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27 Novembre 2025
10:12

Chi è il petauro dello zucchero e perché non può essere un animale domestico

Il petauro dello zucchero è un marsupiale notturno e sociale e anche se è legale tenerlo in casa come animale "da compagnia", tra le mura domestiche non potrà mai vivere bene perché le sue esigenze ecologiche sono impossibili da replicare.

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Un petauro dello zucchero fotografato nel suo habitat naturale, in Australia

Il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps) è un piccolo marsupiale notturno che arriva dall'Australia e dalla Nuova Guinea. Capita spesso di vederlo proposto come "animale domestico", un compagno di vita esotico, morbido e curioso, capace di planare da un mobile all'altro grazie a una membrana di pelle che si estende tra le zampe. In realtà, nonostante sia possibile acquistarlo legalmente anche in Italia, il petauro dello zucchero rimane un animale selvatico a tutti gli effetti che non dovrebbe vivere in casa.

Ha esigenze ecologiche, sociali e comportamentali che poco hanno a che vedere con la vita in un appartamento e non è un animale domestico – come un cane o un gatto – plasmato da secoli o millenni di convivenza accanto a noi. Molti lo chiamano anche "scoiattolo volante", ma la somiglianza è solo superficiale. Il petauro è un marsupiale, più vicino ai canguri che ai roditori: le femmine hanno una tasca dove completano lo sviluppo dei piccoli e il suo modo di vivere è legato a ecosistemi complessi che non possono essere riprodotti tra quattro pareti.

Si può tenere il petauro dello zucchero in casa?

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I petauri possono essere acquistati e tenuti in casa come animali da compagnia, ma non significa che sia giusto farlo

Sì, in Italia il petauro dello zucchero è un animale legalmente acquistabile. Non rientra nell'elenco delle specie considerate pericolose e non è tutelato dalla Convenzione CITES in modo da vietarne la detenzione. Questo significa che, dal punto di vista normativo, può essere tranquillamente allevato, venduto, acquistato e tenuto come animale da compagnia. Ma legalità legalità non significa necessariamente che si giusto farlo.

Il petauro non è un animale domestico come cani e gatti: non ha attraversato migliaia di anni di convivenza con gli esseri umani e non si è adattato a vivere nelle nostre case e insieme a noi. È una specie selvatica esattamente come un leone, un delfino o un coccodrillo del Nilo e che, per vivere bene, ha bisogno di condizioni ecologiche e sociali impossibili da replicare e garantire completamente in cattività.

È infatti un animale notturno, abituato a muoversi tra i rami degli alberi, a socializzare con i membri del suo complesso gruppo sociale e a nutrirsi di cibi vari e legati alla stagione, come frutta, nettare di fiori, ma anche insetti. Tutti aspetti che sono stati plasmati in milioni di anni di evoluzione, che sono "scritti" nel suo DNA e nella sua biologia e che, inevitabilmente, la vita domestica non potrà mai replicare.

Dove vive e cosa mangia il petauro dello zucchero

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Il petauro è un marsupiale originario dell’Australia e della Nuova Guinea

Il petauro dello zucchero abita principalmente le foreste pluviali e le regioni boschive dell’Australia orientale, della Tasmania (dove è stato introdotto accidentalmente), della Nuova Guinea e di alcune isole vicine. Preferisce gli ambienti ricchi di alberi, dove può muoversi grazie alla sua capacità di planare da un ramo all'altro sfruttando la membrana che unisce polsi e caviglie. La sua dieta in natura è invece sorprendentemente varia.

Si nutre di linfa e nettare dei fiori, ricchi di zuccheri (per questo si chiama petauro "dello zucchero"), ma anche di insetti, piccoli vertebrati, resine, frutti e funghi. È un animale opportunista, cioè capace di adattare la propria dieta alle risorse disponibili in base all'ambiente e alle stagioni. Una dieta del genere è difficile da replicare in casa, dove spesso gli vengono offerte miscele poco bilanciate che possono portare spesso a carenze nutrizionali e a problemi di salute.

Come vivono e come si comportano gli "scoiattoli volanti"

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I petauri sono animali notturni e sociali, che vivono in piccoli gruppi familiari

Anche se vengono chiamati "scoiattoli volanti", i petauri dello zucchero non sono roditori, ma marsupiali. In natura vivono in gruppi familiari complessi, composti da diverse femmine, uno o più maschi e i giovani dell'anno. La loro è quindi una vita fortemente sociale: si cercano, dormono insieme nelle cavità degli alberi, si scambiano vocalizzazioni per rimanere in contatto e dedicano molto tempo a interagire e a prendersi cura reciprocamente.

Sono attivi principalmente di notte, quando escono in gruppo alla ricerca di cibo, esplorando il territorio e tenendosi costantemente in contatto tra loro con squittii, sibili e altre vocalizzazioni simili a cinguettii. La possibilità di muoversi in verticale, planare e esplorare un territorio tridimensionale non è solo un dettaglio: è parte della loro identità ecologica, tutte caratteristiche che dovrebbero rendere bene l'idea del perché questi animali non andrebbero tenuti in casa, spesso da soli.

Cosa succede ai petauri dello zucchero quando vivono in casa?

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In casa è praticamente impossibile replicare e garantire tutte le esigenze e le necessità ecologiche dei petauri dello zucchero

Quando vengono tenuti in cattività, tutti questi aspetti della loro ecologia entrano quindi pesantemente in conflitto con l'ambiente domestico. Il risultato è che molti petauri mostrano comportamenti alterati o veri e propri segnali di stress cronico. L'attività notturna, per esempio, non è facilmente compatibile con quella di una famiglia umana, e spesso gli animali vengono disturbati o tenuti in spazi piccoli e inadeguati per inevitabili esigenze di praticità.

La mancanza di spazio verticale e della possibilità di planare porta inevitabilmente a una "immobilità forzata" che può generare frustrazione, letargia o movimenti ripetitivi tipici dello stress. La solitudine è un altro problema molto serio: essendo animali sociali, un petauro tenuto singolarmente può sviluppare ansia, autolesionismo, aggressività o apatia. Infine, l'alimentazione domestica, anche se preparata con buone intenzioni, spesso non può riprodurre la complessità della sua dieta naturale.

Questo può portare a obesità, carenze di calcio, problemi dentali e altre patologie metaboliche e infatti quasi tutti i petauri in casa hanno spesso bisogno di integratori. Ecco quindi, in estrema sintesi, perché la vita in casa non permette a un petauro dello zucchero di essere davvero ciò che è: un marsupiale notturno, sociale e libero di muoversi tra gli alberi. E per quanto rimanga un animale indubbiamente affascinante e "simpatico" resta un animale selvatico che appartiene alla sua foresta, non al nostro salotto.

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