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16 Agosto 2025
11:35

Chi sono i conigli mutanti avvistati negli Stati Uniti: la verità dietro alle foto virali

Sui social statunitensi sta circolando la storia di alcuni "conigli mutanti" dotati di strane escrescenze sulla testa. Gli scatti che mostrano le immagini degli animali hanno indotto molte persone a chiedersi se siano pericolosi o contagiosi per l'uomo. In realtà, c'è un motivo dietro questo aspetto insolito.

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Scorrendo tra le pagine social in queste ore sarà capitato a molti di imbattersi nelle foto di alcuni "conigli mutanti" che sembrano essere uscite direttamente dal set della prossima stagione di The Last of Us. Gli scatti mostrano i conigli di Fort Collins, località a nord della città statunitense Denver, con delle strane escrescenze sulla testa e sul muso.

La circolazione delle foto su Instagram, Facebook e sulle altre principali piattaforme social ha generato una valanga di commenti, spesso molto preoccupati. Le persone si chiedono se i "conigli mutanti" siano vittime di una rara malattia e se questa sia trasmissibile all'uomo. Un'attenzione tale da indurre a rispondere gli esperti dello Smithsonian magazine, la rivista del prestigioso ente di ricerca.

Perché non dobbiamo preoccuparci dei conigli mutanti avvistati negli Stati Uniti

Foto che ritraggono alcuni conigli con strane escrescenze scure sulla testa ormai da qualche giorno stanno circolando sui social destando la preoccupazione degli utenti e l'interesse della comunità scientifica.

I conigli avvistati a Fort Collins sono infettati dal Cottontail rabbit papillomavirus, cioè il papillomavirus del coniglio selvatico (CRPV), una malattia che causa neoplasie la conseguente più visibile è la crescita di verruche coornee su testa, spalle e addome degli animali, composte da cheratina la stessa proteina di cui sono fatti anche le nostre unghie e capelli.

Come riporta uno studio pubblicato su Science, si tratta del primo caso di un virus oncogeno nei mammiferi.

Il papillomavirus del coniglio selvatico ha un'ampia distribuzione geografica con la più alta incidenza nel Midwest degli Stati Uniti e si stima che fino al 25% dei conigli selvatici infetti sviluppi carcinomi a cellule squamose. Nonostante l'aspetto spaventoso causato dalle verruche, e l'assonanza con l'infezione umana causata da Human Papilloma Virus (HPV), il papillomavirus dei conigli non è trasmissibile alla nostra specie, e non è neanche trasmissibile da roditore a roditore.

La malattia, come si legge sulla rivista dello Smithsonian, si diffonde tra i conigli attraverso pulci, zecche e zanzare, e l'esposizione raggiunge il picco durante l'estate. Per questo, i tassi di infezione tendono ad aumentare in questo periodo dell'anno insieme agli avvistamenti da postare sui social.

Quindi no, non si tratta di mutanti e le escrescenze non sono il risultato della colonizzazione di un fungo pronto a controllare tutte le creature viventi. Questo però non significa che nella storia del mondo non ci siano mai stati animali mutanti, alcuni sono più vicini di quanto crediamo.

I veri casi di animali mutanti nella storia

Quando parliamo di mutanti non dobbiamo pensare ai film in stile X-Man. In ambito scientifico i mutanti, cioè portato di una mutazione genetica, una modifica stabile nel DNA, esistono e non hanno nulla di soprannaturale. Le mutazioni possono verificarsi per errori durante la replicazione del DNA stesso indotte, ad esempio, da un'esposizione alle radiazioni. Il caso più citato in questo senso è quello degli animali rimasti nei luoghi del disastro nucleare di Chernobyl, il più grave della storia dell'uomo paragonabile solo a quello di Fukushima.

La fauna selvatica e gli animali domestici che hanno continuato a vivere in quei luoghi hanno sviluppato capacità uniche di resistere a un ambiente ostile, in cui sono esposti a dosi costanti di radiazioni, sei volte oltre la soglia di sicurezza per la nostra specie.

Ad esempio, uno studio internazionale guidato dall'Università di Princeton ha rilevato che i lupi di Chernobyl hanno sviluppato capacità contro il cancro. Le analisi di campioni biologici prelevati da lupi che vivono nella zona interdetta alle persone attorno alla centrale ucraina, hanno fatto emergere che questi animali hanno sviluppato un genoma con capacità anticancro. Secondo gli studiosi, il loro sistema immunitario è simile a quello dei pazienti oncologici sottoposti a radioterapia.

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