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24 Settembre 2025
12:30

Che differenza c’è tra orso bruno e orso marsicano: le caratteristiche dei due plantigradi presenti in Italia

In Italia vivono due popolazioni di orsi: l’orso bruno europeo e l’orso marsicano, rarissima sottospecie presente solo nell’Appennino centrale. Si differenziano per dimensioni, mantello e anche per temperamento.

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In Italia sono presenti due popolazioni di orsi, distinte tra loro che a causa della geografia del nostro paese non entrano mai in contatto. Questo isolamento ha permesso col tempo la distinzione genetica tra l'orso bruno europeo (Ursus arctos arctos), diffuso largamente in tutto in tutto il continente e presente in Italia nella zona delle Alpi trentine, e l'orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), la sottospecie di orso più rara al mondo, presente solo sull'Appennino centrale italiano.

Il suo nome deriva dalla regione della Marsica, culla di questa popolazione nel cuore dell’Abruzzo. Nonostante la rarità e l'importanza per la biodiversità, l'orso marsicano è a rischio di estinzione e può contare su una popolazione di circa 50-60 individui, costantemente minacciati da impoverimento genetico e dall'essere umano.

Come sono fatti gli orsi bruni e gli orsi marsicani: le caratteristiche fisiche

Proprio l'isolamento geografico ha determinato la differenziazione genetica tra i due gruppi e le conseguenti differenze fisiche e comportamentali, che in alcuni casi possono anche essere molto marcate.

Per quanto riguarda le differenze fisiche, l'orso bruno pur non essendo grande come altre specie, resta comunque di stazza imponente: i maschi adulti possono raggiungere i 250 chilogrammi di peso, mentre le femmine si aggirano intorno ai 150. La pelliccia è di colore marrone con sfumature che vanno dal fulvo chiaro al quasi nero, e il mantello appare generalmente uniforme. La struttura fisica è massiccia, con spalle muscolose e arti possenti.

L’orso marsicano, pur appartenendo alla stessa specie dell’orso bruno, si distingue per una stazza ridotta. È mediamente più piccolo e più snello, con un peso che raramente supera i 200 chilogrammi nei maschi. Il mantello ha una tonalità bruna più chiara, spesso tendente al rossiccio, con peli che danno l’impressione di una pelliccia meno folta rispetto a quella dei parenti alpini. Inoltre, la testa appare più allungata e le orecchie leggermente più pronunciate, conferendo al suo profilo un aspetto particolare che lo rende riconoscibile agli occhi più esperti.

Cosa mangiano gli orsi che vivono in Italia

La dieta degli orsi varia in base alla stagione e all'opportunità ma per la maggior parte è composta di elementi vegetali. Sia l’orso bruno alpino che l’orso marsicano appenninico sono onnivori opportunisti: si nutrono di quello che la natura mette loro a disposizione in un dato periodo dell’anno.

In primavera prediligono germogli, bacche e piccoli animali, mentre in estate la loro attenzione si sposta su frutti di bosco, insetti e occasionalmente carogne. Anche se in qualche caso non disdegnano i cerbiatti. Con l’arrivo dell’autunno, periodo cruciale per accumulare riserve di grasso in vista del periodo di ibernazione, si alimentano di ghiande, castagne, bacche e frutti selvatici.

Nei rari episodi di predazione su animali domestici, la scelta ricade solitamente su pecore o capre lasciate incustodite, ma si tratta di comportamenti sporadici e non rappresentano la parte principale della dieta.

Quali sono le differenze tra le due specie di orsi italiani?

Sebbene l’orso bruno e l’orso marsicano appartengano alla stessa specie, le differenze tra le due popolazioni sono evidenti. L’orso bruno alpino è in media più grande e robusto, con una massa corporea che può superare di parecchio quella dell’orso marsicano. Quest’ultimo invece ha una corporatura più leggera, che gli consente di muoversi agilmente tra i boschi e i pendii dell’Appennino.

Anche a livello comportamentale esistono delle differenze significative. Tutti gli orsi tendono a evitare l'essere umano in ragione della diffidenza innata nei confronti della nostra specie. Ad eccezione delle femmine con i cuccioli, da sempre considerata la categoria più pericolosa da incontrare perché preferiscono neutralizzare la minaccia percepita allo scopo di proteggere la prole. Il caso più tragico e tristemente noto è quello di Andrea Papi, 26enne trentino ucciso nel 2023 dall'orsa JJ4, in quel momento accompagnata dal suo piccolo.

Gli orsi marsicani invece sono tendenzialmente meno aggressivi. Questo tratto, secondo lo zoologo Paolo Ciucci, tra i maggiori esperti al mondo della sottospecie marsicana, può essere dovuto a due circostanze: la selezione involontaria da parte dell'uomo che negli anni passati ha perseguitato gli individui più confidenti o temerari. Oppure, l'isolamento della popolazione appenninica che potrebbe aver contribuito a ridurre la variabilità genetica della popolazione, e tra i caratteri perduti potrebbe esserci proprio l'aggressività.

In quali zone vivono gli orsi bruni e quelli marsicani

Gli orsi bruni in Italia si concentrano soprattutto sulle Alpi centro-orientali, con il Trentino come roccaforte principale. Secondo l'ultimo Rapporto Grandi Carnivori, qui vivono circa 100 orsi bruni. Ma non sono stati sempre questi i numeri: nel 1999 sulle Alpi trentine era rimasto uno sparuto gruppo composto da tre orsi maschi, inevitabilmente destinati a estinguersi. Benché l'orso bruno europeo non fosse una specie a rischio di estinzione, dato che poteva contare su una popolazione totale europea di diverse decine di migliaia di individui, le istituzioni locali unirono le forze per salvare il gruppo trentino.

Nei primi anni Duemila quindi il Parco Adamello Brenta con la Provincia Autonoma di Trento ha usufruito  di un finanziamento dell’Unione Europea per avviare il Progetto Life Ursus, finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di 10 orsi provenienti dalla Slovenia.

A seguito di questo programma di reintroduzione, la popolazione si è rafforzata e è oggi stabile, anche se limitata numericamente rispetto ad altre aree europee come la Slovenia o i Balcani. L’habitat alpino offre ampie foreste, praterie d’alta quota e vallate che permettono all’orso di trovare cibo e rifugi.

L’orso marsicano invece ha un’area di distribuzione molto più ristretta. Vive quasi esclusivamente nel cuore dell’Appennino centrale, in particolare nell'area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), che rappresenta la sua roccaforte storica. Questa concentrazione geografica lo rende particolarmente vulnerabile: malattie, incidenti o frammentazione dell’habitat hanno un impatto molto forte sul numero complessivo degli individui.

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