avevo mai immaginato quanto queste madri fossero attente ai loro piccoli. È incredibile". Un'altra ha invece confessato: "Pensavo fosse giusto uccidere questi serpenti. Ora mi vergogno solo di averlo pensato. Non ne ho mai ferito uno, per fortuna". Per molti spettatori, quindi, quelle immagini in diretta prive di filtri, musiche drammatiche o narrazioni sensazionalistiche hanno ribaltato anni di terrore e cattiva reputazione.

Dalla paura all'empatia: quando la conoscenza capovolge le emozioni

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Una delle camere che trasmettono in diretta streaming. Foto di Cal Poly

Come ha spiegato la stessa Emily Taylor, il successo del progetto risiede proprio nella sua autenticità. "I serpenti a sonagli sono spesso rappresentati nei media come creature minacciose, simboli di pericolo", ha spiegato in un comunicato. "Mostrando la loro vita reale, le cure materne o i comportamenti sociali, il pubblico riscopre la loro importanza ecologica e impara ad avvicinarsi con empatia".

I serpenti, infatti, sono animali molto preziosi per gli ecosistemi, dove spesso ricoprono il ruolo di "controllori" sulle popolazioni di roditori e altri piccoli animali, mantenendo sotto controllo queste specie e condizionando quindi le dinamiche, la produttività e la salute stessa degli ambienti in cui vivono, inclusi quelli che tornano direttamente utili anche a noi, come campagne e campi coltivati. Tuttavia, questo ruolo fondamentale passa spesso inosservato, offuscato da un immaginario collettivo dominato dalla paura.

E il progetto, attivo da aprile a ottobre, ha avuto un tale successo che nel tempo è diventato una vera e propria piattaforma educativa. Molte scuole statunitensi lo hanno utilizzato durante le lezioni di scienze con gli studenti di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, trasformando ogni diretta in una finestra didattica sulla vita dei serpenti, sul comportamento animale e, più in generale, sul valore e sull'importanza della biodiversità.

Un piccola rivoluzione silenziosa in diretta streaming

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Il progetto dimostra che è possibile ribaltare la narrazione e la reputazione che ruota intorno ai serpenti, spesso incompresi e ingiustamente perseguitati

Il lavoro di Emily Taylor non si ferma però alle sole dirette. Da anni la biologa guida campagne educative per mettere fine alle battute di caccia ai serpenti ancora diffuse in alcune zone rurali degli Stati Uniti. Allo stesso tempo promuove l'uso di servizi specializzati per la cattura e il trasferimento dei rettili, invitando le persone a non ucciderli, ma a rivolgersi a esperti in caso di incontri troppo ravvicinati in casa o in giardino.

Con il Project RattleCam, Taylor e il suo team hanno quindi mostrato come la tecnologia possa diventare un alleato prezioso della conservazione e uno strumento capace non solo di studiare e documentare il comportamento animale, ma anche di cambiare il modo in cui il pubblico percepisce gli animali più incompresi. Le telecamere del progetto continuano intanto a trasmettere la vita quotidiana dei serpenti a sonagli, tra bagni di sole, movimenti lenti e cure materne.

E mentre migliaia di persone osservano in diretta, commentano e si emozionano, avviene dentro di loro un piccolo grande cambiamento e la paura lascia spazio alla curiosità, la diffidenza si trasforma in rispetto. È una rivoluzione silenziosa, nata osservando più da vicino un mondo che fino a oggi era rimasto invisibile. Del resto, il confine tra paura e rispetto consapevole passa sempre e inevitabilmente dalla conoscenza.

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