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In questi giorni, alcuni video e foto di serpenti avvistati a Ibiza hanno catturato l'attenzione di media e social anche qui in Italia. A colpire sono stati soprattutto alcuni avvistamenti fatti in mare, tant'è che in molti hanno addirittura parlato di un'invasione di "serpenti marini". Altri, invece, hanno erroneamente identificato nel protagonista di questa storia il biacco, un serpente innocuo e molto diffuso in Italia, ma che non è presente alle Baleari.
In realtà, il serpente che vive in alcune aree di Ibiza si chiama colubro ferro di cavallo (Hemorrhois hippocrepis), conosciuto qui in Italia anche come colubro sardo per la sua presenza in Sardegna. E no, non si tratta di un'invasione nel senso più allarmistico del termine, quanto piuttosto di un esempio (non isolato) di introduzione accidentale di specie aliene da parte degli esseri umani. Come ha infatti già spiegato a Fanpage.it l'erpetologo Antonio Romano, la vera emergenza a Ibiza non riguarda le persone, ma la biodiversità locale.
Il colubro ferro di cavallo non è infatti una specie originaria di Ibiza o delle altre isole Baleari. È una specie diffusa in Nord Africa e dell'area mediterranea occidentale, come la Penisola Iberica e parte della Sardegna. È proprio da qui che, secondo la maggior parte degli esperti, potrebbe essere iniziato il suo viaggio verso le Baleari. A partire dagli anni Duemila, con l'aumento delle importazioni di ulivi ornamentali dalla Spagna e dalla Sardegna, i serpenti sono poi arrivati sull'isola, nascosti nel terreno o tra le piante.
Qui hanno trovato un ambiente molto favorevole e senza predatori e hanno cominciato a riprodursi e a espandersi. Quella che oggi viene percepita come un'invasione è quindi il risultato di un processo iniziato diversi anni fa, che ha permesso alla specie di colonizzare gran parte dell'isola già da tempo, con effetti potenzialmente catastrofici sulla biodiversità e gli ecosistemi locali, in particolare per la lucertola delle Pitiuse (Podarcis pityusensis), una specie endemica di Ibiza e Formentera, preda preferita dei serpenti.
Come riconoscere il colubro ferro di cavallo: caratteristiche e dimensioni

Hemorrhois hippocrepis deve il suo nome ad alcune macchie scure a forma di ferro di cavallo che alcuni individui mostrano dietro alla testa. È un serpente di medie-grandi dimensioni, che può superare i 150 cm di lunghezza e arrivare persino a 190 cm, anche se la maggior parte degli individui resta più piccola. Ha un aspetto slanciato, con una colorazione che va dal marrone al grigio chiaro, punteggiata da macchie scure irregolari lungo il dorso.
Gli occhi sono grandi, con pupille rotonde, e il comportamento può essere abbastanza mordace: se si sente minacciato, tende a muoversi velocemente o a emettere soffi e colpi di muso per difendersi. Appartiene alla famiglia dei colubridi, la stessa del biacco (Hierophis viridiflavus) e di molte altre specie innocue diffuse in Europa e in Italia. Questo stretto legame di parentela spiega alcune somiglianze nell'aspetto, nel comportamento e nella dieta, anche se naturalmente ogni specie ha le sue particolarità ecologiche e comportamentali.
Dove vivono i colubri ferri di cavallo e cosa mangiano in natura

Il colubro ferro di cavallo è originario delle regioni del Nord Africa e del Mediterraneo Occidentale, in paesi come Spagna, Portogallo, Marocco, Algeria, Tunisia e parte della Sardegna. Come altri colubridi, preferisce ambienti caldi e soleggiati, con presenza di rocce, muretti a secco, cespugli e pietraie. Predilige le zone collinari e costiere, ma è in grado di adattarsi anche in contesti urbani e agricoli, se ci sono rifugi e prede a sufficienza. A Ibiza si è insediato soprattutto nelle zone rurali e nelle vicinanza dei centri abitati, dove abbondano i piccoli mammiferi.
La sua dieta, infatti, è composta principalmente da piccoli roditori, ma anche da lucertole, uccelli e uova. Caccia soprattutto durante il giorno e a Ibiza ha preso di mira soprattutto le piccole lucertole delle Pitiuse, una specie endemica che non è in grado di difendersi da un predatore che non dovrebbe trovarsi sull'isola e che quindi è gravemente minacciata dall'arrivo dei serpenti. Altrove, come in Penisola Iberica o in Nord Africa dove è autoctono, svolge invece un ruolo importante nel controllo delle popolazioni di piccoli vertebrati.
Il colubro ferro di cavallo è un serpente velenoso?

No, non è un serpente velenoso. Come tutti i membri della sua famiglia (i colubridi), anche Hemorrhois hippocrepis non possiede ghiandole velenifere né zanne specializzate. Non rappresenta quindi alcun pericolo per gli esseri umani, come invece alcuni titoli e post vogliono far credere. Anche se il suo comportamento può sembrare minaccioso quando viene disturbato (soffi, aggressività), il colubro ferro di cavallo non attacca mai se non è costretto e il suo morso, rarissimo, è superficiale e non causa alcun effetto.
Purtroppo, la disinformazione e la paura irrazionale dei serpenti contribuiscono alla persecuzione di questi rettili, che invece meritano di essere rispettati anche per il ruolo che svolgono negli ecosistemi. Inoltre, nonostante possa sembrare strano vederli in mare, visti i recenti avvistamenti di Ibiza, non è poi un evento così insolito, anche se non comunissimo. Tutti i serpenti sanno nuotare molto bene se per qualche motivo finiscono in acqua, inclusi il ferro di cavallo e il "nostro" biacco.
Cosa fare se si incontra un colubro ferro di cavallo

L'incontro con un qualsiasi serpente può comprensibilmente generare timore o persino panico, ma la prima regola da seguire è molto semplice: non fare nulla. Se si avvista un colubro ferro di cavallo o un qualsiasi altro serpente, è bene non avvicinarsi troppo e non tentare di catturarlo o di allontanarlo con bastoni o oggetti. Il serpente non si avvicinerà e si allontanerà tranquillamente da solo nella maggior parte dei casi, oppure possiamo anche essere tranquillamente noi a proseguire per la nostra strada lasciandolo lì dov'è.
Non bisogna toccarlo, raccoglierlo o, peggio ancora, ucciderlo: è un animale selvatico protetto in diverse regioni d'Europa e anche se a Ibiza la sua presenza è frutto di un'introduzione accidentale ed è oggetto di progetti e interventi di monitoraggio e controllo della popolazione, non giustifica atti di violenza. I serpenti sono a Ibiza da circa 2o anni e anche qui, con altre specie, sono praticamente ovunque da sempre. Fanno parte della fauna tanto quanto lucertole, volpi o uccelli. E proprio come loro, meritano rispetto e non sono un pericolo per nessuno.