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In estate non si abbandonano solo cani e gatti, ma anche animali ben più strani ed esotici, e in cima a questa strana lista ci sono i pitoni. Proprio un pitone reale (Python regius) è stato protagonista di un insolito ritrovamento a Cassiglio, in provincia di Bergamo in alta Valle Brembana. L'animale si trovava all'interno del cofano di un'automobile.
Il recupero del pitone nel Bergamasco
Non sono solo i mici a infilarsi nelle auto, anche i pitoni apprezzano l'ambiente caldo creato dal motore appena spento. E proprio all'interno di un veicolo parcheggiato nel paese bergamasco di Cassiglio è stato trovato un pitone reale.
L'animale è stato notato da un passante che ha allertato i Vigili del Fuoco. Gli operatori sono subito intervenuti sul posto per recuperare il rettile la cui storia è stata condivisa nel gruppo Facebook "Valle Brembana di tutto di più" corredata da foto e video del recupero.
Il rettile originario dell'africa probabilmente è stato abbandonato dalla persona che lo deteneva in cattività, oppure è scappato. Non è raro che con il sopraggiungere dell'estate animali esotici vengano liberati in natura da persone inconsapevoli. Animali provenienti da habitat diversi rischiano di provocare gravi danni all'interno dell'ecosistema in cui vengono liberati, nella maggior parte dei casi, invece, essendo abituati a vivere in cattività rischiano di non sopravvivere da soli.
In ogni caso liberarli è una leggerezza che non dovrebbe mai verificarsi.
Chi è il pitone africano: il costrittore in cattività
Il pitone reale (Python regius), è un serpente costrittore e non velenoso originario del continente africano. Uccide le sue prede comprimendole con il proprio corpo fino a provocarne la morte per arresto circolatorio.
La lunghezza media di un adulto va dai 90 a 150 centimetri, ma alcuni esemplari possono raggiungere anche i 180 centimetri di lunghezza. Il peso di un individuo adulto si aggira intorno a 1 o 2 chili. Si tratta di uno dei pitoni più piccoli, ma sfortunatamente anche più presenti in cattività.
È noto anche con il nome inglese di Ball Python, letteralmente "pitone palla", in ragione della caratteristica posa che assume quando si sente minacciato: testa e collo si ritraggono all'interno delle spire in una palla formata dal corpo stesso dell'animale.