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Con l'avanzare dell'età, anche i gatti hanno bisogno di maggiori cure e attenzione. Un gatto anziano cambia infatti i suoi ritmi, ha nuovi bisogni, la sua resistenza fisica cala. Cambia anche la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti ambientali, incluso il clima. Le alte temperature estive possono per esempio diventare particolarmente stressanti per un micio che ha superato i 12-14 anni di età, specialmente se soffre già di patologie croniche come l'insufficienza renale, l'ipertiroidismo o problemi cardiaci e articolari.
In questa ultima fase della vita, i felini diventano anche più sensibili alla disidratazione, si muovono meno e tendono a cercare più spesso luoghi freschi e tranquilli. Per questo è importante aiutare i nostri mici con piccole attenzioni quotidiane per affrontare l'estate e il caldo in totale sicurezza.
Perché il gatto anziano soffre di più in estate: gli effetti del caldo sulla sua salute
Il caldo eccessivo può essere in generale un problema anche per i gatti, ancora di più per quelli anziani. A differenza dei cani, infatti, i mici non ansimano molto per regolare la temperatura corporea, e non sudano, se non in minima parte attraverso i cuscinetti delle zampe. Inoltre, un gatto in là con gli anni potrebbe anche avere una termoregolazione meno efficace e una minore propensione a bere, aggravando così il rischio di disidratazione.
Tra i pericoli principali legati al caldo eccessivo troviamo:
- Colpo di calore: anche se più raro nei gatti rispetto ai cani, può comunque verificarsi. I gatti anziani che vivono in ambienti poco ventilati o troppo caldi sono più esposti.
- Disidratazione: i gatti bevono poco per natura, ma con l'età questo comportamento può accentuarsi. La disidratazione è particolarmente pericolosa se il micio soffre di insufficienza renale.
- Affaticamento cardiaco: le alte temperature aumentano il carico sul sistema cardiovascolare, già messo alla prova da eventuali patologie croniche.
- Peggioramento di dolori articolari: il caldo intenso può portare il gatto a muoversi ancora meno, accentuando rigidità muscolare e difficoltà motorie.
Cosa fare per il gatto anziano quando fa caldo

Per aiutare un gatto anziano ad affrontare l'estate nel modo migliore, non servono grandi stravolgimenti o misure drastiche, bastano piccole, ma fondamentali, attenzioni quotidiane. Mantenere la casa fresca, usando ventilatori o climatizzatori (senza però direzionare il getto direttamente sul micio), è già un buon inizio. Naturalmente, evitiamo che il gatto rimanga troppo tempo esposto alla luce diretta del sole, garantendo zone fresche e ombreggiate.
Per incoraggiarlo a bere e a ridurre il rischio disidratazione, posizioniamo più ciotole in diversi punti della casa e cambiamo l'acqua almeno due volte al giorno. Una fontanella può stimolare il micio a bere di più. Se se mangia solo crocchette, potrebbe essere il caso di di integrarle con cibo più umido, aumentano l'apporto di liquidi. Ogni cambiamento nella sua dieta, tuttavia, va sempre concordato insieme al proprio veterinario di fiducia, che conosce già il micio e tutte le sue esigenze.
Stiamo anche attenti che non si nasconda o passi troppo tempo in luoghi chiusi o troppo caldi, come armadi, garage, ripostigli, balconi esposti al sole. Inoltre, evitiamo stress non necessari, come manipolazioni eccessive, rumori forti, visite veterinarie non urgenti, viaggi in auto e cambiamenti drastici in casa o nelle sue abitudini. Lasciamo che scelga lui i suoi ritmi e spazi, e non forziamolo a giocare o a spostarlo se non vuole. Infine, evitiamo soprattutto viaggi e vacanza, una delle cose che i gatti "odiano" di più dell'estate.
Come riconoscere i segnali di disagio nel gatto anziano
Capire se un gatto anziano sta soffrendo il caldo non sempre è facile, perché come tutti i mici tende a nascondere i segnali di malessere. Tuttavia, ci sono alcuni indizi da non sottovalutare. Innanzitutto, i cambiamenti nel suo comportamento e nella sua routine. I gatti sono animali abitudinari, per cui se decidono o sono costretti a cambiare abitudini o fanno cose strane e insolite, potrebbe esserci qualcosa che non va o che lo mette a disagio.
Tra questi segnali, ci sono per esempio letargia o debolezza insolito e improvvisa, respirazione accelerata o affannosa, gengive secche o arrossate, movimenti più lenti e incerti, disinteresse per acqua e cibo, ma anche vocalizzazioni insolite o più frequenti o utilizzo anomalo della lettiera, per esempio se fa i suoi bisogni fuori da questa. Se notiamo uno o più di questi segnali, come prima cosa contattiamo il nostro veterinario, poi proviamo ad abbassare la temperatura ambientale.
In generale, i gatti tollerano abbastanza bene il caldo e in ogni caso non hanno bisogno di gesti o interventi gestionali eclatanti, anche quelli anziani. Se la temperatura in casa è accettabile per noi (non deve essere nemmeno troppo bassa), allora quasi sempre lo è anche per lui. Come sempre, se conosciamo davvero il nostro micio e tutte le sue abitudini, non sarà troppo complicato notare segnali, cambiamenti o comportamenti strani.