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9 Luglio 2025
18:30

Che differenza c’è tra tortora e piccione: come distinguere questi due uccelli comuni

Tortore dal collare e piccioni sono due columbidi molto comuni in città, ma diversi per aspetto, comportamento e abitudini. Il piccione è più urbano e confidente, la tortora più schiva e riservata. Entrambi sono però due specie che si sono adattate alla perfezione a vivere accanto agli esseri umani.

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Piccioni e tortore dal collare sono uccelli strettamente imparentati, ma molto diversi per aspetto e abitudini

Tortore, piccioni, colombi e colombelle. Spesso facciamo ancora molta confusione nel chiamare i vari columbidi che vivono nel nostro paese, finendo per confondere tra loro specie anche molto diverse. Pur appartenendo tutti alla stesse famiglia – columbidae – il mondo dei colombi, delle tortore e affini è infatti molto più variegato di quanto pensiamo. Oltre al classico piccione di città, infatti, nei nostri cieli e nelle nostre campagne volano anche tortore dal collare, tortore selvatiche, colombacci e colombelle.

Tuttavia, le specie più diffuse anche in ambienti urbani – se escludiamo per il momento il sempre più urbanizzato colombaccio – sono soprattutto due: il piccione, ovvero la forma domestica del colombo selvatico, e la tortora dal collare orientale, una specie arrivata da lontano, ma ormai sempre più a suo agio anche nei centri abitati italiani. Ma come si distinguono questi due uccelli? E in cosa differiscono per abitudini e comportamento?

Come distinguere una tortora da un piccione

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Il piccione domestico è robusto e spesso con piumaggio grigio–nero con riflessi verdi e violacei sul collo

Anche se tortore e piccioni fanno parte della stessa famiglia, non è così difficile distinguerli una volta che si impara a osservare alcuni dettagli. Il piccione (Columba livia domestica) ha una corporatura robusta, collo corto e petto largo. La colorazione può variare molto: i più comuni sono grigi con riflessi verdi e violacei sul collo, ma esistono anche individui bianchi (le famose colombe), neri o chiazzati, a causa della loro origine domestica. Le ali sono larghe, il volo potente e diretto, e spesso li vediamo camminare tutti impettiti nelle piazze e sui marciapiedi.

La tortora dal collare (Streptopelia decaocto), invece, è più slanciata, elegante e snella. Ha un piumaggio uniforme color beige-rosato, con ali grigio chiaro e una caratteristica mezzaluna nera con bordo bianco sulla nuca, da cui prende il nome (il famoso collare). Il suo volo è più leggero, quasi ondulato, e anche a terra si muove con passi più delicati. Anche canto è molto diverso: il piccione emette il classico "gru-gru", profondo e vibrante, mentre la tortora ripete una sequenza ritmata e monotona "duuu-duuu-du".

Dove vivono e quali abitudini hanno tortore e piccioni?

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La tortora dal collare è più fine ed "elegante", color beige–rosato e con un mezzo "collarino" nero dietro la nuca

Il piccione di città è in realtà una forma ormai rinselvatichita di un uccello domestico, il cui antenato selvatico (quasi del tutto scomparso) viveva sulle pareti rocciose e tra le scogliere a picco sul mare. Fuggendo dalla cattività o venendo liberato dalle colombaie e dagli allevamenti domestici, è tornato alla vita libera adattandosi perfettamente agli ambienti urbani, dove trova cibo abbondante e pochi predatori. Nidifica in cavità, su cornicioni, sottotetti e strutture in cemento e ormai su qualsiasi atra superficie orizzontale, spesso in colonie numerose.

La tortora dal collare è invece una "nuova" arrivata in Europa. Ha iniziato la sua naturale espansione dal Medio Oriente a partire dal secolo scorso, arrivando in Italia intorno agli anni 40-50. Si è adattata anche lei con sorprendente facilità alle città, dove però resta però più discreta del piccione. Nidifica soprattutto sugli alberi, spesso conifere, e più raramente su strutture artificiali, ma sempre con una certa riservatezza. Costruisce un nido fatto di rametti incrociati, dove depone solitamente due uova.

Sono entrambi uccelli molto prolifici e adattabili, caratteristiche abbastanza diffuse tra i columbidi. Anche il colombaccio (Columba palumbus), infatti, un tempo diffuso quasi esclusivamente nei boschi, sta piano piano conquistando l'ambiente urbano. I piccioni sono però più confidenti e sociali. Vivono e si muovono spesso muovono in gruppo, frequentano con insistenza i luoghi affollati e interagiscono più facilmente con noi. Le tortore, invece, tendono a stare in coppie o piccoli gruppi familiari, mostrando spesso un'indole più tranquilla e riservata.

Cosa mangiano tortore e piccioni

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Le tortore sono di solito più time e schive dei piccioni

Ma nonostante le differenze nel piumaggio e nelle abitudini, tortore e piccione condividono come altri columbidi una dieta molto simile. Bacche, semi, granaglie e cereali rappresentano la base della loro alimentazione, ma nei contesti urbani, entrambi si adattano bene a ciò che trovano, compresi avanzi di cibo umano, briciole e rifiuti lasciati a terra. Il piccione, più audace, può arrivare a rovistare tra i cassonetti, mangiare persino carne o accettare il cibo direttamente dalle mani delle persone.

Questa sua flessibilità alimentare ha contribuito enormemente alla sua diffusione e al suo successo ecologico. In natura, mangerebbe principalmente di semi di graminacee, legumi, bacche, ma anche piccoli invertebrati. La tortora dal collare è comunque più selettiva. Predilige semi piccoli, come quelli delle piante erbacee, e si nutre soprattutto in zone tranquille, a terra o vicino agli alberi. Si avvicina di rado agli esseri umani per cercare cibo, anche se non disdegna le mangiatoie piazzate in inverno in giardini e terrazzi.

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