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Piccoli, molto piccoli. E' questa la caratteristica morfologica dei cani che vengono definiti "toy". Questi soggetti esistono perché sono frutto di una selezione operata dall'essere umano per rispondere alla continua domanda da parte delle persone di volere dei cani "in miniatura" o, meglio, che sembrino dei "giocattoli", traduzione del resto della parola "toy". Il loro peso in media parte da 1 chilo e mezzo e non va oltre i 4 chili e l'altezza si attesta intorno ai 25 centimetri e sono diverse le razze che sono state miniaturizzate come il Chihuahua, lo Yorkshire Terrier, il Barbone o il Maltese.
Questo desiderio di avere cani minuscoli non è frutto dell'epoca moderna: la selezione di individui dalla stazza piccola ha radici antiche che affondano in Italia nel Rinascimento. Un periodo in cui le nobildonne chiedevano cani piccoli da "nascondere nelle maniche" e ci sono riferimenti storici a tal proposito di cani allevati appositamente in Grecia e Turchia da dove poi venivano importati nelle corti italiane dove venivano mostrati come vero e proprio "status symbol".
In quel periodo, però, se si va a vedere di quali razze si tratta troviamo proprio le origini di cani come i Maltesi, i Papillon e i vari bichon, tra cui l'italianissimo Bolognese e il Barboncino. Tutte tipologie esistenti ancora oggi e che definiamo in realtà di "taglia piccola" mentre per toy, oggi, si intendono davvero dei cani minuscoli come il Barboncino Toy o il Volpino di Pomerania e altri ancora che vengono selezionati per essere appunto ancora più piccoli rispetto alla stazza normale.
Questa continua richiesta di cani minuscoli, poi, ha avuto una deriva ancora peggiore: i "teacup dogs", ovvero cani talmente piccoli da stare in una tazza di thé. Un abominio che va a soddisfare solo i capricci delle persone per avere un cane quanto più simile a un pupazzo da mostrare in giro, come facevano nell'800, per moda.
Quali sono le razze di cani toy

Considerando che questi cani hanno molta richiesta e che ci sono moltissimi allevatori amatoriali e persone che sfruttano i cani per farli riprodurre e venderli poi su siti online principalmente, sappiate prima di tutto che solo quelli dotati di pedigree sono definibili come di razza.
Comprare un cane, in Italia, è del tutto legale e il costo di questi animali è mediamente molto elevato se sono frutto di allevamenti seri a cui bisogna rivolgersi se davvero si ha l'intenzione di vivere con un toy. Invece quando si vedono le offerte che girano online a basso prezzo bisogna sempre farsi qualche domanda. Precisato tutto ciò, quello che ci "auguriamo" è che la si smetta di comprare cani per moda e che se siete finiti su questo articolo magari farete qualche riflessione in più e potreste alla fine volgere lo sguardo verso il canile più vicino a casa vostra dove cani di taglia anche piccola sicuramente aspettano una famiglia.
Inoltre se avete deciso di vivere con un cane toy pensateci bene: ricordate sempre che si tratta di animali e non di oggetti la cui personalità inizia a formarsi proprio nel nucleo familiare intraspecifico nel quale sono nati. Spesso infatti si vanno a finanziare pseudo allevatori che non badano al benessere dei genitori e dei cuccioli e la maggior parte delle volte arrivano nelle famiglie animali con difficoltà comportamentali notevoli. Il problema fondamentale di questi cani è che poi sono pure trattati alla stregua di pupazzi e dunque anche chi li ha acquistati, pur dicendo di "amarli tanto", spesso non si rende conto di quanto siano frustrati e di che tipo di trattamento hanno ricevuto prima di essere allontanati, spesso troppo precocemente, dalla mamma e dai fratellini.
Precisato tutto ciò, le razze tra le quali si distinguono i "toy" sono diverse, tra quelle più note in Italia e altre che spesso sono proprio sconosciute in questa parte di mondo. Sicuramente tra quelle che hanno maggiore richiesta ci sono il Barbone, Il Chihuahua, il volpino di Pomerania, lo Yorkshire Terrier, lo Shih-tzu e Il Maltese Bichon.
Ognuno di loro ha caratteristiche che si distinguono in base alla razza di appartenenza e alla singola personalità del cane: non fate l'errore di pensare infatti che "toy" sia una razza o che avendo in comune le dimensioni piccole allora si comporteranno tutti nello stesso modo. Ogni cane è un soggetto a sè, inoltre, al di la della tipologia di cui fa parte e delle motivazioni che sono alla base di quest'ultima. Anzi, volendo trovare dei punti di contatto di solito si possono individuare nelle derive comportamentali dovute principalmente alla relazione instaurata con le persone di riferimento che mediamente non lasciano fare a questi cani la vita da cani, per essere chiari. Cosa si intende? Che i cani toy vengono trattati appunto come oggetti o come eterni bambini: tenuti sempre in braccio o dentro una borsetta, non vengono lasciati liberi di interagire con i conspecifici, sono ricoperti di una forma di affetto esasperata che gli crea una dipendenza non serena con la persona.
Che differenza c'è tra toy e nano
Se vi ponete questa domanda o siete degli amanti dei cani in generale e vi piace approfondire tutto ciò che riguarda l'universo cinofilo o siete davvero in procinto di acquistare un cane toy e non volete altro che quello, tanto da voler essere certi di non sbagliare l'acquisto. Ribadendo ancora una volta il nostro invito ad andare in canile e dare una famiglia a un cane che l'attende da tempo, cerchiamo di risolvere questo aspetto anche che, del resto, è una delle domande di ricerca più frequenti sui motori di ricerca quando si digita la parola "toy", appunto.
La differenza tra toy e nano sta nelle dimensioni o, meglio, in una singola misura che è l'altezza e che si prende dal garrese del cane. La statura del toy non deve superare i 28 centimetri, quella del nano può essere entro il range dei 29-35 centimetri.