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22 Settembre 2025
16:16

Chi sono i gatti calico: tutte le caratteristiche dei mici tricolore

Il gatto calico è riconoscibile grazie al suo particolare mantello tricolore con macchie bianche, nere e rosse. Sono quasi sempre femmine per motivi genetici. Grazie al loro aspetto particolare questi mici sono diventati protagonisti di storie e leggende, tanto che tradizionalmente sono considerati portafortuna viventi.

A cura di Sonia Campa
Etologa e consulente esperta della relazione uomo-gatto
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Un gatto calico è un gatto domestico con mantello in pezzature di tre colori: nero, bianco e rosso. Attribuito al solo genere femminile (ma con qualche eccezione), il mantello calico è una colorazione antica e con molte leggende associate, riconosciuto in un gran numero di razze.

Come sono i gatti calico

Si definisce calico il mantello del gatto con macchie ben distinte di colore bianco (variabile tra il 25% e il 75% del totale), nero e arancione. Si distingue dalla squama di tartaruga perché in quest’ultimo caso i colori sono dati da una mescolanza di pennellate rosse e nere, mentre nel mantello calico i colori sono, in genere, ben distinti. Ad essere ancora più pignoli, oltre alla compresenza dei tre colori, il gatto calico presenta anche colori solidi, cioè macchie senza disegni o striature nelle zone nere/grigie. Il suo aspetto distintivo è dovuto a una mutazione genetica, che causa la produzione di pigmenti di colore in modo irregolare durante lo sviluppo del feto.

A complicare la palette dei colori si inseriscono, poi, le varianti diluite del nero e del rosso.

Perché i gatti calico sono quasi sempre femmine?

Il gatto calico è solitamente di sesso femminile, perché il gene responsabile della colorazione è legato al cromosoma X e, da questo punto di vista, le regole genetiche sottostanti sono le stesse che determinano la nascita di femmine squama di tartaruga.

Ciò significa che per avere un mantello calico, una gatta deve avere una copia del gene per la colorazione rossa ed una copia del gene per la colorazione nera, una su ciascun cromosoma X. Inoltre, deve presentare il gene W responsabile per la pezzatura bianca. Poiché i maschi hanno solo un cromosoma X, è molto raro che un gatto maschio sia calico, a meno di “errori genetici” che producono, di solito, soggetti sterili. Tuttavia, esistono rarissime testimonianze anche di maschi fertili. Per un meccanismo simile, i gatti rossi sono quasi sempre maschi.

Le leggende e i significati simbolici attribuiti al gatto calico

Il mantello calico è inevitabilmente legato all’occorrenza dei geni responsabili per le pezzature rosse e bianche. Si ipotizza che si tratti di una colorazione antica, risalente all’epoca egizia e che si sia diffusa in Europa attraverso i percorsi commerciali che collegavano il nostro continente con l’Asia e l’Africa.

In alcuni Paesi, il gatto calico è considerato di buon auspicio e portatore di fortuna, mentre i giapponesi hanno scelto questa colorazione per il Maneki neko, il gatto di ceramica che saluta con una zampa all’ingresso delle abitazioni, a tutela dei suoi abitanti.

Quali sono le razze di gatti con mantello tricolore

Le razze feline che ammettono il mantello calico sono talmente tante che si fatica a contarle. In linea generale, possiamo pensare a tutte le razze che non prevedano una colorazione unica (come il Blu di Russia, il Korat o il Certosino), che non prevedano esclusivamente il colorpoint (come il Siamese) o altre colorazioni tipiche (come l’Abissino, il Sokoke o l’Ocicat). In alcune razze particolarmente vocate alla selezione del colore del mantello, come il Persiano e l’Esotico, le gatte calico sono particolarmente scenografiche e i rapporti tra le pezzature bianche, rosse e nere sono rigorosamente valutate ai fini dello standard.

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