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15 Dicembre 2025
13:59

Carabinieri trovano un lupo chiuso in gabbia: la scoperta in un blitz antidroga a Foggia

Durante un blitz antidroga a Foggia i Carabinieri hanno trovato anche un lupo chiuso in gabbia. Ora sarà affidato a un centro di recupero dove si valuterà se potrà tornare in natura.

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Il lupo trovato dai Carabinieri durante un’operazione antidroga a Foggia

Tra le campagne alla periferia di Foggia, nel corso di un'operazione antidroga che ha portato all'arresto di 24 persone, i Carabinieri si sono trovati davanti a una scena inaspettata: un lupo vivo e vegeto, rinchiuso all'interno di una piccola gabbia. Il lupo, una specie selvatica che non può essere in alcun modo tenuta in cattività da un privato, "apparterrebbe" a uno degli arrestati ed è stato trovato durante l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dall'autorità giudiziaria per limitare la libertà degli indagati in attesa del processo.

Una volta scoperto l'animale, sono poi intervenuti i Carabinieri Forestali del NIPAAF, il nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale. Si tratta di un reparto specializzato dell'Arma che si occupa di reati contro l'ambiente, gli animali e il patrimonio naturale. Insieme a loro, sul posto sono arrivati anche i medici veterinari dell'ASL di Foggia, responsabile, tra le altre cose, dei controlli sullo stato di benessere e detenzione degli animali.

Il lupo verrà ora trasferito in un centro per il recupero della fauna selvatica, strutture specializzate che accolgono animali feriti, sequestrati o in difficoltà, con l'obiettivo di curarli e, quando possibile, prepararli a un ritorno in natura. Qui il lupo sarà sottoposto a esami più approfonditi per valutare le sue condizioni fisiche e, per quanto possibile, riuscire a ricostruire la sua origine e la sua storia.

I lupi in Italia – nonostante il recente declassamento del loro status di protezione – sono una specie comunque protetta dalla legge. La loro cattura, detenzione o commercio è severamente vietata, salvo rarissime eccezioni autorizzate per motivi scientifici o di conservazione. Capire da dove provenga questo individuo e da quanto tempo fosse rinchiuso sarà perciò fondamentale non solo per chiarire eventuali responsabilità penali, ma anche per capire quale sarà il suo futuro.

Se il lupo è stato catturato quando era cucciolo e ha trascorso molto tempo in cattività, potrebbe purtroppo non essere più in grado di sopravvivere autonomamente in libertà. In questi casi, la reintroduzione in ambiente naturale diventa complessa o addirittura impossibile, condannandolo così a una vita intera in cattività all'interno di un CRAS o di un'area faunistica specializzata.

Al contrario, se l'animale è stato detenuto per un periodo limitato e mantiene comportamenti tipici della specie, tra cui la naturale diffidenza nei confronti degli esseri umani, i veterinari e i biologi potranno valutare un eventuale ritorno in natura. Il ritrovamento di Foggia non è però un episodio isolato. In Italia, come nel resto d'Europa, il traffico e la detenzione illegale di animali selvatici rappresentano un fenomeno sommerso, ma ancora molto diffuso.

Spesso questi animali vengono tenuti come simboli di potere o per semplice "curiosità", senza alcuna consapevolezza delle loro esigenze e dei danni che la cattività può provocare. Questa storia, emersa quasi per caso durante un blitz antidroga, sottolinea come spesso il traffico di animali sia legato ad altre attività criminali, come appunto il traffico di droga e armi, ma anche quanto, ancora oggi, non possiamo abbassare la guardia se teniamo alla tutela e alla conservazione di questi meravigliosi animali.

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