
Appaiono all'improvviso, spesso dopo un temporale o durante una serata particolarmente umida, mentre strisciano su marciapiedi, muri e aiuole. Sono le limacce, le cosiddette "lumache senza guscio", parenti stretti delle chiocciole, ma prive della conchiglia rigida che le altre si portano sulla schiena.
A differenza delle chiocciole, che usano il guscio come protezione e per difendersi anche dal caldo, le limacce hanno un corpo completamente esposto e molto più vulnerabile al sole, alla disidratazione e ai predatori. Per questo le incontriamo quasi sempre di notte o dopo la pioggia: è l'unico momento in cui possono muoversi in sicurezza senza rischiare di seccarsi.
Perché lumache e limacce escono con la pioggia

Per i gasteropodi terrestri, come appunto chiocciole e limacce, la pioggia è una sorta di "fuori tutti". L'acqua rende il terreno più morbido e scivoloso, riduce la temperatura e aumenta l'umidità nell'aria, condizioni indispensabili per dei molluschi che, per spostarsi, deve produrre una scia di muco e che rischiano la disidratazione in pochi minuti se l'ambiente è troppo caldo e secco.
Chiocciole e limacce respirano inoltre attraverso una piccola apertura sul lato del corpo, e la loro pelle è estremamente permeabile. Significa che perdono acqua molto facilmente e devono evitare il sole diretto come se fosse un pericolo mortale. La pioggia, invece, crea un "microclima" perfetto: fresco, buio e umido. È il momento in cui escono a nutrirsi di foglie, frutta caduta, funghi e detriti vegetali, contribuendo alla decomposizione e alla fertilità del suolo.
Quando cade la pioggia, poi, si apre anche una finestra per gli spostamenti più lunghi: un limaccia può percorrere in una notte molti metri, cosa che sarebbe impossibile su un terreno asciutto e duro. Per questo autunno e primavera sono le stagioni in cui le vediamo più spesso, mentre in estate e in inverno si nascondono nel terreno o sotto le pietre, proteggendosi da caldo e gelo.
Chi sono i principali predatori delle limacce

Nonostante escano solo con la pioggia e spesso di notte, questi gasteropodi sono al centro di un'intricata rete alimentare e finiscono quindi sul "menu" di numerosi predatori, alcuni specializzati proprio per dare la caccia a chiocciole e limacce. I più "grandi" sono sicuramente i ricci, cacciatori instancabili di invertebrati, compresi i molluschi terrestri. Anche rane e rospi mangiano spesso le lumache, così come alcuni uccelli comuni anche in giardino come merli e corvidi.
Tuttavia, i veri "cacciatori" di lumache li troviamo soprattutto tra gli insetti. Alcuni coleotteri predatori, come i carabidi, di notte pattugliano il terreno in cerca di molluschi da predare. Ma se proprio volessimo individuare il "nemico" numero uno di questi invertebrati, la scelta ricadrebbe sicuramente sulle lucciole. Le larve sono predatrici specializzate di chiocciole e limacce e usano un enzima per perforare il corpo del mollusco, una strategia che permette loro di mangiarle per diverse ore. Senza lumache, infatti, molte specie di lucciole non potrebbero sopravvivere.
Cosa attira le limacce in casa e come allontanarle

Le limacce e le chiocciole non entrano nel nostro orto o giardino "per cattiveria", ma semplicemente perché è quello il loro habitat naturale. Terreni irrigati, giardini ombrosi e ricchi di nutrienti, piante come lattuga, zucchine e altri ortaggi o frutta caduta e marcescente sono tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. È vero, a volte la loro presenza può essere fastidiosa e essere un problema per il nostro orto e le nostre piante.
Possiamo però imparare a conviverci e a gestirle meglio, senza compiere stragi, usare veleni pericolosissimi e non selettivi e non impattando troppo su ecosistemi e biodiversità. Creare per esempio barriere naturali intorno alle piante con gusci d'uovo sbriciolati, segatura, pietrisco e sabbia grossolana rende difficile il loro passaggio perché sono substrati troppo abrasivi. Non fanno male alle lumache, ma le dissuadono e le respingono.
Possiamo anche usare un'esca per distrarle e attirarle altrove. Per esempio, un pezzo di mela o qualche foglia di lattuga ormai "andata" posizionate lontano dall'orto, dove magari possiamo anche spostare manualmente chiocciole e limacce per aiutarle a trovarle "convincerle" a restarci. Ma il metodo più efficace e "sostenibile", rimane favorire i loro predatori naturali. Un giardino amico dei rospi, ricci e lucciole è un giardino con meno limacce. Piccole vaschette d’acqua bassa, mucchi di foglie o angoli più "selvaggi" aiutano a creare habitat per chi le mangerà.