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Esiste un gruppo di insetti che ha fatto della carta la sua casa e del contenuto dei nostri libri il suo banchetto preferito: sono gli psocotteri, meglio conosciuti come "pidocchi dei libri", "animaletti della muffa" o "mordilibri". Gli psocotteri sono un ordine di insetti molto piccoli, anzi piccolissimi: difficilmente superano i 2-3 millimetri e spesso passano del tutto inosservati. Il loro corpo è molle, con antenne lunghe e filiformi, e non tutte le specie sono proprio abilissime nel volo, anzi.
Appartengono a un gruppo molto antico e poco conosciuto, il cui nome scientifico – Psocoptera – rimanda all'idea di "ali macchiate", anche se molte specie sono attere, ovvero completamente prive di ali. Non tutti gli psocotteri sono amanti dei libri: molte specie vivono nel sottobosco, sotto la corteccia degli alberi o tra le foglie in decomposizione, dove mangiano funghi, muffe e licheni. Tuttavia, alcune si sono adattate molto bene a vivere accanto a noi, approfittando dell'umidità, dei materiali e del cibo che accumuliamo in case e depositi.
Le più comuni sono Liposcelis bostrychophila e L. decolor, due minuscoli insetti marroncini o grigiastri che possono infestare scaffali, archivi, scatole e librerie. Di base, questi insetti si nutrono principalmente di funghi, alghe, licheni e detriti, ma all'occorrenza possono anche infestare magazzini e dispense per mangiare scorte di cereali, la colla per carta da parati e, appunto, rilegature di libri, soprattutto quelli più vecchi e antichi.
Perché gli psocotteri infestano la carta?
A differenza di insetti xilofagi che mangiano legno o cellulosa, come i tarli, gli psocotteri non mangiano direttamente la carta, ma si nutrono di ciò che vi cresce sopra: muffe e microrganismi che si sviluppano in condizioni di elevata umidità. Tuttavia, se la carta è molto vecchia o se i libri sono conservati in ambienti molto umidi e poco ventilati, questi insetti possono rosicchiarne le superfici, rovinando copertine, margini e talvolta anche le legature.
Il loro ciclo vitale è piuttosto rapido: le femmine depongono centinaia di uova che si schiudono in pochi giorni, dando vita a ninfe simili agli adulti che a volte vengono scambiate per acari o cimici dei letti. Se le condizioni soni poi favorevoli – cioè in ambienti caldi e molto umidi – la popolazione può crescere molto velocemente, infestando depositi, locali e dispense. È per questo che, una volta insediatisi in casa, è importante intervenire in fretta.
Cosa attira i "pidocchi della carta" in casa?

Gli psocotteri non arrivano in casa da soli, né volando dalle finestre. Nella maggior parte dei casi entrano tra le mura domestiche con materiali e oggetti già infestati, come vecchie scatole di cartone, libri antichi presi in prestito, documenti archiviati in cantine o soffitte, e poi proliferano in loco se le condizioni ambientali sono favorevoli. Ciò che più di ogni altra cosa facilità la vita e il ciclo vitale di questi piccoli insetti è l'umidità.
I pidocchi dei libri si riproducono e prosperano in ambienti con un tasso di umidità superiore al 60%, dove possono svilupparsi muffe microscopiche, batteri e altri microorganismi invisibili all'occhio umano. Bagni mal ventilati, cucine, seminterrati, archivi, cantine e case di villeggiatura poco frequentate sono gli ambienti perfetti per loro. A volte anche vasi e piante d'appartamento, se innaffiate eccessivamente, possono creare un microhabitat molto favorevole per questi insetti.
Come allontanare gli insetti della carta dalle nostre case
La prima regola è quindi quella di ridurre l'umidità: usare deumidificatori, arieggiare spesso gli ambienti, evitare ristagni d'acqua e asciugare bene locali chiusi e poco ventilati dopo le pulizia. Se la casa o la stanza è soggetta a condensa o muffa, allora è necessario intervenire con soluzioni strutturali, come l'isolamento delle pareti o l'uso di vernici antimuffa. I libri e i documenti antichi vanno conservati in luoghi asciutti, possibilmente in contenitori chiusi o con bustine disidratanti, come i sacchetti contenenti silice.
In caso di infestazione localizzata, si possono mettere i volumi per qualche giorno in freezer – dentro sacchetti ermetici – per eliminare eventuali uova, ninfe e adulti e pulire bene il locale. Se l'infestazione è invece più seria, allora potrebbe essere il caso di rivolgersi a una ditta specializzata. Gli psocotteri non pungono, non trasmettono malattie e non rappresentano un pericolo per la nostra salute e quella degli animali domestici, ma possono diventare un bel fastidio se riescono a insediarsi negli ambienti domestici.