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Quando ci capita di veder sfrecciare un animaletto con un numero indecifrato di zampe, spesso lo chiamiamo genericamente centopiedi o millepiedi. In realtà, questi nomi comuni vengono usati per distinguere due gruppi molto diversi di artropodi, ovvero i chilopodi (i centopiedi) e i diplopodi (i millepiedi). Entrambi appartengono al grande phylum degli artropodi, come insetti, ragni e crostacei, ma appartengono a due classi di miriapodi (gli artropodi con tante zampe, semplificando molto) molto diverse e che hanno seguito percorsi evolutivi separati.
La differenza non è solo nel numero di zampe (che non sono davvero né cento né mille) come i nomi suggeriscono in modo ingannevole, ma anche nel corpo, nell'habitat, nel comportamento e nel ruolo ecologico. In Italia vivono tante specie diverse sia di chilopodi che di diplopodi, alcune anche molto vicine a noi e spesso "ospiti" delle nostre case, come la velocissima Scutigera coleoptrata, e i classici millepiedi come quelli del genere Pachyiulus che vediamo in tutti i giardini e le aiuole, anche in città.
Come sono fatti centopiedi e millepiedi: le caratteristiche fisiche che li distinguono

A un primo sguardo, millepiedi e centopiedi sembrano artropodi molto simili tra loro. Hanno un corpo allungato e segmentato, tante paia di zampe, antenne mobili. Ma osservandoli meglio, le differenze emergono abbastanza chiaramente. Generalmente, nei chilopodi (i centopiedi) il corpo è più appiattito e flessibile, con un solo paio di zampe per segmento. Sono poi predatori attivi, dotati di zanne velenifere, i forcipuli, che usano per immobilizzare le prede. Si muovono inoltre molto rapidamente e hanno antenne lunghe e sottili.
I diplopodi (i millepiedi), invece, hanno un corpo dalla forma cilindrica e più rigido, con due paia di zampe per segmento. Non sono predatori, ma detritivori, ovvero si nutrono soprattutto di materiale vegetale in decomposizione. Le loro antenne sono corte e tozze, e il movimento è molto più lento e regolare. Semplificando un po', i centopiedi hanno meno zampe, corrono e cacciano, mentre i millepiedi si muovono lenti tra foglie e lettiere per "ripulire" il suolo dalla materia organica.
Dove vivono generalmente diplopodi e chilopodi

I due gruppi sono quindi molto diversi per caratteristiche e abitudini, differenze che si riflettono inevitabilmente anche nelle preferenze di habitat. Sebbene esistano notevole differenze tra le varie specie, i centopiedi generalmente prediligono luoghi umidi, ma con possibilità di cacciare piccoli insetti e altri invertebrati. Si trovano facilmente sotto pietre, tronchi, foglie secche, all'interno di grotte e caverne, ma anche in casa, soprattutto in garage, cantine e seminterrati, dove cacciano prede "domestiche" come mosche, zanzare o blatte.
I millepiedi vivono soprattutto nei suoli molto ricchi di humus, per esempio nella lettiera dei boschi, negli orti e nei giardini e nelle aiuole, dove svolgono un ruolo importante nel ciclo della materia organica. Amano l'umidità costante e la penombra e difficilmente si avventurano in ambienti aridi o troppo secchi o caldi. Anche in questo caso, naturalmente, ci sono notevoli differenze tra i vari sottogruppi e le varie specie.
Centopiedi e millepiedi pungono?

Trovando spesso in casa sia millepiedi che centopiedi è più che comprensibile chiedersi se questi artropodi possono pungere o mordere. Anche da questo punto di vista, tuttavia, ci sono molte differenze tra i due gruppi. I millepiedi, infatti, non possono né mordere né pungere. Sono del tutto innocui sia per noi esseri umani che per i nostri animali domestici. Alcune specie, se disturbate o maneggiate, possono però secernere sostanze irritanti o dal cattivo odore che potrebbero lasciare un leggero arrossamento sulla pelle sensibile, ma niente di grave.
I centopiedi, invece, sono predatori formidabili armati di morso velenoso. In Italia, però, le specie presenti non rappresentano un pericolo serio per gli esseri umani. Anche le specie più grandi, come le famigerate scolopendre, possono al massimo causare dolore locale, gonfiore e rossore, simili a una puntura di vespa o di ape. Per gli animali domestici, soprattutto di piccola taglia, può risultare fastidioso, ma raramente pericoloso. L'unica raccomandazione è, ovviamente, non raccoglierli o maneggiarli a mani nude.
Perché questi artropodi entrano in casa e come fare se ne vedi uno

Sia centopiedi che millepiedi, vivendo anche in ambienti rurali e urbani, possono talvolta finire dentro casa. Il motivo per cui si intrufolano in casa è quasi sempre legato al fatto che le nostre abitazioni, soprattutto alcuni ambienti come garage e cantine, possiedono condizioni ambientali ideali – come umidità e temperatura – per un rifugio sicuro, nel caso dei millepiedi, o piccole prede, per quanto riguarda invece i centopiedi. Se capita, tuttavia, non c'è motivo di allarmarsi.
Se infatti ci troviamo in casa un millepiedi o un qualsiasi altro miriapode, basta raccoglierlo delicatamente con un bicchiere e un foglio e riportarlo all'aperto. Non vanno schiacciati, sia perché svolgono un ruolo molto importante anche per gli ecosistemi agricoli e urbani, sia perché non rappresentano una reale minaccia né sono pericoli. Nel caso di una scolopendra, naturalmente, meglio comunque evitare di avvicinarsi a mani nude. Bastano in realtà anche semplicemente una scopa e una paletta.
In alcuni casi, però, forse potrebbe essere anche il caso di provare a convivere con alcuni di questi artropodi. Se per esempio ci sono scutigere in cantina o in garage – ambienti che naturalmente non frequentiamo assiduamente durante tutto il giorno – la loro presenza può tornarci molto utile. Questi piccoli e rapidi centopiedi, sono infatti predatori formidabili e cacciano ragni, mosche, scarafaggi e tanti altri piccoli invertebrati. Insomma, ci aiutano a tenere "puliti" gli ambienti preferiti da molti animali considerati generalmente molto più fastidiosi.