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4 Dicembre 2025
11:49

Chi è davvero il ghepardo, il mammifero più veloce del mondo

Il ghepardo (Acinonyx jubatus) grazie alla capacità di raggiungere i 128 km/h è il mammifero terrestre più veloce. Ma la sua sopravvivenza è in pericolo a causa dell'uomo.

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Il ghepardo è classificato come "vulnerabile" all’estinzione dalla IUCN

Il ghepardo (Acinonyx jubatus) è il mammifero terrestre più veloce del mondo. Questo felino dal corpo slanciato è lungo tra i 110 e i 140 cm, a cui si aggiungono 65–80 cm di coda, mentre il peso varia generalmente tra 40 e 60 kg, con i maschi leggermente più grandi delle femmine.

La vera caratteristiche che lo contraddistingue da ogni altro felide è la velocità che riesce a raggiungere durante gli scatti di corsa, può arrivare infatti a raggiungere punte attorno ai 104–112 km/h.

Caratteristiche principali dei ghepardi

Le caratteristiche principali del ghepardo sono senza dubbio la velocità e l’agilità. Possiede zampe lunghe e snelle, una colonna vertebrale molto flessibile, un torace profondo per ospitare i grandi polmoni, e una struttura corporea evolutasi appositamente per la corsa.

Anche gli organi interni sono specializzati per questo scopo, a cominciare dalle vie respiratorie ampie, polmoni e cuore ben sviluppati. Persino i canini sono relativamente piccoli se paragonati a quelli di altri felidi, proprio per favorire un’apertura nasale maggiore e massimizzare l’ossigenazione durante la caccia.

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Il ghepardo si distingue per essere uno straordinario velocista, abilità che gli vale il titolo di mammifero più veloce del mondo

Il tutto per avvicinarsi alla velocità raggiunte dalle sue prede abituali: l'antilope springbok (Antidorcas marsupialis) che raggiunge gli 88 km/h e la gazzella di Thomson (Eudorcas thomsoni). Il ghepardo raggiunge velocità analoghe, o solo leggermente superiori, ma a fare la differenza è un'accelerazione eccezionale. È in grado di effettuare alcuni brevi scatti della durata di pochi secondi in cui raggiunge le sue velocità di punta, ed è così che conquista la sua preda.

Per minimizzare l'attrito con il terreno e consentire uno scatto maggiore le zampe sono dotate di artigli non retrattili a differenza di quelle totalmente retrattili degli altri felini, caratteristica analoga alla morfologia delle zampe dei canidi.

Persino le fibre muscolari del ghepardo svelano la sua natura di velocista della natura: la sua muscolatura infatti è composta fino all'83% da fibre bianche. Queste, a differenza delle fibre rosse, hanno una maggiore velocità di contrazione e sono quindi più adatte alla velocità.

C'è poi una caratteristica peculiare, che non ha a che fare con la corsa, a rendere il ghepardo molto particolare: fanno le fusa. Quando parliamo di felini facciamo riferimento al vasto gruppo dei Felidae di cui fanno parte due sottofamiglie, quella dei panterini che comprende leone, tigre, leopardo, giaguaro, e quella dei felini che include il gatto domestico, il puma e anche il ghepardo. Questa distinzione scientifica spesso nel linguaggio comune viene meno, sostituita dall'estensione di felino come termine ombrello, ma si ritrova invece in alcuni comportamenti comuni a tutti i felini, tra cui appunto la capacità di fare le fusa, cosa che i panterini non riescono a fare.

Dove vivono e cosa mangiano i ghepardi

I ghepardi si trovano soprattutto nelle savane, nelle praterie aperte e nelle zone di erbe alte dell’Africa sub-sahariana, con un piccolo gruppo che sopravvive in alcune regioni dell’Iran. Prediligono ambienti semi-aperti, dove la conformazione del terreno e la visibilità permettono loro di sfruttare al meglio la velocità nella caccia.

La dieta del ghepardo è strettamente carnivora: si ciba principalmente di mammiferi di taglia piccola o media, come varie gazzelle, antilopi giovani, lepri, piccole antilopi e, a volte, uccelli. Tende a predare durante le ore diurne, più spesso all’alba o al tramonto, per evitare la concorrenza con predatori notturni come leoni e iene, e per sfruttare la luce e la visibilità nella savana.

Quante sottospecie di ghepardi esistono

Il ghepardo (Acinonyx jubatus) è una singola specie, ma viene suddiviso in diverse sottospecie e popolazioni, alcune delle quali estremamente vulnerabili. Tra queste c'è il ghepardo sudafricano (Acinonyx jubatus jubatus), noto anche come ghepardo dell'Africa orientale. È la sottospecie di ghepardo più grande con gli esemplari di dimensioni maggiori registrati in Kenya.

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Ghepardo nel Parco del Masai Mara, Kenya

Nel continente africano esistono però anche altre sottospecie come il ghepardo centrafricano (Acinonyx jubatus soemmeringii) diffuso prevalentemente in Sudan. Molto simile per dimensione ai vicini dell'Africa orientale, abita praterie e zone semi-aride della Repubblica Centrafricana, Ciad, Etiopia, Eritrea, Gibuti, Egitto, Somalia e Sudan.

C'è poi il ghepardo dell'Africa nord-occidentale (Acinonyx jubatus hecki) che si distingue per le abitudini maggiormente notturne rispetto alle altre popolazioni.

Il ghepardo però non è diffuso solo in Africa, ma anche in Asia, con la rarissima sottospecie asiatica, Acinonyx jubatus venaticus, che tende ad avere corporatura mediamente più piccola e un manto più chiaro e fitto rispetto a quelle africane. Secondo la IUCN è in pericolo critico di estinzione.

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Il ghepardo asiatico tende ad avere un manto leggermente più chiaro rispetto alle popolazioni africane
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