
Farfalle e falene formano il grande e variegato ordine degli insetti lepidotteri, che conta oltre 160 mila specie diverse nel mondo. Si tratta infatti di un gruppo vastissimo, fatto di specie e forme infinite, da quelle grandi e colorate ad altre minuscole e poco appariscenti. La distinzione tra farfalle e falene non è però così netta, da un punto di vista scientifico o tassonomico. È più che altro una suddivisione pratica per noi, che nasce sia dalle abitudini che dall'aspetto. Generalmente le farfalle sono diurne e molto colorate, mentre le falene sono perlopiù notturne e dai toni smorzati. Tuttavia, come sempre accade in natura, non mancano le eccezioni.
Caratteristiche fisiche di falene e farfalle

I lepidotteri sono un ordine di insetti caratterizzati da ali coperte di minuscole scaglie sovrapposte, che al microscopio ricordano delle tegole o le tessere di un mosaico. È proprio questa struttura a restituire i colori, talvolta sgargianti, che conosciamo bene nelle farfalle, ma anche le tinte più sobrie e mimetiche tipiche di molte falene. Sia farfalle che falene passano attraverso una metamorfosi completa, forse la più iconica e conosciuta tra tutti gli insetti.
Dall'uovo nasce la larva, il bruco, che poi si chiude in un bozzolo chiamato pupa o crisalide da cui fuoriesce l'individuo adulto e alato. Le quattro ali dei lepidotteri, due anteriori e due posteriori, sono sottili, ma resistenti e possono avere forme diverse a seconda della specie e delle abitudini. L'apparato boccale si chiama spiritromba o proboscide, ed è una "cannuccia" perfetta per succhiare il nettare. Si arrotola e si distende come le "trombette" che usiamo a carnevale o nelle feste, le lingue di Menelik.
Le antenne, invece, hanno un ruolo fondamentali per l'orientamento e la percezione degli odori, e proprio qui si nota una delle differenze più riconoscibili tra farfalle e falene.
Analogie e differenze

Come già anticipato, non esiste una divisione tassonomica che separi nettamente falene e farfalle, ma osservandole da vicino emergono alcune differenze pratiche evidenti. Le farfalle tendono ad avere colori più accesi, che servono come avvertimento per i predatori o per comunicare con i conspecifici, mentre le falene di solito hanno tonalità più smorzate, perfette per mimetizzarsi tra cortecce e foglie. Anche il modo in cui vengono "chiuse" a riposo è diverso: le farfalle posizionano le ali in verticale sopra il corpo (mostrando la pagina inferiore), mentre le falene le lasciano più aperte, distese o leggermente inclinate lateralmente (mostrando la pagina superiore).
Le antenne sono un altro tratto distintivo: sottili e con una piccola "clava" terminale nelle farfalle, piumose o filiformi nelle falene, soprattutto nei maschi. C'è poi la differenza forse più conosciuta di tutte, quella che usiamo comunemente per separare una farfalla da una falena, le abitudini. Le farfalle tendono a essere più attive di giorno, mentre le falene invece popolano la notte, orientandosi grazie alla luce della luna e delle stelle.
In natura, però, non mancano specie che ribaltano questi schemi, mostrando ancora una volta quanto sia sfumata la distinzione tra i due gruppi. Esistono infatti numerose falene che come le farfalle sono attive di giorno e con la luce del sole. Tuttavia, la maggior parte continua a mantenere le differenze nella forma della antenne e nel modo in cui chiudono le ali. Sono probabilmente questi due i tratti più distintivi che permettono di riconoscere una falena da una farfalla.
Perché falene e farfalle entrano in casa

A tutti è capitato di trovarsi una falena in cucina o in camera, magari sorpresa a sbattere volando contro una lampadina accesa. Le farfalle, essendo diurne, difficilmente si avventurano negli ambienti domestici, anche se può comunque succedere. Tuttavia le falene, essendo notturne e volando orientandosi con la luce della luna e delle stelle, sono molto più comuni nelle nostre case. Spesso entrano perché confuse o disorientate dalle lampadine o dai neon, ma a in alcuni casi lo fanno anche in maniera deliberata.
Le famose "farfalline della pasta" (principalmente Plodia interpunctella) sono in realtà falene e le loro larve si nutrono di farine, cereali, pasta e frutta secca. Ecco perché possono spesso infestare scaffali e dispense delle cucine. Fortunatamente non sono pericolose, anche se possono essere piuttosto fastidiose. Conservare gli alimenti in contenitori sigillati ed ermetici è l'unico modo efficace per evitare di avere la casa invasa da queste piccole e tenaci falene.