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In Italia vivono diverse specie di cince, piccoli e vivaci passeriformi appartenenti alla famiglia dei paridi. Tra le più diffuse ci sono la cinciallegra (Parus major), la cinciarella (Cyanistes caeruleus), la cincia bigia (Poecile palustris) e la cincia mora (Periparus ater), ma sono soprattutto le prime due quelle più abbondanti e facili da osservare. Le cince sono straordinariamente dinamici e intelligenti, riconoscibili per i colori vivaci e per la loro innata curiosità.
Saltellano spesso in maniera frenetica da un ramo all'altro, si avvicinano a cose e persone se incuriosite da suoni e colori, "chiacchierano" molto spesso "litigando" con altri uccelli e non solo, mostrando anche un discreto coraggio (viste le dimensioni) quando vengono disturbate al nido o nei pressi di una mangiatoia. Alcune specie hanno inoltre imparato a convivere con noi esseri umani e a sfruttare le opportunità offerte dai contesti urbani, tanto che sono ormai tra le specie più comuni nei parchi cittadini, nei giardini e perfino intorno alle nostre case.
Dove vivono e come sono fatte le cince: caratteristiche e habitat

Le cince sono piccoli passeriformi, quasi tutte dalla taglia inferiore a quella di un comune passero che vediamo in città. Hanno un corpo compatto, becco corto e ali relativamente arrotondante. La più grande e diffusa di tutte è la cinciallegra, riconoscibile dal petto giallo solcato da una fascia nera che arriva fino al ventre, dal capo nero con guance bianche e dal comportamento molto vivace. È presente praticamente in tutta Italia, dai boschi in montagna ai parchi in città, passando per gli ambienti rurali e collinari.
La cinciarella, leggermente più piccola, ha invece una livrea azzurra e gialla, con il caratteristico cappuccio blu sul capo. Frequenta boschi, giardini e parchi urbani ed è insieme alla cinciallegra una delle cince che più facilmente si avvicina agli esseri umani. Come la cinciallegra, è un uccello molto attivo e vivace e insieme a lei sono le due specie che meglio di tutte si sono adattate a vivere anche in contesti urbani, persino quelli profondamente modificati dalle attività umani, come gli spazi verdi delle grandi metropoli.
Le altre specie di cince presenti in Italia, invece, hanno una distribuzione più localizzata e spesso legata ad habitat forestali montani. La cincia bigia, con il piumaggio più sobrio sui toni del marrone e del grigio, predilige per esempio le zone boschive umide, mentre la cincia mora, più minuta, si trova spesso nei boschi di conifere, soprattutto sulle Alpi e sugli Appennini. Più in generale, tutte le cince prediligono habitat ricchi di vegetazione e cavità naturali dove poter nidificare, ma le specie più adattabili hanno esteso il loro areale anche agli ambienti urbani.
Cosa mangiano le cince

La dieta delle cince è estremamente varia e riflette la loro grande capacità di adattarsi a contesti molto diversi. Sono principalmente insettivore e predano piccoli insetti, larve e soprattutto bruchi, che rappresentano una risorsa fondamentale durante la stagione riproduttiva, quando devono sfamare i numerosi pulli al nido (alcune femmine possono arrivare a deporre anche oltre 10 uova). Tuttavia, non disdegnano semi e frutti, soprattutto in inverno, quando gli insetti scarseggiano.
Tuttavia, in alcuni casi davvero molto particolari, la loro dieta può assumere risvolti sorprendenti e – per certi versi – persino inquietanti. Le cinciallegre, più robuste delle altre specie, sono state per esempio osservate mentre attaccano e uccidono altri piccoli passeriformi mentre, in Ungheria, una popolazione ha persino imparato ad attaccare pipistrelli ibernati all'interno di una grotta, nutrendosi in particolare del loro cervello. Un comportamento raro e inaspettato, ma che testimonia l'incredibile intelligenza e capacità di sfruttare ogni risorsa disponibile.
Perché le cince si avvicinano alle nostre case

La vita in città non è mai stata un ostacolo per uccelli curiosi, vivaci, intelligenti e versatili come le cince. Ce ne siamo accorti già intorno agli anni 20 del 1900, quando in Inghilterra cinciarelle e cinciallegre scoprirono che potevano forare col becco i fogli di alluminio usati per tappare le bottiglie di latte consegnate porta a porta e mangiare così la crema che si formava in superficie. In breve tempo, questo comportamento si è diffuso culturalmente per imitazione tra gli uccelli, fino a quando i fogli non vennero sostituiti da tappi rigidi.
In città e in campagna, quindi, le cince hanno sempre trovato cibo e opportunità, come insetti, semi, scarti di cibo e soprattutto numerosi siti adatti in cui nidificare. Le cince nidificano abitualmente all'interno di cavità, come i buchi negli alberi, ma in ambiente urbano hanno imparato a utilizzare spazi alternativi e spesso fantasiosi. Cassette nido installate dagli esseri umani, fessure nei muri, intercapedini e persino le cassette delle lettere o quadri elettrici esterni alle abitazioni.
Questo spirito di adattamento, unito alla loro incredibile intelligenza (quasi unica tra i piccoli passeriformi, se si escludono i corvidi) e alla vivacità che le contraddistinguono, spiega perché siano oggi tra i gli uccelli più comuni che è possibile osservare anche nei contesti urbani. Insomma, le cince – in particolare cinciallegra e cinciarella – sono senza dubbio tra le specie più affascinanti, interessanti e colorate che è possibile osservare in Italia. E abbiamo anche la fortuna di poterle trovare praticamente appena fuori dalla nostra finestra.