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I cani non sono tutti uguali e a cambiare non è solo la taglia, il colore del mantello o la forma delle orecchie, ma anche un dettaglio che spesso sottovalutiamo, la forma della testa. E secondo uno studio recentemente pubblicato su Animals e condotto dagli etologi dell'Università Eötvös Loránd (ELTE) di Budapest, il muso più o meno corto non influenza solo l'aspetto (e purtroppo la salute) dei nostri amici a quattro zampe, ma può avere un legame diretto con alcuni tratti del loro comportamento e della loro personalità.
I cani dal muso corto: popolari, fragili, ma sempre più amati
Bouledogue Francesi, Carlini e altri cani brachicefali – cioè con il muso schiacciato – sono tra le razze più diffuse e amate al mondo. Nonostante siano spesso afflitti da problemi respiratori, allergie e disturbi oculari, continuano a essere allevati, acquistati e adottati. Perché? In parte, perché i loro visi tondeggianti e "infantili" stimolano in noi una naturale tenerezza, ma c'è di più. Chi vive con questi cani spesso li descrive come interattivi, gioiosi e capaci di creare un forte legame visivo con le persone.
Studi precedenti hanno mostrato, infatti, che i cani dal muso corto stabiliscono più facilmente il contatto visivo con gli umani e seguono meglio i nostri gesti, ma sarà davvero così? Per capire quindi quanto la forma della testa influisca davvero sulla personalità, i ricercatori hanno analizzato più di 5.000 cani di razza pura in Germania, valutando quattro tratti caratteriali e quattro problemi comportamentali. Hanno poi confrontato il tutto con dimensioni corporee, condizioni di vita e caratteristiche degli umani con cui vivevano.
La forma della testa è legata alla personalità, ma non è solo una questione di muso

Quando si considera soltanto la forma della testa, i cani dal muso corto risultano più calmi e audaci rispetto a quelli dal muso allungato. Ma allo stesso tempo tendono a essere meno "obbedienti" e a rispondere con maggiori difficoltà al richiamo, oppure a esagerare nelle reazione quando arrivano ospiti in casa. Ci sono quindi alcuni comportamenti e tratti della personalità che sembrano legati alla forma della testa, ma naturalmente c'è molto di più.
Guardando meglio, infatti, emergono anche altri fattori. I cani brachicefali sono spesso di piccola taglia, giovani, non sterilizzati, non seguono quasi mai percorsi cinofili e sono abituati a vivere in casa con un trattamento privilegiato. Più facilmente sono "viziati", dormono sul letto del proprio umano e vengono più che altro "coccolati" anziché educati. I loro umani, inoltre, sono spesso giovani donne alla prima esperienza con un cane e li scelgono principalmente come animali da compagnia con cui passano molto tempo.
I tratti davvero legati alla testa (e al cervello)
Tutti questi elementi, spiegano i ricercatori, influenzano fortemente il comportamento e possono nascondere o amplificare gli effetti reali della conformazione del cranio. Eppure, quando gli studiosi hanno isolato l'influenza della taglia e dell'educazione, è emerso che alcuni aspetti restano effettivamente connessi alla forma del cranio. I cani dal muso schiacciato, infatti, tendono comunque a essere più tranquilli e sicuri di sé rispetto agli altri. Inoltre, sono meno inclini a saltare addosso alle persone, a tirare al guinzaglio o ad agitarsi per la presenza di ospiti.
Infine, come ipotizzato già in precedenza, sono meno predisposti a rispondere quando vengono chiamati. Secondo gli autori, queste differenze potrebbero derivare da una diversa struttura cerebrale: i cani brachicefali hanno un cervello più arrotondato e un'attività neurale organizzata in modo peculiare. Inoltre, i problemi fisici che li purtroppo caratterizzano queste razze – difficoltà respiratorie, dolori muscoloscheletrici – li rendono meno attivi, un atteggiamento che le persone possono interpretare erroneamente come "tranquillità caratteriale".
Una lezione per noi umani

Il messaggio che emerge da questo studio è molto chiaro: i cani dal muso corto hanno potenzialmente alcuni vantaggi comportamentali, come la maggiore calma e la bassa reattività, ma queste qualità rischiano comunque di andare perse se non si investe nella loro educazione. Coccolare eccessivamente un cane senza insegnargli le regole di base significa ostacolare lo sviluppo di tratti positivi che, invece, potrebbero renderlo un ottimo compagno di vita.
In altre parole, non basta un muso simpatico per avere un cane equilibrato: anche i brachicefali, tanto amati e diffusi, hanno bisogno di coerenza, pazienza, rispetto e un'educazione adeguata. Solo così la loro personalità tanto apprezzata può davvero emergere per quella che è insieme, naturalmente, all'individualità, ai desideri, alle motivazioni delle singole razze, che tutte insieme contribuiscono comunque a rendere ogni cane unico e irripetibile.