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2 Agosto 2025
19:00

Chi è il cervone, il serpente innocuo che puoi trovare in giardino

Il cervone (Elaphe quatuorlineata) è un grosso serpente non velenoso molto diffuso in Italia e completamente innocuo per gli esseri umani. Vive in campagna e si nutre di roditori, uccelli, uova e lucertole. Se lo si incontra, basta osservarlo da lontano senza toccarlo, raccoglierlo o disturbarlo.

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Il cervone è uno dei serpenti più grandi d’Europa, ma non è velenoso ed completamente innocuo

Ama strisciare tra l'erba alta, nascondersi tra i muretti a secco, arrampicarsi sugli alberi ed è facile da avvistare in campagna. È uno dei serpenti più grandi e lunghi d'Europa, ma non c’è motivo di preoccuparsi, perché è anche non velenoso e completamente innocuo: si tratta del cervone (Elaphe quatuorlineata), una delle specie più diffuse e facilmente osservabili in Italia. È un colubride che può superare i due metri di lunghezza, ma non possiede veleno né mostra spesso il minimo segno di aggressività verso l'essere umano.

Assieme al più conosciuto biacco, è tra le specie di serpenti più comuni della Penisola. Lo si può incontrare soprattutto nelle regioni centro-meridionali, dalla Toscana alla Calabria, spingendosi anche in Sicilia, mentre è assente o più raro al Nord. Nonostante la sua ampia distribuzione, in alcune aree è in declino a causa della perdita di habitat, del clima che cambia e della persecuzione da parte degli esseri umani: molti lo uccidono per paura, non sapendo che si tratta di un animale protetto, fondamentale per gli ecosistemi e completamente innocuo.

Dove si può trovare il cervone?

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Gli adulti si riconoscono facilmente per il colore bruno–giallastro e per le quattro linee nere che hanno ai lati del corpo

Il cervone, come altri serpenti, predilige ambienti soleggiati e con vegetazione sparsa, come prati collinari, boschi radi, muretti a secco, campi coltivati e margini dei sentieri. Ama le zone calde e spesso si rifugia tra le pietre, in fessure del terreno o in vecchie tane abbandonate di altri animali. Non è raro avvistarlo anche vicino alle abitazioni rurali o nei giardini di campagna, dove va in cerca di prede o di un rifugio tranquillo.

Questa specie è così ben conosciuta e comune da essere ben nota anche in ambito culturale e religioso. A Cocullo, in Abruzzo, il cervone è protagonista della celebre "Festa dei serpari" nella giornata in cui si celebra San Domenico. Durante la cerimonia, numerosi serpenti (soprattutto cervoni) vengono raccolti e posati sul simulacro del santo e portati in giro per il paese. Cerimonie simili si trovano anche in Grecia, dove il cervone è rispettato e persino venerato in alcune tradizioni locali.

Di cosa si nutre il cervone?

Il cervone è un predatore agile e adattabile. La sua dieta è composta principalmente da lucertole, piccoli roditori, pulli di uccelli e uova, ma può catturare anche altri serpenti più piccoli o anfibi, adattandosi a ciò che l'ambiente gli offre. Spesso si arrampica sugli alberi proprio alla ricerca di nidi e uova, che ingoia e poi rompe con i muscoli del tronco. Come detto, non è un serpente velenoso e per uccidere la preda la afferra con forza e la stritola, avvolgendola nel suo corpo muscoloso in una sorta di blanda costrizione.

Una volta uccisa, la ingoia tutta intera, grazie alla notevole elasticità della sua mandibola. È un animale prevalentemente diurno, molto attivo nelle ore calde, soprattutto in primavera e inizio estate. Un cervone adulto si riconosce per il suo colore bruno-giallo e per le due coppie di linee nere che ha lungo i lati del corpo, da qui quatuorlineata. I giovani, tuttavia, hanno un aspetto molto diverso, sono più chiari – quasi bianchi – e hanno il corpo maculato.

Cosa fare se si incontra un cervone

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Gli individui giovani sono invece più chiari e hanno il corpo maculato

Incontrare un cervone non è in realtà motivo di preoccupazione: non è pericoloso e, nella maggior parte dei casi, cercherà di allontanarsi appena percepisce la nostra presenza. L'unica cosa da fare è osservarlo a distanza, senza cercare di toccarlo, raccoglierlo o disturbarlo. È un animale selvatico e, come tale, deve essere lasciato libero di muoversi nel suo ambiente. Se invece ne troviamo uno ferito, bloccato in una rete o intrappolato in un luogo da cui non può uscire, si può contattare un Centro di Recupero per Animali Selvatici (CRAS) oppure i vigili del fuoco.

Gli operatori valuteranno le condizioni dell'animale e, se non necessita di cure, lo rilasceranno in natura in posto più sicuro e tranquillo. Il cervone è uno dei tanti serpenti che compongono la ricca e variegata erpetofauna italiana. Come altri predatori, è un alleato prezioso, che tiene sotto controllo il numero di piccoli roditori e contribuisce a mantenere in salute gli ecosistemi naturali e agricoli. Conoscerlo e rispettarlo è il primo passo per imparare a non avere paura di questa specie (e altri serpenti) ed evitare inutili stragi.

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