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Gli afidi sono minuscoli insetti, di dimensioni che vanno da un millimetro a quattro millimetri, con corpi morbidi e ovali. Il nome scientifico dipende dalla specie, ma appartengono tutti alla famiglia Aphididae. Alcuni sono alati e in grado di spostarsi da una pianta all'altra, altri invece si stabiliscono su una sola per tutta la durata della loro vita.
Possono essere verdi, neri, gialli o rosa, infestano molti tipi di piante. In Italia tra le specie più comuni co sono l'afide nero della fava (Aphis fabae); l'afide del pesco (Myzus persicae) presente su alberi da frutto e germogli; e il pidocchio della rosa (Macrosiphum rosae) può essere di colore verde o rosa e si trova frequentemente sui germogli primaverili.
Trovarli in giardino può essere davvero una brutta sorpresa alla luce dei danni che possono causare alle nostre piante.
Perché gli afidi infestano le piante: ecco cosa li attira in giardino
Gli afidi sono attratti dai nostri giardini soprattutto perché qui possono trovare germogli e piante di cui nutrirsi. Inoltre i fertilizzanti più comuni possono aumentare l'attrattiva per questi parassiti poiché grazie ai livelli elevati di azoto nel terreno molte piante risultano più appetibili, soprattutto nei casi di eccessiva fertilizzazione.
Anche l'umidità gioca un ruolo importante: un ambiente umido e non ventilato, come quello delle serre, favorisce la crescita di intere colonie di afidi. Anche la tipologia di piante influisce sulla suscettibilità agli attacchi degli afidi: sono più esposte quelle che producono germogli teneri o hanno foglie fini, come le rose, i fagiolini, il basilico o le zucchine.
Il comportamento degli afidi è influenzato anche dai predatori come le coccinelle, i sirfidi e altri. Se questi sono limitati, magari a seguito dell'uso massiccio di pesticidi, gli afidi riescono a moltiplicarsi facilmente.
Cosa fanno i "pidocchi delle piante"
Le abitudini alimentari degli afidi sono alla base della distruzione dei giardini. Attraversi l'apparato boccale perforante-succhiante, simile a quello delle zanzare, sono in grado di perforare i tessuti delle piante per cibarsi della linfa. L'indebolimento generale delle piante di solito si traduce in foglie arricciate, ingiallite, cadenti. I germogli invece crescono deformati e risentono di una crescita lenta e stentata.
Gli afidi secernono anche una sostanza dolce chiamata melata quando si alimentano, e questa sostanza può cadere sulle foglie e favorire la crescita di fumaggine, un fungo nero che interferisce con la fotosintesi e ha l'aspetto di uno strato di fuliggine sulla foglia.

Ma i problemi causati dagli afidi non finiscono qui: questi insetti sono anche vettori di moltissimi virus delle piante che possono essere trasmessi attraverso la loro saliva. Questo è un altro motivo per cui anche un'infestazione leggera può avere un impatto più serio del previsto, specialmente all'interno di ambienti chiusi come le serre.
Come allontanare gli afidi dalle nostre piante
Per allontanare gli afidi dalle piante la prima contromossa da adottare è quella di incoraggiare la biodiversità del giardino attirando i predatori naturali. Per esempio, le tenere coccinelle sono spietate con gli afidi, così come le larve dei sirfidi e dei crisopidi.
Anche la semplice cura quotidiana può fare la differenza: un getto d'acqua forte (senza esagerare) sulle foglie può staccare gli afidi e aiutare la pianta a liberarsi, l'importante è farlo con cadenza regolare ogni due giorni.
È anche possibile trattare direttamente le aree infestate usando una soluzione a base di sapone di Marsiglia con acqua o infusione d'aglio o di ortica. Una volta ottenuto il preparato basta spruzzarlo sulle piante per prevenire l'infestazione.
Evitare l'eccesso di fertilizzazione e favorire una buona ventilazione tra le piante, soprattutto nelle serre, può rendere l'ambiente meno appetibile per loro.