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27 Maggio 2025
16:54

Come capire se il cane ha un’allergia alimentare: i sintomi da non sottovalutare secondo la veterinaria

Le allergie alimentari nei cani sono rare e spesso confuse con più comuni intolleranze legate al microbiota. I sintomi includono diarrea cronica e reazioni cutanee. Non esiste una cura, ma si possono attenuare i sintomi eliminando l'alimento che dà sensibilizzazione nell'animale. Lo spiega la veterinaria esperta in nutrizione Maria Mayer.

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Intervista a Dott.ssa Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione
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Le allergie alimentari spaventano molte famiglie che vivono con cani, ma i rischi concreti secondo la veterinaria esperta in nutrizione Maria Mayer sono molto bassi. Anche se non esiste una vera e propria cura per l'allergia alimentare nel cane ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare per migliorare la sua salute e il benessere dell'organismo.

Quali sono i sintomi dell'allergia alimentare nel cane?

Chiariamo subito che le allergie alimentari nel cane sono meno frequenti di quello che ci si aspetta. In genere, nel cane si parla di reazione avversa al cibo, e tra queste rientrano sia le allergie che le intolleranze. Queste ultime sono abbastanza comuni, e dipendono da alterazioni del microbiota. Per dare un'idea: le allergie alimentari riguardano meno del 5% dei cani che hanno un problema intestinale cronico.

Quali sono i sintomi dell’allergia alimentare nel cane?

I sintomi dell'allergia alimentare nel cane sono la diarrea, che può essere cronica, e può presentarsi tutti i giorni o in modo intermittente. Parliamo di diarrea anche in presenza di un aumento del numero delle defecazioni. Più di 3 volte al giorno è considerato già patologico, mentre 4-5 dovrebbe farci scattare un campanello d'allarme.

La sintomatologia dermatologica invece può essere di diversi tipi, dall'eritema alla comparsa ponfi, quindi delle vere e proprie aree rialzate dure al tatto. Questi sintomi si possono verificare a poca distanza dal pasto, ma la forma più comune di allergia alimentare è quella che si verifica anche a distanza di settimane dall'ingestione dell'alimento incriminato.

L'allergia alimentare nel cane si cura?

L'allergia alimentare non si cura, perché si tratta di una reazione anomala del sistema immunitario, e una volta che questo si sensibilizza verso un determinato alimento non è possibile tornare indietro. Si possono però trattare le intolleranze tramite una gestione corretta del microbiota.

Sostanzialmente si affronta eliminando il singolo alimento che fa male, in questo caso sono semplici da trattare. Il problema si pone quando il cane ha problemi con tanti alimenti diversi, una condizione estremamente rara. Quando il cane reagisce male a più alimenti, nella maggior parte dei casi non siamo di fronte a una vera allergia, ma a una reazione avversa mediata dal microbiota, significa che il cane è in uno stato di infiammazione complessivo e per questo reagisce male a una vasta gamma di alimenti. Si tratta di sensibilizzazione, e come tale va affrontata.

Quali sono gli alimenti più comuni che danno allergia ai cani?

Da un punto di vista statistico sono soprattutto gli ingredienti più comuni del cibo commerciale a provocare allergie e intolleranze, quindi pollo, manzo, uova. Queste infatti sono le fonti proteiche più comuni e quindi quelle che più frequentemente sono correlate a questo genere di reazioni.

Si tratta di un dato che però non tiene conto della nascita di tanti alimenti a base di nuove fonti proteiche, come ad esempio il maiale, che fino a poco tempo fa era relativamente poco diffuso e oggi invece è molto usato.

Davanti a un'allergia alimentare severa il cane rischia lo shock anafilattico?

Lo shock anafilattico, tipico dell'allergia umana, è molto raro nel cane, proprio perché in realtà sono le allergie ad essere poco diffuse in questa specie. Nel caso però ci fosse una reazione da shock anafilattico i sintomi sarebbero analoghi a quelli dell'uomo: difficoltà di respirazione, sintomi gastroenterici acuti, reazione cutanea violenta. In questi casi bisogna andare immediatamente in clinica veterinaria perché il rischio è concreto. Il rischio è legato soprattutto all'edema provocato da questa infiammazione massiccia, e alla liberazione di tanti fattori infiammatori insieme che possono provocare difficoltà di respirazione.

Cosa fare in caso di cane allergico?

Molti consigliano di portare con sé fiale di cortisone, ma in realtà è meglio evitare dato che spesso si tende a confondere sintomi che non c'entrano niente con lo shock anafilattico. Nella mia esperienza medica ho visto molte volte il cortisone usato con leggerezza, mentre invece si tratta di un farmaco che va sempre somministrato sotto controllo veterinario. La scelta migliore è sempre la prevenzione e in urgenza rivolgersi al veterinario.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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