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Ricordo ancora la prima notte che Arturino passò a casa mia. Era un cucciolo di un paio di mesi e ,io fratello ed io l'avevamo trovato abbandonato in un'aiuola in un grande ospedale napoletano che era, negli anni 90 del secolo scorso, un luogo in cui vivevano molti branchi di cani randagi. Non eravamo preparati ad accogliere un cane in casa e quando varcammo insieme la porta di casa ci rendemmo subito conto che il piccolo era era spaventato e disorientato. Gli creammo una cuccia fatta di coperte e cuscini in soggiorno dove ci demmo il cambio durante la notte per non lasciarlo solo. All'epoca eravamo due adolescenti che poco sapevano delle necessità di un cucciolo appena portato via dalla sua famiglia canina ma l'empatia nei suoi confronti ci indusse a non isolarlo e a mostrargli non solo affetto ma anche i primi segnali per cui poteva avere fiducia in noi.
Quando un cane entra per la prima volta nella nostra vita, a differenza di questa avventura personale che è poi diventata una delle relazioni più belle della mia esistenza e quella di tutta la mia famiglia, spesso si hanno le idee chiare su come accoglierlo: ciotole, cuccia, guinzaglio e giochi sono stati già comprati per l'arrivo del nuovo membro a quattro zampe. Ma ciò che ci coglie impreparati, talvolta, è come passerà la sua prima notte, ovvero le emozioni che proverà quando gli umani andranno a dormire e per la prima volta si troverà da solo in un ambiente che non conosce.
Cucciolo o un adulto poco conta: ciò su cui bisogna infatti riflettere è che ogni cane ha una sua personalità e il cambio di contesto – che sia da un canile o la separazione dalla mamma e dai fratellini – comporta una reazione emotiva. Noi umani pensiamo che avere una casa e delle persone di riferimento dovrebbe essere automaticamente rassicurante per Fido ma dal punto di vista del cane, invece, può essere vissuto con forte disagio.
Se ci mettiamo nei panni del cucciolo, del resto, possiamo provare a capire cosa deve provare: si tratta della prima vera separazione dalla madre, dai fratelli, da ciò che conosceva. Ma anche per un cane adulto adottato da un rifugio, il cambiamento è radicale: nuovi odori, suoni, spazi. E, soprattutto, nuove persone. Non sa ancora se può fidarsi, dove dormire, né cosa aspettarsi. Ed è proprio in quella prima notte, nel buio e nel silenzio di una casa sconosciuta, che può sentirsi più solo che mai.
Cosa prova il cane appena arrivato in una nuova casa
Odori mai sentiti prima, rumori nuovi che arrivano da fonti che non ha mai conosciuto e immerso in una realtà che per la prima volta sta percependo nella sua vita. E' quello che prova un cane appena arrivato in quella che (si spera) sarà la sua casa per sempre ma tante novità messe insieme, sopratutto la notte quando gli umani vanno a dormire, possono generare emozioni legate alla paura e anche veri e propri stati d'ansia.
Un cucciolo, in particolare, può sentirsi smarrito per la mancanza della madre e dei fratellini: l’assenza della sua famiglia d'origine e degli odori e del calore fisico che emanavano non può essere immediatamente compensata da quelle persone che fino a poco prima giocavano con lui o lo accarezzavano prima che calasse il buio. Il piccolo Fido, fondamentalmente, non sa come ancora cosa significa stare da solo e perché poi deve rimanere in questa condizione all'improvviso: nessuno ancora glielo ha insegnato e il distacco può provocare una forma di dolore emotivo che esprime attraverso vocalizzazioni e agitazione.
Un cane adulto, specie se adottato da un canile, potrebbe invece sentirsi frastornato e avere una forma di diffidenza nei confronti dell'ambiente e anche delle persone. La nuova casa rappresenta anche per un soggetto non cucciolo un luogo sconosciuto e non è perché è uscito da un box e ha uno spazio "caldo" a disposizione che allora automaticamente deve sentirsi felice o al sicuro. Il posto da cui veniva, del resto, era a lui noto e viveva una routine che gli consentiva almeno di rendere le giornate prevedibili. E' dunque comprensibile capire perché ora potrebbe essere invece spaventato da ciò che non conosce e può manifestare disagio la prima notte a casa, rimanendo sveglio o anche abbaiando. Ma non si deve nemmeno credere che un cane che si mette giù in un angolo o magari sotto al letto allora sia sereno: anche quella può rappresentare una strategia per "difendersi" da un contesto che ancora rappresenta l'ignoto.
Dove far dormire il cane la prima notte
Non lo lasciate da solo. Questa è la prima buona "regola" da seguire: non state a sentire chi ancora dice che il cane appena arrivato a casa va confinato in una stanza o, peggio, fuori dall'appartamento se c'è uno spazio esterno. E non conta assolutamente alcuna "precauzione", ovvero idee come "gli ho comprato la cuccia ha dove ripararsi": quel cane ha bisogno di un punto di riferimento. Ne avrà bisogno per tutta la vita, a maggior ragione all'inizio della costruzione di una relazione in cui la parola chiave è "fiducia".
Va bene dunque aver predisposto un "luogo sicuro", ovvero una cuccia o anche una copertina su cui invitarlo a stare, vicino al letto ad esempio così che possa essere a poca distanza e annusare l'odore della persona di riferimento. A tal proposito, però, dobbiamo anche capire che è importante pure il nostro stato emotivo perché attraverso l'olfatto i cani sentono le nostre emozioni ed è importante che il nuovo arrivato percepisca che siete voi per primi sereni. Se cerca il contatto, poi, non glielo negate ma siate equilibrati anche in questo: rassicuratelo ma non opprimetelo con troppe attenzioni, onde evitare in futuro che si sviluppi un iper attaccamento che può degenerare in ansia da separazione.
Semplicemente, gestite la situazione valutando chi avete di fronte, osservate il suo comportamento e nulla vi vieta di farlo salire sul letto accanto a voi ma non enfatizzate il momento, fate in modo che tutto sia quanto più naturale possibile per entrambi.
Se proprio non volete che il cane dorma in camera da letto con voi, non prendete questa decisione dalla prima notte. Anche a questo abituatelo gradatamente, ricordatevi che questa esperienza è una novità assoluta e che avrete tutto il tempo per stabilire quella che sarà poi la normale routine della vostra convivenza.
Come tranquillizzare un cane appena adottato
C'è una parola che negli ultimi anni va molto di moda ma che se andiamo a ripescarne il significato e l'applichiamo in generale nella relazione con il cane e in particolare in questa situazione è davvero fondamentale: empatia. Cosa significa? E' "la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona" e quando arriva un cane a casa e si deve affrontare la prima notte insieme è ciò di cui dovete armarvi.
Detto ciò, potete aiutarlo e aiutarvi perché tutto vada nel modo migliore possibile con alcune piccole cose che si possono fare a corredo. Prepararsi per la notte, ad esempio, è già molto importante. Iniziate gradualmente a diminuire le interazioni con il cane. Cosa si intende? Non certo di non coinvolgerlo più o far finta che non ci sia, ma diminuire il tono e l'intensità nel rivolgersi a Fido è utile per "trasportarlo" nella dimensione notturna in cui, appunto, tutto tace intorno a voi. Non stimolatelo fino all'ultimo, per essere chiari, fatelo entrare in una dimensione di calma e rilassamento in cui voi per primi dovete calarvi.
Come abbiamo già detto, avere una cuccia è importante e potete anche usare una copertina e lasciare un vostro indumento così da dargli un "messaggio odoroso" sempre presente quando si mette a riposare che lo farà sentire già più in sintonia con voi. Per i cuccioli c'è chi consiglia di usare anche peluche o una borsa dell'acqua calda, tiepida chiaramente non bollente, che restituisca così quel calore che sentiva stando a contatto con la genitrice e i fratelli di cucciolata.
Oltre al potente olfatto, i cani hanno anche un "super udito". Evitate rumori forti e per tali intendiamo anche solo quello della Tv che per noi magari è una compagnia di sottofondo ma se ci mettiamo nei panni di un altro individuo che quei suoni non li ha mai sentiti possono essere effettivamente disturbanti.
Ultimo ma non ultimo è un messaggio per noi umani che deve essere chiarissimo e che ci dobbiamo stampare in mente: non lo sgridate! Sì, è altamente probabile che Fido abbaierà, farà anche i bisogni in casa e non vi farà chiudere occhio ma quel cane sta esprimendo il suo stato d'animo e di certo non vuole farvi un dispetto o togliervi il sonno perché non ha altro da fare.